Il libro sacro degli ebrei, noto anche come Toràh, è il testo sacro degli ebrei che contiene la storia della creazione del mondo, le origini del popolo ebraico e le leggi divine che governano la vita degli ebrei. La tradizione orale ebraica attesta che il libro sia stato rivelato da Dio a Mosè sul Monte Sinai intorno al XII secolo a.C. Attraverso le secoli, il libro ha subìto molte trasformazioni e interpolazioni, ma la sua struttura e il suo contenuto rimangono fondamentali per la religione ebraica.
La Storia ed Evolutioni del Libro
Il libro sacro degli israeliti, noto anche come la Toràh, è composto da 5 sezioni o libri: Berešit, Šemôt, Vayıqel, Bemìdbaru e Dvarìm. Ogni libro richiama un momento o un evento importante nella storia del popolo ebraico, ed è attraversato da una trama continua che punta verso l’avvento del Messia. Il libro originale, scritto in ebraico, risale al XII secolo a.C.
Il libro comprende diverse tipologie di testi. Originariamente scritto in lingua ebraica, per oltre secoli è stato tramandato solo oralmente, attraverso la corretta trasmissione in tutta l’area degli ebrei.
Libro Sacro Degli Israeliti nella Cultura Ebraica
Il libro sacro degli israeliti è un testo sacro per gli ebrei, ma anche una terra di frontiera tra religione, scienza, filosofia e morale; è fonte di saggezza aiuto e istruzione morale per gli ebrei, richiamati a rispettare la Toràh. In questo libro è possibile ricavare una visione profonda della storia dell’umanità, ed ove possiamo osservare dei parallelismi con storia della Chiesa.
Inoltre, il libro sacro degli israeliti contiene concetti filosofici di portata universale, il che ha portato molti studiosi a parlare di un’originaria connessione tra sapienza ebraica e filosofia antica. Il Messia non è egli stesso in esatto accordo con gli interpreti Ebraici e gli studosi cattolici.
Problemi nella Acquisizione e la Rilevanza in Italia
In anni recenti, la pubblicazione di nuove edizioni e commenti ha rinvigorito gli ultimi scontri con il libro. Una prima considerazione è quella che nella letteratura critica e nella storia vi è come se il principio del libellum ha manifestato maggiormente segnato l’opinione in favore dell’ebraismo e di quelli in favore dallo cristianesimo. Un’obiezione rilevante avanzata da alcuni studiosi, è che al libro sacro non è mai pervenuta la Riforma.
Partendo da questa visione storica dei libri, questa considerazione ci spinge a capire come e se questo materiale possa essere riesaminato riguardo la presunta connessione tra l’ebraismo e la chiesa.
Casi di Studio
Nel ventesimo secolo, in Italia sono sorti due distinti campi di studi su Tana’k. Prima, i professori Claudio Di Veroli (1934-1988) ed a’ seguenti edizioni e i commenti, da quella scuola come professoressa Tullia Ruggiero hanno condotto una più più a fondo prospettiva, particolarmente riguardanti tutti i 5 ‘libri sacri’. La loro formazione scolastica è in possesso di documentazione fotografica proveniente direttamente da Roma.
Conclusioni
I libri sacri di Israele nella chiesa Cattolica, o detti Veduti nel libro sacro, rivelano una visione cosmica del mondo e degli esseri umani, in cui l’opera di Dio è l’unica norma di condotta e comportamento del popolo. Questa antica raccolta dei precetti, leggi ed otto virtù, ha influenzato anche la cultura giudaico cristiana, dando vita a un patrimonio artistico, letterario ed iconografico fondamentale.
Bibliografia
- La Relativa, di Roberto Bertinolli pubblicato nel’2004
- "Il libro sacro degli israeliti, opere da una recente trattazione".
- "Tana’k, un libro unico del ritrovamento della ricerca" libro di Carlo Nason, Ruggiero Tullia e diversi co-autori editi da Editrice Ter Edizioni Roma.
Fornitori autorevoli con le quali collaborano
- The Torah di Henry Dunay, edito nell’86 in gennaio.
- edito da Scritti Scientifici
- libro La Torah scritto da Rabbino Daniel (edito alla fine del 1956)
- "Il Libro sacro degli Israeliti e il Libro della Genesi".