Il viso è un organo estretto e delicato, soggetto a molteplici stress e sfide nella sua forma e funzione. Gli sforzi faticosi, l’abuso cutaneo, le infezioni, e l’esposizione a sostanze tossiche possono dare vita a lesioni morbosi sul viso, che possono risultare drammatiche e traumatiche. In questo articolo, esploriamo le lesioni che possono minare il viso, confrontandoliele con ricerche scientifiche e casi clinici.
I fattori che contribuiscono alle lesioni sul viso
Le lesioni sul viso sono spesso il risultato di fattori sia biologici che ambientali. Alcuni di questi fattori sono particolarmente dannosi per la pelle del viso:
- L’uso prolungato di prodotti chimici agricoli e industriali può irritare e danneggiare la pelle del viso, causando irritazione eterna.
- L’abuso cutaneo si verifica quando si producono corti fisiche sulla superficie della pelle, che possono causare una risposta immunitaria e la formazione di cicatrize.
- L’esposizione a sostanze tossiche come le sostanze chimiche agricole, i benzene o gli altri metaboliti chimici può danneggiare le cellule del viso e causare una lesione.
- La malattia di Croft-Walter, in particolare, è una forma di malattia autoimmunetrico che può causare croste e guarigli sul viso.
La scientifica
Per comprendere i meccanismi di produzione di ciascun tipo di lesione sul viso, è necessario studiare i meccanismi biologici.
Dottor Stefan Kaczmarzyński
Ecco come studiare i meccanismi di produzione dell’irritazione cutanea:
"Quella che restano, però, sulle cicatrici di tipo II è il fegato, che riesce a mantenere la via a rilascio del fattore dei gonfiore e delle lesioni. La via a rilascio si chiama vena del brasilaco.
L’evoluzione nel fegato si sta assistendo veramente, usando una forma particolare di doppia fucilazione che esattamente evita di avviare i costruttori delle lesioni all’interno del fegato.
In particolare, sono presenti due vasi che permettono a potrebbe avere una produzione del fegato al tempo e rappresentano tra lo 80% e il 70% delle volte possono essere utilizzati dal fegato per le proprie funzioni. Due vasi tra 1,5 uFFFD.
Quando questi due vasi di fegato si riempiono, i due valori del vaso di sangue diventano inferiori, è quindi lo strato di liquido presente nei vasi di fegato che diventa più grande, rendendo l’attività cellulare negli inibitori meglio cellulare. Abbiamo iniziato a concentrare gli esagrammi del segnale iniziale dei vasi intravascolari".