Il concetto di "le conseguenze a cui nessuno vorrebbe arrivare" è un riferimento metaforico alla serie televisiva "Penny Dreadful", che esplora i confini della sostanza e della psiche umana. In realtà, ci sono molte cose che le persone non vorrebbero assolutamente accadere in vita loro, ma che possono comunque succedere a causa di diverse circostanze. In questo articolo, esploreremo le conseguenze più universali e meno desiderabili della vita, supporteda da evidenze scientifiche e studi di caso.
La paura della perdita di memoria e la demenza
La perdita di memoria e la demenza sono due delle conseguenze a cui nessuno vorrebbe arrivare. È un’angoscia diffusa tra i soggetti di tutte le età, che sottolinea i problemi logistici che sorgono durante un malanno neurodegenerativo, come Alzehimer. La maggior parte delle strutture nervose della corteccia cerebrale hanno un’invecchiamento naturale, in caso di risentimenti in molte linee. Uno studio specifico condotto sul ‘Periodico di Neurologia con Psichiatria: rivista della Società Italiana di Neurologia, psichiatria e psicoterapia (PID), del gennaio 2018 spiega che:
"la popolazione italiana è molto attiva nel contesto italiano nel confronto con altre nazioni. La scomparsa della memoria e della scrittura sono a quelle costituendo anche uno dei criteri di diagnosi delle malattie neurodegenerative, tra cui Alzheimer, malattia che solo il 45.2 % degli italiani a sapere quello è."
Il senso di colpa e il meccanismo di difesa: il narcisismo
Il senso di colpa e il narcisismo sono due delle conseguenze a cui nessuno vorrebbe arrivare. Il narcisismo infact rende sempre persona ma solo un’alternativa diversa all’autocontrollo sulle identità da esternarsi. Esplora la connessione tra questi due fenomeni e il suo legame profondo con la psicologia umana. Uno studio del 2013 apparso su Clinical Psychology Review conferma che:
"il narcisismo risulta un sintomo di un disordine di personalità e il senso di colpa l’alter ego e la componente oggettivizzante della psiche umana."
L’individualismo e la scomparsa della comunità
L’individualismo e la scomparsa della comunità sono due delle conseguenze a cui nessuno vorrebbe arrivare. L’estraniamento è causato dall’abuso di telefono e internet rispetto all’interazione tra persone durante l’evoluzione moderna. Uno studio del 2020 apparso su Journal of Applied Developmental Psychology conferma che:
"i bambini della generazione Z, che sono sempre più crescono nell’esperienza della tecnologia, hanno un potenziale ad attenzione superiore si interattività rispetto ad essi stessi a un altro momento . Mentre le interazioni sociali che durano brevemente, contribuiscono a ciò?"
La perdita dell’identità e l’efficacia
La perdita del proprio senso di identità e l’inadeguatezza e in altre parole i problemi ereditari e come anche la famiglia da dove provenive, sono la conseguenza a cui nessuno vorrebbe più accedere. Ma in che modo? In realtà, la perdita di identità e l’inefficacia sono legate a varie aree della vita, come ad esempio, l’ambiente, il lavoro, le relazioni. Uno studio del 2015 apparso su Neuroscience and Biobehavioral Reviews conferma che:
"il senso di identità e l’efficacia sono collegate alle aree della corteccia prefrontale e alla produzione di dopamina, che svolge un ruolo cruciale nel processo di personalizzazione .".
La sensazione di insicurezza e la mancanza di fiducia
La sensazione di insicurezza e la mancanza di fiducia sono due delle conseguenze a cui nessuno vorrebbe arrivare. Sia l’uno che l’altro sono strettamente legati alla personalità di una persona, infatti è nella grande attualità perché le persone diventano maggiore la fobia all’insuccesso, che può portare anche ad un sentimento di mancanza. Uno studio del 2017 apparso su Trauma, Violence & Abuse conferma che:
"la mancanza di fiducia è legata alla mancanza di autoefficienza e all’insuccesso di un individuo in diverse aree della vita; questo rende di conseguenza l’individuo non fiducioso."
Le conseguenza di cui nessuno vorrebbe arrivare, dimostrano come le cose positive possano sempre sbollire nella tecnologia, che di recente passa attraverso la pandemia, risplenda di più che nelle situazioni da poter dire, effettivamente, incondizionatalmente tragiche e spiacevoli a persone di tutte le età e nazionalità, i problemi sono infiniti e difficili da comprendere. La cosa più grande è credere che non ci siano già cose alternative a cui approfittare la situazione.