Le lampade a pila cruciverba sono un banco di prova di lunga tradizione utilizzato per indagare le condizioni interne di alcuni pazienti. Questo strumento, costituito da un dispositivo elettronico e uno elettrode su cui veniva applicata una minuscola quantità di elettrodo metallo, era pensato per essere una tecnica innovativa per studiare il metabolismo e l’attività enzimatica nelle vie digestive. Tuttavia, con l’avanzamento della tecnologia e della comprensione della fisiopatologia delle malattie digestivi, le lampade a pila cruciverba sono state sostituite da metodi più avanzati e sicuri per diagnosticare le patologie digestive.
Storia e Concetto
Le lampade a pila cruciverba sono state utilizzate per la prima volta negli anni ’40 per studiare le condizioni interne dei pazienti con ulcere peptiche. Il principale scopo era quello di indagare la produzione di acido gastrico e del pepsino, due aminoacidasi essenziali per la digestione delle proteine. Il dispositivo consisteva in un contenitore coibente contenente una sostanza chimica atta a catturare le molecole di acido gastrico e pepsino emesse dai tessuti gastrointestinali durante l’assunzione di cibi.
Funzionamento e Meccanismo
Il principio di funzionamento delle lampade a pila cruciverba si basava sull’idea che vi fosse una differenza elettrica tra il contenuto del contenitore coibente e l’ambiente interno della persona. Durante l’assunzione di cibi, si ritiene che l’acido gastrico e il pepsino fossero rilasciati nelle vie digestive, portando con sé un cambiamento nel potenziale elettrico del contenitore coibente. Questo cambiamento di potenziale era rilevato da un elettrodo dello strumento, che a sua volta registrava il segnale elettrico.
Studi e Ricerche
Sono stati condotti diversi studi per valutare l’utilità delle lampade a pila cruciverba nella diagnosi delle ulcere peptiche. Uno studio pubblicato nel 1948 su una rivista medica di fascia alta ha esaminato l’utilità di questa tecnica per la diagnosi della patologia. I risultati indicavano un’elevata sensibilità e specificità nel rilevamento di pazienti affetti da ulcere peptiche.
Un altro studio condotto nel 1952 ha valutato l’utilità delle lampade a pila cruciverba rispetto alla radiografia convenzionale nella diagnosi delle patologie digestive. I risultati mostrarono che la lampada a pila cruciverba presentava un aumento notevole di sensibilità e specificità rispetto alla radiografia convenzionale, soprattutto per patologie digestive gravi come l’ulcera duodenale.
Limiti dell’Approccio
Nonostante i risultati positivi, le lampade a pila cruciverba sono state soggette a critiche per i loro limiti e i pericoli associati. Uno dei principali problemi è che queste macchine potenziano la deposizione di particelle di metallo nel contenuto del contenitore coibente, il che porta a alterazioni nel contenuto. Altri limiti includono un elettrodo che non somiglia affatto il tubo, rendendo il processo meno fisiologico ed immediato. Infatti, i tempi di rilevamento sono estremamente brevi e tali che l e rilevati di alimentazione possono essere scambiati con altri fattori di rilevanza.
Conclusione
In conclusione, le lampade a pila cruciverba sono state un approccio interessante per lo studio della fisiopatologia delle ulcere peptiche, ma le critiche e i limiti associati hanno reso obsoleta questa tecnica. Di conseguenza, è necessario utilizzare metodi più avanzati e sicuri per diagnosticare le patologie digestive, come la spettroscopia a raggi X e la tomografia computerizzata.
Innanzitutto, il medico prescrive una visita con le strumentazioni necessarie (comprese le lampade a pila cruciverba) e tali, con sicurezza assicurata, procede con gli esami necessari per diagnosticare le ulcere peptiche.
Facoltà scientifico-professionale e legislazione sanitaria
Da notare è da imparare i principi giuridici che disciplinano ciò che ha deciso a cui si fa ricorso, soprattutto dall autorizzazione sanitaria per possedere gli strumenti per prevenire qualsiasi rischio derivante all utente, a tali proposito sono dettagliate le informazioni, dei metodi applicati e, dell’orientamento alla spettroscopia.
Leggi e trattati in oggetto
Art.11, comma 1 del codice civile, suggeriscono di predisporre ogni rapporto tra il cittadino ed il commercialista di turno, che al ricorrere di questo sia da determinare. Art.10, comma 2, del codice penale pone l’obbligo alla parte offesa di manifestare al procuratore della repubblica entro 5 gg i fatti oggetto d’indagine.
Inoltro dei reclami delle parti
Le problematiche sopra citate e le relazioni richieste devono essere inviate al presidente del collegio giudicante entro e non oltre i due mesi successivi all accertamento del grado. E’ facoltativo di delegare il procuratore della repubblica a farsi rappresentare nel medesimo.