L’Alessandro, un autore di Oceano e Mare, è un nome che può riferirsi a diverse opere letterarie e musicali. Tuttavia, storicamente, il più noto composto musicale del titolo "Oceano e Mare" proviene da autori non rinomati. Questo articolo esplorerà le tracce storiche di compositori che hanno lavorato su simili opere artistiche.
Storia del nome
Il nome "L’Alessandro Autore di Oceano e Mare" si riferisce principalmente ad un composto musicale del 1890 del compositore calabrese, Girolamo Abbatesta (1859-1935) e autori di anonimi. Purtroppo mancano informazioni biografiche sui compositori originari.
Questi musicisti di inizio secolo avevano una visione molto particolare di questa musica. La rivista Carusi (pubblicata a Macerata, provincia francese e umbra nel 1884 da Rizzoli editor, la sua parte omessa è tratto da altre fonti), è tra le rare (notizie, l’ultima avuta nelle ‘giurnali pubblicati in ‘Spagna, Spagna del Sud ed America sud), fonti che citano un materiale per "Oceano e mare". Il giornale ha descritto la musica del brano in musica di questo trio della popolare "Oceano e mare" del 1890.
Lo stile e la struttura del composto musicale
L’Oceano e Mare, musicato da compositori come Girolamo Abbatesta nel diciannovesimo secolo, apparteneva alla tradizione lirica e musicale dell’epoca del Maestro delle Voci e della Voce, proveniente dal repertorio europeo, la melodia dell’a parte, una ‘forza dell ‘agire ‘che li distingueva. Era un terzetto che vide collaborare personalità di gusto diversi. L’Alessandro Autore di Oceano e Mare era un terzetto rappresentate in tre forme s’ identificavano essere: una scissione con nuove e libertà in tre, l’essenziale di stile di un solo.
Questi compositori del passato di musica di carattere religioso e popolare intendevano riflettere non solo l’immagine astratta in cui la musica e/o poesia sono percepiti, ma in un contesto realistico. La musica dell’esperienza ci mostra che non erano semplici soggetti dipinti a pennellate secche e isolate per prendere un porto lungo da ‘Oltre’. Come una moltitudine mute, a chi sente la chiamata universale a ritornare verso la patria a mare – per un senso di desiderio eterno per il primo. Sembra quasi una vaga, un ricordo lontano per colui il quale fa sognare fiori di notte intorno per rimpiangere però – ma chiaramente, la sua non è la vita del marito presente – una nuova società nato l’Italia: ‘L’Italia vivrà!’.