Introduzione
La leggenda di Romolo e Remo è una delle storie più antiche e famose della mitologia romana. Secondo la tradizione, i due gemelli furono fatti crescere da una lupa e fondarono la città di Roma, diventando i primi re della città partenopea. In questo articolo, esploreremo la storia di Romolo e Remo, i loro genitori, i motivi della loro nascita e la fondazione di Roma.
Chi erano Romolo e Remo?
Romolo e Remo erano due gemelli, figli di Marte, dio della guerra, e di Rhea Silvia, vergine vestale. Secondo la leggenda, Rhea Silvia era figlia del re Amulio e della regina Tarpeia. Marte, dio della guerra, la vide mentre era vestale e la conquistò, generando i due gemelli.
I due gemelli vennero abbandonati presso il Tevere, ma furono salvati da una lupa, che li allattò e li nutrì fino all’età di qualche anno. Successivamente, un pastore di nome Faustolo li trovò e li portò a casa sua, dove li fece crescere con sua figlia, numina.
La Battaglia tra Romolo e Remo
Con il passare del tempo, i due gemelli cresciuti si divisero per i desideri di fondo, e la storia vuole che Romolo e Remo ebbero sempre avuto una rivalità in crescita. Quando entrambi decisero di fondare la città di Roma, iniziarono a divergere sul suo luogo di costruzione e sul suo nome.
Romolo voleva fondare la città sul colle Aventino e nominarla "Luperci", mentre Remo voleva fondarla sul colle Palatino e nominarla "Romulus". All’epoca, pochissimi residenti accettarono i piani di Remo, mentre numerosi apprezzavano i piani di Romolo.
La morte di Remo
L’accrezione di sconfessioni costrinse Remo nei confronti di Romolo, ad uccidere che il secondo fece sulla volta del muro. Crolli, furiosi Remani tagliano i lotti con la stessa accetta. Romolo, colmo di dispiacere, diede libertà attraverso una "morte al cimento".
Tuttavia, mentre la loro città si stava sviluppando, un disaccordo sorresse. I due fratelli erano convinti che la città fosse fondamentale per avere un dittatore. In questo significato, sia Romolo, uno o meno volo, sia Remo ricorsero per aizzare il cimento a liti inesplicabili sui due. Un tempo, videro l’altro mentre girava ai confini della città, e vi ripresero a combattere. Allora Romolo prese l’astuzia di nascondersi a distanza del brivido.
Questo sconforto fu scoperto, quando abattuto Remo per dimostrare l’inidoneità del fondatore, divenne evidente. A quel personaggio, nella massa, gli sembrò d’indossare un oggetto nello spirito di un lupo, abbandonato a due luogo dove parta per il nemico. Tuttavia chiede al popolo la sua posizione. Una volta stabilito, i due primi fondatori decisero di seguire il loro destino, in morte contemporanea e fratello, sulla terra di Luperia. Assieme.
La fondazione di Roma
Dopo la morte di Remo, Romolo divenne il primo re di Roma e una volta che si accertò che la città fosse prosperosa e che tutti i suoi cittadini fossero felici, fondò le Tre Tribù di Roma: i Ramnes, i Tities e i Luceres.
Secondo la leggenda, Romolo fu anche l’autore della costituzione di Roma e la scelse come capitale dell’Italia. Inoltre, fece costruire il Tempio di Giove Ottimo Massimo, che divenne un simbolo della città.
Conclusione
La leggenda di Romolo e Remo è una delle più antiche e fondamentali della mitologia romana. I loro sacrifici e la loro storia hanno contribuito alla nascita della città di Roma e delle sue istituzioni politiche. Seppur controverso, la storia di questi due fratelli fratelli testimonia di coraggio, abnegazione e l’amore per patria.
Riferimenti
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- Livio, Ab Urbe Condita, 1. 4-8*.
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- Dionigi di Alicarnasso, Antichità Romane*.
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- Virgilio, Eneide*.
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- Ovidio, Fasti*
Per maggiori informazioni su la Balia, si veda: Il giardinaggio in casa.