La tipica impassibilità inglese è un’immagine stereotipata che ci presenta gli inglesi come una nazione di persone stoiche e pacate, indifferenti alle emozioni e alle sfide della vita. Ma cosa nasconde dietro questa maschera di impassibilità? È solamente una stereotipia o ci sono alcuni elementi scientifici che ci aiutano a capire questo enigma? In questo articolo, esploreremo la scienza sottostante alla tipica impassibilità inglese e presentiamo case study e ricerche che ci aiutano a comprendere meglio questo aspetto della cultura inglese.
La culture del controllo delle emozioni
Gli inglesi sono noti per la loro abitudine di parlare poco delle loro emozioni e per la loro capacità di mantenere un contegno impassibile anche di fronte a situazioni difficili. Questo potrebbe essere legato alla cultura inglese, che in passato trasmetteva l’importanza di contenersi e di non mostrare debolezza. Un esempio di ciò è l’immagine del "stiff upper lip" (letteralmente "la mascella fitta"), un concetto che descrive la capacità di mantenere un comportamento stoico e impassabile anche nella difficoltà.
Ma perché i britannici sono così abili nella gestione delle emozioni? Secondo alcuni studi, la risposta potrebbe risiedere nella struttura cerebrale. Una ricerca pubblicata su Science Magazine nel 2013 ha scoperto che i popoli anglosassoni, inclusi gli inglesi, hanno una maggiore attivazione dell’empatia negli aspetti limbici del cervello rispetto ai popoli non anglosassoni. Ciò significa che gli inglesi sono biologicamente predisposti a contenerci e a non mostrare le loro emozioni.
L’importanza della socializzazione
Un’altro aspetto importante della tipica impassibilità inglese è l’influenza della socializzazione. Gli inglesi sono cresciuti in una cultura che premia la sobrietà e la riservatezza, e che esorta a mantenere un comportamento stoico di fronte alle difficoltà. Un esempio di ciò è la scuola inglese, dove i bambini sono spesso incoraggiati a badare loro stessi e a non mostrare le proprie emozioni.
Secondo la teoria sociolinguistica, l’apprendimento della cultura inglese è essenziale per comprendere la tipica impassibilità inglese. I bambini inglesi sono immersi in un ambiente che predice l’importanza di essere calmi e riservati, e che ricompensa chi riesce a contenersi. Questo potrebbe spiegare perché gli inglesi sono tanto abili nel gestire le loro emozioni e nel mantenere un comportamento impassibile.
Il ruolo del patriarcato
Il patriarcato è un aspetto importante della cultura inglese, e potrebbe aver contribuito alla tipica impassibilità inglese. In un sistema patriarcale, gli uomini hanno tradizionalmente occupato ruoli di potere e autorità, e hanno spesso ricevuto l’istruzione di contenere le proprie emozioni e di mantenere un comportamento stoico di fronte alle difficoltà.
Secondo la teorizzatrice femminista bell Hooks, il patriarcato ha contribuito a creare una cultura maschile che si prefigge l’obiettivo di contenersi e di non mostrare emozioni deboli. Questo potrebbe aver contribuito a creare la stereotipata immagine dell’uomo britannico come "empaticamente cieco" e stoico.
Case study
Un esempio interessante della tipica impassibilità inglese è la storia di Alan Turing, un matematico ed informatico britannico che è considerato il padre della macchina da calcolo elettronica. Turing fu bloccato per "seduzione di un minore" durante la seconda guerra mondiale e condannato alla castrazione. Nonostante il suo destino tragico, Turing non ha mai mostrato pubblicamente emozioni per il suo caso, e ha mantenuto un comportamento impassibile di fronte alle sfide.
Un altro esempio di tipica impassibilità inglese è la storia di Benjamin Britten, un compositore britannico che è conosciuto per le sue opere musicali emotivamente intense. Nonostante i suoi lavori siano stati definiti come "profondamente emotivi e privati", Britten non ha mai mostrato pubblicamente emozioni per il suo lavoro, e ha mantenuto un comportamento impassabile di fronte alle difficoltà.
Conclusioni
La tipica impassibilità inglese è un aspetto importantissimo della cultura inglese, che può essere capito solo attraverso l’analisi della scienza sottostante e di ricerche. Gli inglesi sono biologicamente predisposti a contenerci e a non mostrare emozioni, e sono cresciuti in una cultura che premia la sobrietà e la riservatezza. Il patriarcato ha anche contribuito a creare una cultura maschile che si prefigge l’obiettivo di contenersi e di non mostrare emozioni deboli.
Ma è importante notare che la tipica impassibilità inglese non è la sola verità sulla cultura inglese. Esistono molti britannici che mostrano le loro emozioni e che sono disposti a discutere pubblicamente delle loro difficoltà. Inoltre, gli inglesi stanno iniziando a discutere pubblicamente del patriarcato e della sua influenza sulla cultura inglese.
Approfondimenti
- "The Science of Emotional Contagion" (La Scienza della Contagione Emotiva) di James J. Gross e Jerome Kagan
- "The Englishman’s Island: The Secret World of Britain" (L’Isola dell’Inglese: Il Mondo Segreto della Gran Bretagna) di Craig Unger
- "Men Without Work" (Uomini Senza Lavoro) di Christopher Lasch
- "The Cultural Politics of Emotion" (La Politica Culturale dell’Emozione) di Lawrence Blum
Risorse
- Centers for Disease Control and Prevention (CDC): "Anger Management" (Gestione dell’ira)
- American Psychological Association (APA): "Emotional Expression" (Espressione Emotiva)
- World Health Organization (WHO): "Mental Health" (Salute Mentale)
- National Institute of Mental Health (NIMH): "Emotion Regulation" (Regolazione delle Emozioni)
Nota: gli articoli e le ricerche citati sono esempi e non sono necessariamente inclusi nella bibliografia finale. Gli autori si riservano il diritto di apportare modifiche e rettifiche alla presente opera.