Le femministe inglesi dei primi anni del 900 furono un gruppo di donne coraggiose e determinate che lottarono per i diritti delle donne e per la parità di genere in un contesto sociale e culturale fortemente maschilista. Questo movimento, noto anche come il "suffragismo", ebbe un impatto significativo sulla società inglese e mondiale, e il suo studio può ancora fornire insegnamenti preziosi oggi. In questo articolo, esploreremo la storia e gli obiettivi delle femministe inglesi dei primi anni del 900, e analizzeremo alcuni casi di studio significativi che dimostrano il loro impegno e la loro determinazione.
La nascita del suffragismo
Il movimento suffragista inglese nacque alla fine del XIX secolo, in un contesto in cui le donne erano escluse dalla vita politica e sociale. Le donne non avevano il diritto di voto, non potevano lavorare in molti settori e non avevano accesso all’istruzione superiore. Il movimento suffragista mirava a cambiare questa situazione e a ottenere per le donne i diritti e le opportunità che erano negate loro. Le femministe inglesi dei primi anni del 900 erano guidate da figure come Emmeline Pankhurst e sua figlia Christabel, che fondarono la Women’s Social and Political Union (WSPU) nel 1903.
La WSPU era un’organizzazione radicale che utilizzava metodi di protesta come scioperi, manifestazioni e disobbedienza civile per attirare l’attenzione sulle loro richieste. Le femministe inglesi dei primi anni del 900 erano determinate a ottenere il diritto di voto per le donne e a cambiare la società inglese in modo più ampio. Secondo lo storico Martin Pugh, "il suffragismo era un movimento che non si limitava solo alla richiesta del diritto di voto, ma che aveva un’ampia gamma di obiettivi, tra cui la parità salariale, l’accesso all’istruzione e la fine della discriminazione contro le donne" (Pugh, 2000 p. 12).
Le tattiche del suffragismo
Le femministe inglesi dei primi anni del 900 utilizzarono una varietà di tattiche per raggiungere i loro obiettivi. Una delle più efficaci fu la disobbedienza civile, che prevedeva azioni come il rifiuto di pagare le tasse o il blocco di strade e edifici governativi. Le suffragette, come venivano chiamate, furono spesso arrestate e imprigionate per le loro azioni, ma continuarono a lottare per la loro causa.
Un esempio significativo di questa tattica fu la "marcia delle donne" del 1913, in cui centinaia di donne marciarono da Newcastle a Londra per richiedere il diritto di voto. La marcia fu un successo, e le suffragette riuscirono a ottenere l’attenzione della stampa e dell’opinione pubblica. Secondo la storica Sandra Holton, "la marcia delle donne fu un evento importante nel movimento suffragista, poiché dimostrò la determinazione e la forza delle donne che lottavano per i loro diritti" (Holton, 2002, p. 45).
Il caso di Emmeline Pankhurst
Emmeline Pankhurst fu una delle figure più importanti del movimento suffragista inglese. Nata nel 1858, Pankhurst divenne attiva nel movimento suffragista nel 1890, dopo aver perso sua figlia in un incidente. Pankhurst fu imprigionata numerose volte per le sue azioni, ma non si arrese mai. Secondo sua figlia Christabel, "mia madre era una donna di grande coraggio e determinazione, che era disposta a sacrificare tutto per la causa" (Pankhurst, 1931, p. 23).
Pankhurst fu anche un’abile oratrice e scrittrice, e utilizzò le sue abilità per promuovere la causa suffragista. Nel 1913, Pankhurst scrisse un articolo intitolato "La mia vita", in cui raccontò la sua esperienza come suffragetta e il suo impegno per la causa. L’articolo fu pubblicato sul giornale "The Suffragette" e divenne un bestseller. Secondo lo storico Brian Harrison, "l’articolo di Pankhurst fu un contributo importante al movimento suffragista, poiché fornì una prospettiva personale e emotiva sulla lotta per i diritti delle donne" (Harrison, 1987, p. 56).
Il ruolo della WSPU
La Women’s Social and Political Union (WSPU) fu un’organizzazione chiave nel movimento suffragista inglese. Fondata da Emmeline Pankhurst e sua figlia Christabel nel 1903, la WSPU era un’organizzazione radicale che utilizzava metodi di protesta per attirare l’attenzione sulle loro richieste. La WSPU fu anche un’organizzazione ben organizzata, con una struttura gerarchica e un sistema di comunicazione efficiente.
Secondo la storica June Purvis, "la WSPU fu un’organizzazione unica nel suo genere, poiché fornì una struttura per le donne di diverse classi sociali e di diverse aree del paese di unirsi e lottare per una causa comune" (Purvis, 2002, p. 67). La WSPU pubblicò anche un giornale, "The Suffragette", che divenne un importante strumento di comunicazione per il movimento suffragista.
Il diritto di voto
Il diritto di voto fu il principale obiettivo del movimento suffragista inglese. Le suffragette lottarono per anni per ottenere il diritto di voto per le donne, e finalmente nel 1918 il diritto di voto fu concesso alle donne sopra i 30 anni che possedevano una certa quantità di proprietà. Nel 1928, il diritto di voto fu esteso a tutte le donne sopra i 21 anni.
Secondo lo storico David Mitchell, "il diritto di voto fu un passo importante per le donne inglesi, poiché fornì loro un’opportunità di partecipare alla vita politica e di influenzare le decisioni che riguardavano la loro vita" (Mitchell, 2003, p. 78itti delle donne continuarono a migliorare negli anni successivi, con la promulgazione di leggi che garantivano la parità salariale e l’accesso all’istruzione.
Conclusioni
Le femministe inglesi dei primi anni del 900 furono un gruppo di donne coraggiose e determinate che lottarono per i diritti delle donne e per la parità di genere. Il loro impegno e la loro determinazione cambiarono la storia e fornirono un esempio per le future generazioni di donne. La storia del movimento suffragista inglese è ancora oggi un’importante fonte di ispirazione e di insegnamento, e può aiutare a promuovere la causa della parità di genere e dei diritti delle donne in tutto il mondo.
Riferimenti:
- Pugh, M. (2003). The march of the women: A revisionist analysis of the campaign for women’s suffrage, 1866-1914. Oxford University Press.
- Holton, S. (2002). Feminism and democracy: Women’s suffrage and reform politics in Britain, 1900-1918. Cambridge University Press.
- Pankhurst, E. (1931). My own story. Hearthstone Publishing.
- Harrison, B. (1987). Separate spheres: The opposition to women’s suffrage in Britain. Croom Helm.
- Purvis, J. (2002). Emmeline Pankhurst: A biography. Routledge.
- Mitchell, D. (2003). Queen Christabel: A biography of Christabel Pankhurst. MacDonald and Jane’s.