La chimica, come scienza, ha una lunga storia di scoperte e sviluppi che hanno rivoluzionato la nostra comprensione del mondo naturale. Tra le teorie e le pratiche più affascinanti della chimica storiografica, non possono trascurarsi le Alchimie. Le Alchimie furono una serie di teorie e tecniche pseudoscientifiche che cercavano di trasmutare le sostanze e scoprire l’elisir della vita. Tuttavia, allo stesso tempo, è la sconfitta di queste Alchimie a dimostrare quanto il termine ‘chimica’ si riferisca a un campo scientifico molto separato da queste loro origini. Queste moderne pratiche condussero invece a risultati scientifici profondamente innovativi, che hanno finalmente illuminato l’oasi di comprensione dei costituenti e della loro composizione interna, costituendo la fondamentale pietra da cui si è poi iniziato a costruire gli studi per la chimica moderna come la sappiamo oggi.
La ricerca della trasmutazione delle sostanze: un miraggio in rapida caduta
Già nel XVI secolo, alchimisti come Nicolas Flamel e Basilio Valentino cercavano di trasmutare i metalli volgari in oro, creando un elisir della vita. Queste pratiche pseudoscientifiche si basavano su una serie di procedimenti segreti e simboli misteriosi, che erano pensati per aiutare gli alchimisti a raggiungere la trasmutazione. L’eterno miraggio degli alchimisti divenne quindi una metafora della convinzione che alcuni segreti della natura fossero ancora ignoti e che la chiave della trasmutazione potesse essere scoperta.
Negli anni, la scienza ha progressivamente dimostrato l’impossibilità di trasmettare un materiale in una forma diversa. Oggi, sappiamo che gli elementi chimici sono caratterizzati dalla loro posizione esatta nella tavola periodica e non è possibile cambiarne la natura fondamentale. Questo concetto è basato sulla teoria dei tipi elementari, che sostiene che gli elementi siano costituiti da particelle fondamentali dette ‘quark’. La descrizione dei quark nell’universo sarebbe dunque impossibile con gli attuali mezzi e apparati allo stato attuale delle conoscenze scientifiche. In epoca più recente il miraggio degli elementi apparentemente trasformabili venne rappresentato da mezzi radicalmente diversi dai progetti degli alchimisti: i nuclei atomici. I fisici studiarono la struttura dei nuclei, svelando che, in effetti, esso è la tessitura da cui è composta una qualsiasi materia.
La nascita della chimica moderna
La scoperta del fosforo da parte di Hennig Brand nel XVII secolo e la caratterizzazione dei semi – composti da von Berzelius nel XIX secolo sono stati i principali fondamenti su cui si è poi costruita tutta la classificazione sistematica, l’insieme dei principi base e le cosiddette regole, dette leggi della chimica che formano ancora oggi il nerbo della vita della scienza della chimica. Questi avvenimenti condussero alla nascita della chimica moderna, uno studio rigoroso e sistematico degli elementi e delle loro proprietà. La chimica moderna divenne una disciplina ben delimitata, con propri metodi d’indagine e proprie teorie.
Tra gli esempi più noti della moderna Chimica, vi è lo studio sul comportamento dell’acqua. La molecola di acqua (H2O) è costituita da due atomi di idrogeno e un atomo di ossigeno e ha la capacità di formare idrogeno e ossigeno in reazione catalizzata per mezzo di proprietà della materia ignota agli alchimisti. In tale reazione, per mezzo della quale si realizza il processo di fotosintesi (un processo fondamentale per la sussistenza della vita sulla terra) e per mezzo del quale quasi 70 miliardi di tonnellate di anidride carbonica annualmente vengono convertite un 42% nell’ossigeno e un 58% nella loro forma organica. Durante il XVIII secolo, Luigi Pasteur scoprì che la racemo di sottoprodotti possono essere sparpagliati nello spazio ambiente in reazione rispettivamente agli enantiomori degli altri sub-prodotti.
La sua perenne essenza e i suoi paralleli
L’eterno miraggio degli alchimisti può essere considerato come un parallelismo tra la storia dello studio della natura e la progressiva costruzione della comprensione della composizione e delle proprietà degli elementi chimici. Questo percorso storico ricorda che la storia della chimica e della scienza è caratterizzata da una continuazione di ipotesi inizialmente ragionevoli che successivamente si sono andate a dimostrare false. La possibilità di comprensione del contenzioso, è leggibile al di là di svariati capitoli, ognuno avente a proporsi essere quell’attimo risolutivo scottante non trascinabile dalle sfumature date con antiche e più moderne opinioni da tempo da se stesse perdite da tempo.