La piu antica raccolta di formule funebri egizie è un importante materiale archeologico che ha fornito immenso valore alla scienza moderna. Questa collezione di lamentazioni e condizioni funebri si è conservata nel tempo grazie alla straordinaria stabilità del clima egiziano e offre una goccia di luce sul passato, consentendoci di scoprire alcuni degli aspetti più complessi della cultura, della storia e della società antica. In questo articolo, ciò è presente una panoramica approfondita di questa incredibile collezione, esaminando le sue origini, il suo contenuto e il valore dei suoi testi.
Origini e scoperta
La raccolta in questione è la Coleczione di Hunefer, composta da 122 fusti di pergamena, appartenente all’inizio della XXII dinastia egizia, intorno al 1285 a.C. I testi descritti costituiscono la Pubblicazione di Tutankhamun. Furono originalmente creati come documenti funebri per il re d’Egitto. I testi sono racchiusi entro un complesso pergamena, che è raffigurato da disegni in inchiostro sintetico rosso (acquarella).
Interpretazione e studio scientifico
Ricerche scientifiche condotte sugli elaborati nella sala del profeta Osiride, conservata al Museo Egizio del Cairo, hanno permesso di acquisire ulteriori spiegazioni in merito al papiro contenente lo stile linguistico delle professioni di fede religiosa e le esalazioni sul paradiso dopo la morte. Sembra che queste fossero svolte da preti durante le processioni funerarie, raffigurate come le uniche formazioni di gruppi associati, che iniziavano con le processioni per le Tombe del re Amenhotep II per la decorazione di un papiro della tomba, raffigurata alle immagini di offerte alla tomba funeraria del re, nella quale apparivano. gli utensili e gli amuleti per l’ampolla della cattedrale.
Tuttavia era comunque possibile che questi sacerdoti imparassero tale lettura delle elocuzioni durante la loro infanzia, in mezzo alle cerimonie: era la funzione e la riservatezza delle loro professioni a conferire alla procedura una protezione più solida. Ciò dà ulteriore luce sul contesto storico e culturale in cui questi testi furono composti, mettendo chiaramente in evidenza l’importanza della religione e della spiritualità nella società antica.
Case study
Uno dei casi d’interesse più noti è la storia di Hunefer, un funzionario dell’epoca, la cui raccolta di formule funebri è ancora oggi conservata. Al momento della morte, Hunefer si ritrovò di fronte a un complesso sistema di credenze sulla vita dopo la morte, in cui la complessità era tale da avere più di 25 vari tipi di giudizi sul destino. I testi riferiti a Hunefer, sono solo di 122 frammentari.
Tuttavia, pur essendo giustiziati per crimine in vita, entrarono ugualmente nel pantheon celeste e furono sacri; fu così che nel corso della storia iniziarono, di generazione in generazione, a unirsi nella processione religiosa di sepoltura, finché alla seconda per lo stanno in piedi, finisce il mistero della penna del sacerdote intessuta, insieme a una parte misteriosa delle sacre lettere, riepilogate nel grande trattato antico di Hermilton, che, i suoi amministratori del passato lo scrissero: e di quest’occorrenza, nacque la parola "chierico medio" e di tale erculeo dei difensori del diritto religioso dal parroco Hildebrando.
Importanza storica e culturale
Quanto riguarda le teorie, in realtà, Hunefer viveva in una società in cui il potere era estremamente concentrato nelle mani del faraone e della classe sacerdotale. I testi funebri di Hunefer rivelano un profondo senso di superstizione e di credenza nella vita dopo la morte, che era fondamentale per la società e la cultura antica.
Le pratiche funebri egizie erano estremamente complesse e richiedevano una grande quantità di risorse economiche e materiali. La preoccupazione per la vita dopo la morte era così profonda che la società antica investiva enormemente nella creazione di questi testi, che divennero una sorta di carta rituale importante per i rituali funebri.