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La Più Antica Raccolta Di Formule Funebri Egizi: Un Viaggio Nella Storia Del Mondo Antico

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Nella storia del mondo antico, esistono molte raccolte di formule funebri che testimoniano la complessità e la profondità della cultura egizia. Tra queste, una delle più importanti e meglio conservate è la raccolta di papiro che contiene le Formule del Nonno (BJ 10551), un manoscritto egizio che risale al periodo della XVIII dinastia, intorno al 1550 a.C. Questa raccolta di formule funebri egizi è considerata la più antica e rappresenta una fonte preziosa per comprendere le credenze e le usanze funerarie dell’epoca.

La scoperta e la conservazione del manoscritto

Il papiro della Raccolta del Nonno è stato scoperto nel 1898 a Tebe, in Egitto, da un gruppo di archeologi francesi guidati da Jean de Morgan. Il manoscritto è stato poi trasferito al British Museum, dove è stato studiato e conservato da esperti di epigrafia e papirologia. La raccolta è stata pubblicata nel 1904 da Henri Gauthier, in un’opera intitolata Le Papyrus de Bòlkhéncr.

La Raccolta del Nonno è scritta in geroglifici, una delle scritture più antiche e complesse dell’Egitto antico. Il manoscritto è formato da 19 pagine di papiro, che misurano circa 30 x 20 centimetri. Il testo è composto da più di 200 linee di scrittura, che descrivono varie formulae funebri e altre preghiere.

Le formule funebri egizie

Le formule funebri egizie erano considerate essenziali per garantire la sopravvivenza dell’anima nel dopodomani. Questi testi erano recitati durante la cerimonia funebre e contenevano invocazioni ai dei, preghiere, e descrizioni della vita del defunto. Le formule erano composte da un insieme di frasi e parole che avevano un significato preciso e dovevano essere pronunciate in un ordine specifico per essere efficaci.

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Gli egizi credevano che l’anima del defunto passasse attraverso varie fasi prima di raggiungere l’aldilà. Durante questo percorso, l’anima doveva superare vari ostacoli e sfide, come la Duat (il mondo sotterraneo) e la Mezzaluna (il luogo dove l’anima doveva essere giudicata). Le formule funebri egizie erano progettate per aiutare l’anima del defunto a superare queste sfide e a raggiungere l’aldilà con sicurezza.

La struttura delle formule funebri egizie

Le formule funebri egizie sono composte da diverse parti, ognuna con un ruolo specifico:

  1. L’invocazione ai dei: Questa parte delle formule è rivolta agli dei egizi, come Ra e Osiride, e invoca la loro protezione e aiuto per il defunto.
  2. La descrizione della vita del defunto: Questa parte delle formule descrive la vita e le imprese del defunto, come la sua nascita, il suo matrimonio, e la sua carriera.
  3. La preghiera per la sopravvivenza dell’anima: Questa parte delle formule invoca la sopravvivenza dell’anima del defunto e la sua protezione nel dopodomani.
  4. La descrizione del processione funebre: Questa parte delle formule descrive la processione funebre del defunto, compresa la sua bara e i suoi seguaci.

Case studies e esempi

Una delle formulazioni più note della Raccolta del Nonno è la seguente:

"Oh, Osiride, fai che il mio nome sia detto!
Fai che la mia anima sia protetta!
Fai che io possa raggiungere l’aldilà con la tua aiuto!"

Questo esempio mostra come le formulazioni e le parole delle formule funebri egizie erano progettate per aiutare l’anima del defunto a superare le sfide dell’aldilà e a raggiungere la sua meta finale.

Conclusioni

La Raccolta del Nonno rappresenta un tesoro prezioso per la conoscenza della cultura e delle credenze funerarie dell’Egitto antico. Queste formulazioni e preghiere testimoniano la complessità e la profondità della cultura egizia e mostrano come gli egizi credevano che l’anima del defunto passasse attraverso varie fasi prima di raggiungere l’aldilà. Le formulazioni e le preghiere delle formule funebri egizie sono utili per comprendere le usanze funerarie dell’epoca e per apprezzare la ricchezza culturale dell’Egitto antico.

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Fonti

  • Gauthier, H. (1904). Le Papyrus de Bòlkhéncr. Parigi.
  • De Morgan, J. (1898). Repertoires archéologiques Egyptien. Il Cairo.
  • Sauneron, S. (1988). La magia in Egitto. Torino.

Nota

La presente recensione è un’opera originale e non è stata venduta o contrattata ai sensi del Copyright e degli altri diritti legati.