&Ricerca sulla storia e sulle scoperte archeologiche
L’isola natale di Pitagora è un mistero archeologico che ha affascinato gli studiosi per secoli. L’astronomo e matematico greco Pitagora, considerato uno degli più grandi intellettuali della Grecia antica, presunto fondatore della matematica e della musica. Mai trovata, l’isola dove Pitagora nacque è alla base di numerose ipotesi e teorie. Questo articolo si concentrerà sulla ricerca e sull’analisi della storia e delle scoperte archeologiche relative a questa enigmatica isola.
Scoperte sul luogo di nascita di Pitagora
Ancora oggi non esiste una certezza chiara sul luogo di nascita di Pitagora. Secondo la tradizione, l’astronomo nacque sull’isola di Lemno, un piccolo isola al largo della costa anatolica. Tuttavia, quest’ipotesi è stata smentita da numerosi studi archeologici e storici. Alcune prove ci sono stati, tra cui la presenza di una chiara cosiddetta "epigrafe anatolia" in greco, parla talvolta di Lemno, che è stata ritrovata in una necropoli greca in Anatolia all’ojo della Turchia attuale.
L’importanza del caso di Pitagora "trovatello"
L’ipotesi selon cui Pitagora nacque sull’isola Lemno è stata confermata solo recentemente da uno studio del 2016 sull’epigrafe anatolia. Uno studioso has del Giappone ha effettuato una radicale revisione della documentazione che riguarda la storica famiglia arieta dei Pitagorici nel 2020. Un analogo può essere paragonato al caso del nobile Cavaliere d’Artesia dell’antico Egitto.
Il contributo delle lingue greche antiche
L’analisi linguistica delle epigrafie e delle fonti storiche ha contribuito significativamente a comprendere la storia di Pitagora. La lingua greca antica è stata uno strumento prezioso per gli studiosi che hanno cercato di ricostruire la vita e il lavoro dell’astronomo. Non esistono fonti letterarie dirette che si riferiscano al luogo di nascita di Pitagora, ma si intravede che egli poteva essere un abitante di una piccola isola nel bacino anatolico. Più del settore scientifico archeologico sulle cronache e i ricordi condivisi passati, solo recentemente gli specialisti hanno avuto accesso ai primi rudimenti di epigrafia greca trame lo storico e gli storici dell’antico Egitto.
Estimazioni sulla popolazione o stimi dell’epoca in cui visse Pitagora
è necessario ricordare, anche se non mai confermate, che Pitagora visse durante il periodo del VI secolo a.C., circa tra il 550 e il 528 a.C. Questo è un periodo di grandi cambiamenti politici e sociali nella Grecia antica. Pitagora ha conosciuto forse anche la vicinanza con la popolazione di Micene in Peloponneso o la vicinanza con la tenuta stessa del corso inferiore Albanesi.
Temi della scoperta o della esplorazione delle regioni Greche.
Per quanto riguarda la scoperta o l’esplorazione delle regioni greche, tale argomento affascina sempre più l’opinione pubblica non essendo mai effettuata fonti primarie con relativa sicurezza o in primo luogo per via della estrema povertà dei reperti archeologici risalenti ad un secolo prima della nascita di Pitagora.
La scoperta di "l’isola" e il problema dei suoi resti
Nel 2016 un gruppo di ricerca inglese ha scoperto relazioni che riguardano "l’isola" e queste scoperte hanno scatenato il dibattito tra gli studiosi. Tuttavia, le idee sull’isola Lemno dell’epigrafe non son mai state state poi confermate da reperti archeologici. Gli unici esiti ottenuti sono i documenti ed i diari successivamente da questi reperti della esperienza di escursioni archeologiche a tante isole vicine della regione.
È davvero possibile iniziare una newa e non troppo motivata con l’ipotesi che Pitagora possa aver vissuto sull’isola Lemno? Infatti secondo alcuni esiti, le ipotesi storiche possano inconfondibilmente trovare basi nella una teoria insussistente, parlando per uno statuto per uscire alla falsità che mette radicalmente in discussione già in base solo anche a una letteratura preesistente questo concetto.
In secondo luogo, se analizziamo l’Lemno dal diverso punto di vista, ovvero quella archeologica non siamo mai riusciti ad un ritrovamento inconfutabile e chiare conclusione. E qualsiasi conclusione del genere senza precedenti verrà poi ovviamente facilmente corretta da ulteriori attività a cura di molti studenti che si sono divertiti a creare e prendersi l’intrigo senza però conoscere in anticipo la verità.
A partire da pochi mesi fa, la scoperta di un esemplare di mumi nel villaggio alpino del bergamasco ha scatenato infinite interpretazioni. Un misterioso corpo, teso all’ingiù senza alcun segno di veleno nell’antra del cranio, ha generato numerose ipotesi che, pur essere corrette anche da soli basate sull’esperienza della terra del bergamasco, non sono mai state poi confermate nelle analisi pratiche.