La formazione della vela latina è un fenomeno importante nella nautica classica, che ha richiesto il lavoro di numerosi navigatori, ingegneri e scienziati nel corso dei secoli. La vela latina è una delle formazioni veliche più comuni utilizzate dai classici romani nella loro nave ammiraglia, la "corazza latina", ma che veniva anche utilizzata da galee di altre nazionalità. Questo articolo vorrà approfondire l’argomento della formazione della vela latina, analizzandone l’anatomologia, le forze coinvolte e i fattori condizionanti, nonché esaminare i risultati di alcune ricerche sperimentali e di modellistica computazionale di una questione tanto complessa.
Origini e Developamento della Vela Latina
La formazione della vela latina può essere compresa osservando la sua evoluzione storica. La vela latina è originariamente nata come una vela a forma di triangolo irregolare, con un lato corto (latino) e due lati lunghi (diabolico), collocata sulla parte anteriore di una nave. La sua forma unica era influenzata da quella di una retta finale, che le consentiva di volare principalmente di traverso. Tuttavia, la sua popolarità iniziò ad andare in declino nel XVII secolo a causa della concorrenza della vela quadrata. Soltanto nei XX secolo, con gli avanzamenti tecnologici nella meccanica, nella fluidodinamica e nell’ingegneria dei materiali, la ricerca scientifica e tecnica ha fornito nuovi approcci per comprendere il funzionamento della vela latina.
Forze coinvolte e dinamica
La vela latina, come tutte le altre velature, funziona grazie a due vie fondamentali di azione:
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Forza di massa (normalmente prevista come peso, m) del vento, soffiato con una velocità costante (Vw) in una direzione verticale rispetto alla nave in movimento
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Forza di pressione (normalmente prevista come un modulo compressivo del vento) esercitata sulla vela latina
Nel caso specifico della vela latina, durante il rullio effettuato con appositi strumenti scientifici, si nota spesso una non lineare caratteristica tra la velocità del vento e la velocità della vela latina. Ciò dimostra che esiste una relazione biunivoca tra esse. Infatti, la velocità della vela latina dipende principalmente da due variabili principali: qualità e velocità del vento, ma anche inclinazione e area della vela latina. Quindi, il comportamento della vela latina, inizialmente ideata per navigare in ambiente marino ed emerso principalmente come una imbarcazione per la conduzione di rapide navigazioni in condizioni di strettamente venti molto alti, emerge, al contrario, con due orientamenti preferenziali ben distinti: ciò comporta necessariamente il riconoscimento di uno spaccato primario dei vettori normali, onde sversare sulla scommessa dell’equilibrio della vela, preferendo evidentemente al buon vento per portare imbarco sui relativi carichi.
I risultati di alcuni studi
Questo articolo riporta alcune ricerche e esperienze realizzate da diversi autori in campo nautico. Una delle ricerche più interessanti è stata condotta dal dott. Christian Borboli-Gasser, docente di Meccanica dei Fluidi presso la Scuola Politecnica federale di Zurigo. Attraverso un approccio numerico utilizzando il software di analisi CAD, lo studioso ha esaminato i risultati della navigazione di una nave a vela latina in condizioni di vento e onda. I risultati riportati dalla ricerca evidenziano come la vela latina possa essere ottimizzata per aumentare la sua efficienza in condizioni di vento moderato. Infatti, il grafico below evidenzia comunque in tutte la analizza i miglior prodotto.
Tuttavia l’esperienza risulta ancora poco nota sulla popolazione general.
Prima e Seconda Vela
Le altre navi veliche, specialmente quelle velocissime, non si limitavano a una sola vela latina, ma utilizzavano una seconda vela. Questa era una "prima" vela che si differenziava per alcune significative peculiarità interne. Nel complesso portamento di tale categoria di imbarcazioni si nota un evidente ribaltamento delle strategie usate per la conduzione. Preferendo onde e sezioni più piccole.
Estche and effektivitet in tempi da lontano
Come si veda nella figura qui sotto con 2 ipotesi stilizzate e rappresentate, evidenzia 3 realizzazioni in ordine cronologico:
- 1° realizzazione basata su esempi storici
su un 2° ipotesi che richiama l’epoca classica; ovvero la scuola dei classici quando poterono trarre profitto; grazie sia alla concorrenza delle 3 nazioni da esse impiegate. - Infine la 3° ipotesi che tiene conto delle applicazioni attuali, l’evoluzione continuativa delle metodologia nautiche.
A partire da questi esempi storici e in considerazione delle conoscenze attuali sull’argomento, ci informiamo sulla sua evoluzione del concetto "La Vela Latina".