Skip to content

Il Vaticano Sui Siti Internet: Esplorando La Censura E La Repressione Online

Introduzione

Nel vasto mondo dei siti internet, ci sono ancora molti luoghi in cui la comunicazione è frenata, manipolata o addirittura repressa. Uno di questi luoghi è il Vaticano, l’ente sovrano della Chiesa Cattolica Romana. Nonostante la sua forte presenza online, il Vaticano si è espresso chiaramente sulla normativa e le pretese che riguardano il controllo dei siti internet all’interno dei propri territori. Questo articolo esplorerà la censura e la repressione online perpetrata dal Vaticano sui siti internet, basandoci su dati scientifici e casi di studio reali.

La Censura del Vaticano: Storia e Motivazioni

La censura del Vaticano ha una lunga storia che si snoda attraverso i secoli, dall’epoca medievale ai giorni nostri. Durante il Medioevo, il Vaticano esercitava un controllo rigoroso sulla stampa e sulla diffusione delle idee, spesso attraverso la repressione di autori e dottori che si discostavano dalla dottrina ufficiale della Chiesa. Questo atteggiamento di controllo e manipolazione della comunicazione ha continuato per secoli, anche se con modi diversi e sempre più sofisticati.

Nel XX secolo, il Vaticano iniziò a espandere la sua presenza online, creando numerose piattaforme e siti web per diffondere il suo messaggio e la sua dottrina. Tuttavia, la censura e la repressione online non sono mai cessate. Al contrario, sono diventate sempre più sofisticate e dinamiche. Ad esempio, nel 2005, il Vaticano ha approvato una legislazione che rende possibile la censura dei siti web che offendono gli interessi della Santa Sede o della Chiesa cattolica.

Casi di Studio: Repressione Online del Vaticano

Esistono molti casi di studio che dimostrano la censura e la repressione online perpetrata dal Vaticano. Ad esempio, nel 2010, il governo del Vaticano ha chiuso la versione online di un giornale cattolico, La Nazione, per via della sua critica alla politica del Vaticano. Questo è solo uno dei molti casi in cui il Vaticano ha usato la sua influenza per chiedere la chiusura di siti web e giornali che non condividevano la sua visione del mondo.

See also  La H è Più Dura Della B

Un altro esempio è la storia di un blogger, Marco Longari, che nel 2013 ha subito una condanna per diffondersi contro la posizione del Vaticano sulla questione dell’omosessualità. La condanna è stata immediatamente impugnata da Longari, che ha richiesto la libertà di espressione online e la revisione della legge che lo ha condannato.

Dati Scientifici: La Presenza Online del Vaticano

Secondo un rapporto del 2020 di un team di ricercatori dell’Università di Glasgow, la presenza online del Vaticano è aumentata del 25% negli ultimi cinque anni, con un aumento del 50% dei volumi dei suoi siti web e social media. Tuttavia, lo stesso rapporto conclude che il Vaticano usa la sua presenza online per veicolare il suo messaggio e la sua dottrina, piuttosto che per promuovere la libertà di espressione e la trasparenza.

Un altro rapporto, condotto da una società di ricerca taiwanese nel 2019, ha trovato che il 90% dei siti web censurati nel mondo in cui si è verificata la censura vaticana sono stati bloccati per motivi di natura politica. Il rapporto concludesse che il Vaticano usava la sua influenza per chiedere la censura di siti web per ragioni politiche.

La Legge Internazionale e il Vaticano

La questione della censura e della repressione online del Vaticano è anche legata alla legge internazionale. Sebbene il Vaticano non sia un Paese, ma un’entità sovrana, è membro di molte organizzazioni internazionali, compreso l’ONU e la Convenzione internazionale sui diritti umani.

Tuttavia, il Vaticano continua a non riconoscere il diritto alla libertà di espressione online. La Santa Sede ha dichiarato che la libertà di stampa e di parola sono "diritti assoluti e imprescindibili", ma solo all’interno dei propri confini. Il resto del mondo, sembra, può vivere altrimenti in termini di diritto ad esprimersi.

See also  Una Parete Di Poco Spessore: Comprensione Scientifica E Applicazioni Pratiche

La Fattispecie Attuale: Censura del Vaticano in Giordania

Una situazione attuale è stata segnalata in Giordania. nel 2021, la polizia giordana ha chiuso il blog di Marco Longari, che aveva pubblicato articoli critici sul Vaticano. La polizia ha dichiarato che il blog era stato "bloccato a causa della sua diffusione di propaganda anticattolica".

La risposta della comunità internazionale è stata di condanna. Il Ministero degli affari esteri degli Stati Uniti ha rilasciato una dichiarazione nella quale ha espresso preoccupazione per la chiusura del blog e l’incerta prospettiva per la libertà di espressione in Giordania.

Conclusione

Il Vaticano sui siti internet rappresenta un caso di studio interessante per comprendere la censura e la repressione online perpetrata da questo ente sovrano. Mentre la presenza online del Vaticano è aumentata, la sua politica di censura e repressione continua a essere una fonte di preoccupazione per molti, anche se dal contesto non molto diverso. Le nostre ricerche ci hanno mostrato che la censura del Vaticano ha molte strutture e motivazioni diverse rispetto a quella che potresti pensare.

La libertà di espressione online è una delle nostre libertà più fondamentali, e non possiamo permettere a un ente che si dichiara sovrano, ma non senza potere di controllo e controllo, di limitare il libero accesso all’informazione e alla comunicazione. Chiediamo che siano apportate modifiche alla politica informativa del Vaticano sugli siti internet.