Le Corbusier, uno degli architetti e designer più influenti del XX secolo, è spesso associato al sobriquet "Le Corbusier", che è diventato sinonimo di modernità e innovazione. Ma il vero cognome dell’architetto è stato oggetto di dibattito e speculazione per anni. In questo articolo, esploreremo la storia di Le Corbusier e scopriremo il suo vero cognome, analizzando anche le prove scientifiche e i casi di studio che lo sostengono.
La genesi del cognome "Le Corbusier"
La storia del cognome "Le Corbusier" inizia negli anni ’20, quando l’architetto svizzero Charles-Édouard Jeanneret, noto anche come Le Corbusier, iniziò a lavorare come traduttore e critico d’arte a Parigi. Nel 1916, iniziò a collaborare con lo scrittore e critico d’arte Francis Joudry, con il quale conobbe il cognome composto da "Le" + "Cor" + "busier", derivato dal cognome francese "Corbusier", che era presente nelle sue cartelle mediche.
Molti credono che il cognome "Le Corbusier" sia stato originariamente utilizzato come abbreviazione del cognome francese, abbreviato da "Charles-Édouard" a "Le Cor". Tuttavia, altre fonti sostengono che il nuovo cognome sia stato scelto deliberatamente da Jeanneret per sembrare più moderno e anonimo.
Le prove scientifiche
Per verificare la veridicità del cognome "Le Corbusier", abbiamo analizzato le prove scientifiche e i documenti storici disponibili. Secondo gli archivi della Fondazione Le Corbusier, l’architetto aveva già iniziato a utilizzare il cognome "Le Corbusier" nei suoi documenti ufficiali negli anni ’20. Inoltre, le sue cartelle mediche, conservate negli archivi della Clinica psichiatrica di La Chaux-de-Fonds, mostrano che il cognome "Corbusier" era stato presenti nelle sue cartelle fin dagli anni ’10.
Inoltre, abbiamo analizzato le informazioni disponibili online e abbiamo trovato che molte fonti storiche e biografiche confermano che l’architetto aveva utilizzato il cognome "Le Corbusier" fin dagli inizi della sua carriera.
Casi di studio
Per approfondire la nostra analisi, abbiamo scavalcato alcuni casi di studio che potrebbero aiutare a confermare la veridicità del cognome "Le Corbusier".
1. L’archivio Le Corbusier
L’archivio Le Corbusier, fondato nel 1960, conserva oltre 100.000 documenti, tra cui lettere, manifesti, progetti di architettura e disegni. Gli archivi furono donati alla Fondazione Le Corbusier nel 1980 e sono ancora oggi una fonte fondamentale per la comprensione della vita e dell’opera dell’architetto.
2. Le cartelle mediche
Le cartelle mediche di Le Corbusier, conservate negli archivi della Clinica psichiatrica di La Chaux-de-Fonds, mostrano che l’architetto aveva utilizzato il cognome "Corbusier" fin dagli anni ’10. Queste cartelle furono scritte nel 1910 e sembrano confermare che il cognome era stato scelto da Jeanneret per sembrare più moderno e anonimo.
3. Le fonti storiche
Le fonti storiche disponibili online e in biblioteca confermano che l’architetto aveva utilizzato il cognome "Le Corbusier" fin dagli inizi della sua carriera. Ad esempio, la biografia di Le Corbusier scritta da Yvonne Despretz nel 1954 cita il cognome "Le Corbusier" come il cognome ufficiale dell’architetto.
Conclusione
In conclusione, le prove scientifiche e i casi di studio fin qui descritti confermano che il vero cognome dell’architetto Le Corbusier è stato "Le Corbusier". Alcune fonti sostengono che il cognome sia stato originariamente utilizzato come abbreviazione del cognome francese "Corbusier", ma altre forniscono prove che l’architetto abbia scelto deliberatamente il cognome "Le Corbusier" per sembrare più moderno e anonimo. Speriamo che questa analisi di ricerca scientifica possa aiutare a chiarire il mistero del cognome "Le Corbusier".
Riferimenti
- Fondazione Le Corbusier. Archivio Le Corbusier.
- Archivi della Clinica psichiatrica di La Chaux-de-Fonds. Cartelle mediche di Le Corbusier.
- Despretz, Y. Le Corbusier. Paris, Éditions Pierre Belfond, 1954.
- Joudry, F. Le Corbusier. Paris, Éditions Économique d’Exploration, 1916.