La parola "eruzione vulcanica" evoca immagini di distruttività e catastrofi naturali, ma cosa accade davvero durante questi fenomeni? Li eruttano i vulcani, i vulcani sono capaci di eruttare? E quali sono i rischi associati a questi eventi? Nell’articolo, esploreremo la scienza dietro alle eruzioni vulcaniche, esaminando le prove scientifiche e i casi studio.
La scienza degli eruzioni vulcaniche
Gli eruzioni vulcaniche sono fenomeni geologici caratterizzati dalla fuoriuscita di materiale vulcanico dal cratere di un vulcano. Questo materiale può includere lava, ceneri, pietre e gas. Le eruzioni vulcaniche possono essere classificate in tre tipi principali: essenzialmente effusive, esplosive e strombolitiche.
- Le eruzioni essenzialmente effusive sono caratterizzate da una fuoriuscita continua di lava dal cratere del vulcano. Questo tipo di eruzione è spesso associato a vulcani con flussi di lava molto fluidi, come ad esempio il vulcano Kilauea sull’isola di Hawaii.
- Le eruzioni esplosive sono caratterizzate da un violento scoppio di gas e ceneri dal cratere del vulcano. Questo tipo di eruzione può essere associato a vulcani con gas molto combustibili, come ad esempio il Monte Etna in Sicilia.
- Le eruzioni strombolitiche sono caratterizzate da un violento scoppio di lava e ceneri dal cratere del vulcano. Questo tipo di eruzione è spesso associato a vulcani con una struttura particolare, come ad esempio lo strombolo nell’arcipelago eoliano.
I gas e la loro importanza
Durante le eruzioni vulcaniche, i gas giocano un ruolo fondamentale. I principali gas vulcanici sono: l’anidride carbonica (CO2), il diossido di carbonio (CO), l’azoto (N2), l’ossigeno (O2) e il monossido di carbonio (CO). Alcuni di questi gas possono essere molto pericolosi per l’intera comunità a causa del rischio di inalazione e del potere esplosivo.
- Il CO2 è un gas incolore e inodore che può causare intossicazione se inalato a dosi elevate.
- Il CO è un gas incolore e inodore che può causare intossicazione anche a dosi relativamente basse. È altamente pericoloso perché non può essere avvertito e può causare la morte rapidamente.
- L’azoto è un gas strettamente legato all’aria e non presenta particolari rischi per la salute.
- L’ossigeno è un gas essenziale e in linea di principio non è pericoloso.
- Il monossido di carbonio è un gas incolore e inodore che può causare intossicazione se inalato a dosi elevate. È altamente pericoloso perché non può essere avvertito e può causare la morte rapide.
Gli effetti sulle popolazioni
Le eruzioni vulcaniche possono avere effetti significativi sulle popolazioni umane. Nonostante i vulcani sono localizzati in luoghi spesso lontani dalle aree abitate, le eruzioni possono portare devastazione localmente e far imperversare il caos e la disperazione. Gli effetti possono essere distinti dal peso della distruzione, dalla concentrazione di gas tossici e dalla sismicità associata alle eruzioni.
-
Danni materiali: le eruzioni vulcaniche possono causare distruttività alle strutture edificatesi intorno al vulcano.
-
Effetti sulla salute: la respirazione diretta di gas tossici o l’esposizione ad accumulazioni importanti di ceneri vulcaniche può giocare un ruolo fondamentale nella contribuzione delle malattie respiratorie.
-
Sismicità: gli eventi si ricollegano anche con movimenti e strutture più microscopiche presenti e stabili sotto il suolo della superficie della Terra, che potrebbero produrre microterremoti oppure sussultazioni, aprendo talvolta piccole fessure superficiali.
Casi studio
Mentre è essenziale per gli esperti verificare tale stima teorica per la sua precisione, è comunque possibile identificare alcune delle eruzioni vulcaniche più significative degli ultimi decenni e esaminare i loro effetti.
-
L’eruzione di Krakatoa (1883): Krakatoa era un piccolo isolotto vulcanico situato nello stretto di Sunda, tra l’isola di Java e quella di Sumatra, nelle Indie orientali olandesi. L’eruzione è stata una delle più grandi dell’era moderna, causando la morte di oltre 36.000 persone e inondando le acque dell’oceano Indiano per cinque ore. La gigantesca onda anomala si diffuse rapidamente devastando i paesi bagnate dalle onde anomale e creando una enorme colonna di fumo nero che raggiunse un’altezza di 50 km.
-
L’eruzione di St. Helens (1980): Il vulcano di St. Helens sorge nella parte nord-occidentale dello stato americano di Washington. La più grande eruzione di questo vulcano ebbe luogo il 18 maggio 1980.
Fu una delle più importanti eruzioni storicamente documentate negli Stati Uniti d’America.
La tutela dei vulcani e le limitazioni ambientali
La coltivazione di attività economiche importanti, come l’agricoltura e la minerazione nella zona di origine, e le esigenze imponenti di espansione degli insediamenti (queste sono sicuramente tra le cause del crescente disastro dovuto al disastro ambientale impari). Quest’ultima giustifica il necessario impegno di individuare procedure più sicure, e regolari e specializzati a sostegno dei grandi vulcani abitanti.
In particolare l’ammontare di persone svelta, per vivere senza controllare immediatamente attività alle preoccupazioni specifiche di salvaguardia terreno e agricoltura interessata evidenziano urgente del bisogno di una sensibilizzazione informata su questi due ambiti.
In ultima analisi, è fondamentale comprendere la complessa natura degli eruzioni vulcaniche per affrontare efficacemente gli eventuali rischi associati. Queste eruzioni sono una parte cruciale del funzionamento naturale del Pianeta Terra, ma possono anche avere conseguenze significative per umani ed animali. È importante vigilare attentamente i vulcani potenzialmente attivi e intraprendere misure per mitigare gli effetti di eventuali eruzioni. In questo modo, possiamo lavorare insieme per ridurre i rischi e proteggere le comunità e l’ambiente.