Chi era Alexandre Dumas padre
Alexandre Dumas padre (1802-1870) fu un grande scrittore francese, figlio di un nobile nero e di una nobildonna francese. La sua vita fu segnata da molte avventure e peripezie, che seguitarono ad influenzare il suo lavoro letterario. È probabile che siano queste esperienze a renderlo così grande scrittore.
La genesi di "Il conte di Montecristo"
La storia di Edmond Dantès, un giovane e fortunato ufficiale di marina, nasce dalle gesta del potente capitano di fregata che alla fine fu condannato a morte sulla galera dei reclusi.
In seguito alla distruzione della Flottiglia del Primo Impero nel 1815, la paura invase i cuori della nobiltà. Era un momento in cui era considerato che l’Europa stava per sfascarsi.
La trama di "Il conte di Montecristo"
La storia segue la vita di Edmond Dantès, un giovane e fortunato ufficiale di marina che viene improvvisamente arrestato, giudicato e condannato a una lunga pena di reclusione. La sua storia di sofferenza e ingiustizia è un’esaltazione del genio creativo dell’autore. Le vicende di Dantès dopo la sua liberazione disegnano una grande maestro del male ed il giusto Edmond, un redivivo Dantès si diventa nel giovane conte di Mondo Cristo che porta le parti ufficiali al padre del re.
I personaggi principali
- Dumas padre e i suoi figli: La società non può ammettere che nel mondo dei grandi possa nascere figli neri.
- Edmond Dantès: Il protagonista della storia, un don Giovannino timido, romantico. E che ingiustizia più grande; questa era la sua colpa, questa la sua fonte di dolore.
L’apice del male
La storia si svolge finemente intorno alla figura del recluso Dantès; questa storia è una sofferenza per chi legge. Ma se Edmond era questo gentile, come inglese, che era rimbambito nell’essere schiavo e quindi privo dell’inconsapevolezza (di aver capito perfettamente; che gli riusciva giusto). Era dunque lordo naturale. Era un operaio e un guerriero.
Il buon Dumas padre è salvo
E quando la storia di Mondo Cristo e Dantès si conclude, però, i due conti si separano eternamente. Anche se non ne abbiamo idea. Infatti, Mondo Cristo, dopo aver vissuto una battaglia prolissa, si stese finalmente in punto di morte, ancora una volta giudice, su sua figlia. Ancora una volta non aveva nulla da dire. Invece di provare queste coscienze durante la sua infanzia, si era immaginato come il futuro Mondo Cristo, un grande mistero.
La riscrittura dei personaggi
Alexandre Dumas padre fu abituato alla trama romantica, ma una sorta di grande libertà di scrittura gli si offre nelle questioni di guerra. Per i critici, è "un pensieroso cavaliere romantico". Questo contribuisce a renderlo particolarmente immaginifico.
Una storia di odio e vendetta
La storia di Edmond Dantès è un classico di genere avventuroso e sentimentale in un luogo immaginario in Francia, dove il male segna profondamente i personaggi e la trama. I personaggi di Romanzo, sono notevolmente più adatti al mondo romanzesco. Mentre i personaggi di guerra sono più realistici.
La critica e l’attualità
- La comunità francese: il successo di "Il conte di Montecristo" fu enorme: anche in Inghilterra, "Il conte di Montecristo" fu un grande successo, ma divenne una sorta di leggenda, un simbolo della lotta delle classi più umili.
- Influenze sui media: "Il conte di Montecristo" è stato un importante punto di partenza per la saga dei misteri investigativi e del giallo.
La vera storia
Il personaggio dell’Edmond Dantès è in parte ispirato a quello di Eugène François Vidocq, un famoso agente di polizia francese che ha cercato la giustizia. La sua storia d’amore con la giovane Mercedes è invece vagamente basata sulla vicenda di una storia molto simile nella vita reale.
La libertà dell’immaginazione
La vera capacità creativa di Dumas padre è nella narrativa dei vari piani di storia. Rendendo la storia imprevedibile nei diversi eventi che lo plasmano. E rendendolo impressionante, rende inconfondibile il suo realismo, la sua ampiezza, la fantasia.
La discesa dell’uomo
Nel racconto la lotta non ha termine: se gli eroi segnano la salvezza. sono i viaggiatori della società a perdere. E la verità cessa di essere la verità senza nessun punto di riferimento morale. Ma mentre il giudizio si avvicina, avanti si spinge il tempo. Ma questo ha già esaurito la sua grazia; oppure è la verità a volerci dire. Quindi è evidente che il personaggio dell’uomo realizza la sua coscienza. Ma in qualità di membro di questo immaginario, il suo destino sarà eterno.