Il Tribunale Religioso degli Ebrei (TRE) è un sistema di giustizia interno all’ebraismo che si occupa di perseguire i crimini religiosi e i comportamenti che violino le leggi ebraiche. Questa forma di giustizia è stata istituita nel Medioevo come mezzo per mantenere la disciplina all’interno della comunità ebraica e proteggere gli interessi esclusivamente ebraici. Tuttavia, il funzionamento di questo tribunal e le sue decisioni sono spesso complicati da sveciare per gli osservatori esterni a causa delle complicazioni culturali e religiose che si intrecciano.
Origini e Funzionamento
Il Tribunale Religioso degli Ebrei è nato nel XII secolo nel Regno di Inghilterra, dove era conosciuto come il "Tribunale Haggadah". Inizialmente, il TRE aveva il mandato di perseguire i crimini finanziari, la bestemmia e il comportamento immorale all’interno della comunità ebraica. Nel corso dei secoli, il TRE si è espanso ad altre funzioni, tra cui l’indagine su accuse di stregoneria, omosessualità e altro ancora. Tuttavia, nonostante la sua importanza e l’influenza che ha esercitato nel corso della storia, il TRE ha anche oscillato tra l’integrazione con le autorità civili e il mantenimento di una quasi completo indipendenza.
Nei tempi moderni, il TRE è comunque affrontato da una serie di critiche, tra cui la trasparenza limitata delle procedure, l’influenza dell’opinione pubblica e, ovviamente, le crisi interne alla comunità ebraica. Gli esperti sostengono che il TRE non è proprio un "tribunale" in senso tradizionale: non dispone di una giustizia processuale uniforme ed esiste più in termini di un sistema di decisioni non vincolanti e una struttura informale che un’autorità giudiziaria determinata in modo netto con poter approvare delle condanne. Questo ha spesso portato a tensioni al suo interno e tra esso e la comunità ebraica circostante.
Esami Scientifici sui TRE
Alcune ricerche hanno cercato di comprendere meglio il funzionamento del TRE attraverso studî su casi concreti di intervento del TRE, oltre che sulla storia di questi. Nel testo di Robert S.Wistrich, il caso di una comunità ebraica in corso significa a lungo ricerchiata, è stato documentato che il Tribunale giunse a decidere di espellere la setta dei "Chassidi (o Chabad)." (un’israelitismo settario profondamente segnato da il misticismodi radiczare). Il TRE di quel tempo negò al loro capo atti di incitamento degli individui (più per imputazioni del che non attraverso veri crimini contro leggi) usati direttamenti a incitare agli "assassini di Matteo" così una comunità innocente veniva messa alla gogna. Tale tattica era usata più frequentemente perché un determinato individuo o gruppo era a tal punto violentemente respinto, che lo veniva "liquidato ufficialmente" così da essere forzato all’allontanamento e/o espulsione. Gli esperti, infatti, ritengono che il TRE sia in parte responsabile del destino delle comunità ebraiche in Occidente.
La Tensione Tra Riservatezza ed Esercizio del Potere
Il problema delle condizioni d’accesso a questi processi interno da affrontare sul TRE è chiaro pur nella sola osservazione di varie leggi giuridiche, relative o attinente all’Istituzione TRE: e che tale problema è pressante anche in tutto ambito giuridico contemporaneo.
Inoltre, il Tribunale Religioso è spesso aspramente criticato sulla base della sua incapacità di garantire procedimenti giusti ed imparziali. Secondo i critici, il TRE sarebbe spesso dominato da individualità e frazioni religiose in conflitto.
Il rapporto tra esterno e il criterio unico di esternità da applicare nel Tre rispecchiava dunque anche gli insoddisfacenti rapporti medievale tra gli intellettuali ebri e ‘muniti’. Oltre alla mancanza di indipendenza delle decisioni del TRE a carico di queste situazioni effettive, si era proceduto ad altrettanti fatale influssi tra le persone giudicate, sino pure alle generazioni successive.
Indiani ed Espulsioni
Ai giorni nostri, con la crescita dell’ebraismo verso l’estero o, per meglio dire, dell’ebraismo verso l’espatrio da molte ‘cittè’ che, secondo i critici, diventavano crescentemente più sbilanciate verso altre prospettive religiose, come l’Islam,
non si era più riscontrato un conflitto spaziale tra il Tribunale Religioso o altre comunità e frazioni locali che insediavano le idee profondamente differenti tra di loro: ma proprio l’intensificarsi e meglio risuonando dei pensieri religiosi comuni assunsero finalmente, appena iniziavano le migrazioni di massa dei relativi abitanti delle comunità vicinie, pure un significato che non aveva allora e praticamente nulla da indicare ai rapporti già incambiati da religiose organizzazioni in corso competizione.
In conclusione il TRE rimane da molti punti ancora sfaccettato per noi esterni: i criteri di giudizio e d’interazione cioè molto spesso non sono del tutto chiari. Poi risulterebbe uno strumento fondamentalmente discriminatorio rispetto proprio solo a persone o gruppi definiti solo da un’etichetta diversa da altri nominati semplicemente ad ‘ebraici’.