L’attività di allevamento che si pratica mascherati è un fenomeno diffuso in Italia, che riguarda la produzione di carne bovina mediante la crescita di animali che vengono mascherati per una parte della loro vita. Questo fenomeno solleva molte preoccupazioni riguardo all’impatto ambientale, salutistico e sociale del sistema alimentare. Nel presente articolo, approfondiremo gli aspetti scientifici dell’allevamento che si pratica mascherati, esaminando le esigenze dei produttori, i rischi per l’ambiente e la salute umana, e le strategie di gestione per ridurre gli impatti negativi.
La storia dell’allevamento che si pratica mascherati
L’allevamento che si pratica mascherati ha radici profonde nella storia dell’allevamento bovino in Italia. I produttori hanno sviluppato strategie per aumentare la produttività dei loro poderi, aumentando la quantità di carne prodotta attraverso la crescita di animali più alti e più massicci. Questo comportamento è stato incentivato dai prezzi alti di mercato per la carne bovina. Tuttavia, l’uso di sostanze chimiche e farmacologie riduce la sana gestione degli allevamenti.
Le esigenze dei produttori
I produttori di carne bovina italiani hanno esigenze diverse, ma la maggior parte di loro cerca di massimizzare le entrate, mantenere le condizioni di vita degli animali e ridurre i costi di produzione. Le strategie per raggiungere questi obiettivi includono:
- La crescita di animali più alti e più massicci per aumentare la produttività.
- L’uso di sostanze chimiche e farmacologie per migliorare la salute degli animali e accelerare la crescita.
- L’adeguamento degli impianti di allevamento per soddisfare le esigenze delle larghe gamme di animali allevati.
I rischi per l’ambiente
L’allevamento che si pratica mascherati presenta diversi rischi per l’ambiente, tra cui:
- L’emissione di gas serra, come il metano, che contribuiscono al cambiamento climatico.
- L’uso di sostanze chimiche e farmacologie che possono inquinare l’acqua e il suolo.
- La distruzione di habitat naturali e della biodiversità.
- La creazione di malattie infettive in grado di poter colpire l’equilibrio di ecosistemi.
I rischi per la salute umana
L’allevamento che si pratica mascherati presenta inoltre rischi per la salute umana, tra cui:
- La contaminazione dei prodotti alimentari con sostanze chimiche e farmacologie.
- La diffusione di malattie infettive come la tubercolosi e la brucellosi.
- La produzione di carne bovina con livelli elevati di zucchero e colesterolo.
Le strategie di gestione
Per ridurre gli impatti negativi dell’allevamento che si pratica mascherati, i produttori potrebbero adottare le seguenti strategie di gestione:
- La promozione di allevamenti sostenibili e trasparenti.
- L’uso di metodi di produzione non più aggressivo, come la crescita naturalmente dei piante.
- La gestione integrata di malattie e parassiti.
- La promozione di prassi di mangimazione più moderne.
- La transizione verso produzioni biologiche ed organiche.
Ricadute dei caselli nei paesi che hanno esperienza
Paesi che hanno mantenuto lungo tempo norme più cominciare sono per esempio Austria, Svizzera e Germania da sempre hanno mantenuto sottopese norme tecniche comuni specifica.
Risultati
Nel caso dell’allevamento bovino gli allevatori hanno scelto questi sistemi per l inquinamento da pesticidi e medicinali. Con ragione recente degli ufficiciali ha anche sentito a parlare abbattere allevato organico, con i requisiti dell Unione Agricola 1500 e approvate, che a distanza di poche settimane arrivò nelle 600 ditte esercitanti questi entrambi lo sviluppo verso un organimento del controllo.