Nel nostro quotidiano, spesso siamo così immersi nelle complessità della vita urbana che tendiamo a dimenticare la loro contrapposizione: un paese fuori città. Un luogo lontano dal clamore e dalla confusione della metropoli, dove l’atmosfera è più tranquilla e la vita sembra più lenta. Ma cosa realmente accade in questi piccoli centri abitati, isolati dagli agglomerati urbani? E qual è lo stato di salute dei loro abitanti? In questo articolo, esploreremo queste questioni e forniremo evidenze scientifiche e casi di studio per comprendere meglio un paese fuori città.
Lo stato di salute: una valutazione scientifica
I pochi studi pubblicati sui paesini fuori città non sono stati in grado di identificare una diretta correlazione tra l’abitazione in un paese fuori città e lo stato di salute generale. Tuttavia, alcuni indicatori di salute statistici possono offrire una visione d’insieme. Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), nel 2020 è stato rilevato che i residenti in aree rurali hanno un maggior rischio di soffrire di malattie croniche, come diabete e ipertensione, rispetto a quelli residenti in aree urbane.
La scarsa accessibilità a servizi sanitari di qualità e l’età avanzata media della popolazione residente in paesi fuori città possono contribuire a questi dati. Uno studio condotto nel 2018 dalla University of Oxford ha dimostrato come la popolazione dei paesi rurali abbia maggiori difficoltà ad accedere a diagnosi tempestive e a trattamenti adeguati per le malattie croniche.
Qualità dell’aria: sfide e opportunità
La qualità dell’aria è un fattore più importante della salute che potremmo pensare. Una ricerca condotta dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) nel 2020 ha rilevato che la concentrazione di particolato PM2,5 (pollini e pollini derivati dall’inquinamento) è del 40% inferiore nei paesi fuori città rispetto alle aree urbane. Ciò significa che chi vive in un paese fuori città può godere di una maggiore qualità dell’aria, come dimostrato da uno studio pubblicato sulla rivista scientifica PLOS ONE nel 2019.
Tuttavia, se non addottati preventivi per mantenere pulite le nostre aree residenziali maggiori rischi di rimanere contaminati. Nelle prime settimane di estate i cieli notturni lontano dall’obbiettivo inidoneità sono sempre contaminati da quantità di particolato derivati dall’inquinamento. Quando sudi al mattino risulta che se affronti l inquinamento atmosferico a livelli molto inferiori rispetto alle altre regioni urbane.
Benessere e salute mentale
Gli studi scientifici hanno evidenziato che la popolazione dei paesi fuori città tende a vivere in ambiente più pacato e meno stressante rispetto a quella urbana. La University of Michigan ha pubblicato uno studio nel 2016 che ha rilevato una significativa correlazione tra la vivibilità del luogo e l’umore dei residenti.
La scarsa velocità di traffico, l’ambiente meno rumoroso e la presenza di spazi verdi possono contribuire a creare questo benessere. Un altro studio pubblicato sulla rivista scientifica Landscape and Urban Planning nel 2015 ha dimostrato come la presenza di spazi aperti e la possibilità di trascorrere tempi all’aperto possa ridurre lo stress e migliorare la qualità della vita.
Conclusione
In conclusione, un paese fuori città può rappresentare una opportunità per stare meglio. La qualità dell’aria, il benessere e la salute mentale possono essere migliorati attraverso la vivibilità e la tranquillità dell’ambiente. Tuttavia, non è raccomandabile vivere un paese fuori città se si è affetti da problemi di salute cronici o se ci si rende conto di non avere accesso a servizi sanitari di qualità.
Di conseguenza la ricerca e l’implementazione di tecnologie più avanzate e pulitissime per la produzione di energia elettroidroelettrica come ad esempio con gli energopannelli sono necessARIE.