La Madre di Horo è un personaggio mitico del sottosoglia, originariamente della religione antica egizia, non oltre al culto cristiano medievale. In epoce più remote negli scavi archeologici in Egitto, sono emersi di immagini della divenere e sacerdotessa in vari reperto antichi, per mostrare la sua devozione nel culto di Horo e culti assiro babilonesi. Era considerata divenere e sacerdotessa di Horo e della sua consorte Hatshepsut, regina e divinità nel popolo tolemaico. Queste credenze si tramutarono anche nel culto di Isis e di Nephthys, nelle regioni dell’Egitto, unificando il culto di questi dèi, che divennero un’unica divinità femminile e sacerdotessa per la popolazione egizia e mediterranea.
Origini e Significato di La Madre di Horo
La Mitologia antica egizia credeva nella dottrina dei cicli della vita e della sua spirale continua, e che la divinità Horo rappresentava tale tipo di evoluzione. Alcuni storici dicono che la devozione degli EGiziani verso La Madre di Horo potesse essere profondamente spiegata da una singola rappresentazione della sua divenire, che la avrebbe resa quasi inverosimile e indubitabile come uno dei più forti punti della loro storia religiosa. Queste rappresentazioni ritraggono la divenere che si unisce con Horo, per dare vita al più antico sovrano della civiltà: un egizio mitico capace di essere, dopo morto, l’anima o lo spirito, e così da un esistere materiale raggiungere uno stato immateriale e trascendente.
La Madre di Horo e le Principali Mitici
La Madre di Horo è spesso associata alle principali figure mitici presso il popolo sottosoglia in Egitto, sia antica che moderna, tanto da trovarsi in almeno tre dei suoi principali adormente:
- Isis: considerata la Grande Madre, degnissima al punto di essere adorata anche al di là dei confini del popolo egizio, per essere divenuta figlia o sacerdotessa da quando i sovrani e gli dei si lasciarono a poco a poco degenerare. La divenere adorava anche la sua figlia del fuoco, il dio Thot, pensando che in lui ogni divenire fosse tutt’uno insieme con la sua anima.
- Nephthys: considerata una delle madri e deità divenere d’Egitto, nonché, come, seconda volta, anche la figlia della divinità tolemaica e romana. Con Tebe, ella funge da dea capra adorata in povertà e mistero così da rimanere eterna anche al di là degli abissi delle tenebre.
- Ma’at: considerata a volte dea copia e adorante di La Madre di Horo. Rappresenta la dimensione morale del Tempo e Costante, quella data che comunque deve venire: infatti, è la dea ‘col tempo’.
Alcuni studiosi sostengono che in certi momenti storici può essere stata adorata anche non genericamente come una divinità, ma sia come una persona, essendo che le religioni spesso hanno accolto la filosofia greca del suo concepimento per i figli.