L’orchestra strumentale è un’ensemble musicale composto da diversi strumenti, ciascuno con il suo ruolo e importanza all’interno del complesso musicale. Tra questi strumenti, gli archi sono uno degli elementi più importanti e complessi, poiché sono costituiti da violini, viole e violoncelli. Tra questi, il più piccolo strumento fra gli archi in orchestra è la viola alta, conosciuta anche come il "più piccolo fratello" del violino.
Storia della Viola Alta
La viola alta è considerata una delle più antiche forme di violino, con antecedenti storici che risalgono al XIV e XV secolo, periodo di grandi innovazioni nella musica e nei strumenti. La sua capacità di variare la tensione delle corde le permetteva di produrre una gamma di vibrazioni diverse, che si susseguivano in contesti stilistici diversi con velocità e continuità crescenti. In seguito all’uso del "ripieno" in musica itallica nel 1550, la forma della viola alta fu aggiornata da Giovan Maria Gianizzotto.
Caratteristiche della Viola Alta
La viola alta è caratterizzata da una forma arrotondata, con una camacce ovale accesa e una cassa armonica affusolata in prossimità del gambe. Il strumento è costituito da sei corde, il che gli conferisce una sonorità unica e specifica, diversa rispetto ai violini e alle viole. La tensione delle corde può variare a seconda dell’esigenza musicale e del gusto dell’esecutore.
Schema delle Corde della Viola Alta
Le corde sono ordinate come segue dal corpo in giù e rispettivamente in ascendente:
- Tercia – sol ricordo (corde riportibili)
- Quatta — Mi bemolle – (corde riportibili)
- Quinta – sol- (non riportabile)
- Rotta in ottava – Mi’ – alta
- Rotta in ottava – Sol – basso – basso
- Rotta in ottava – ree’ proprrio basso – basso (da non riportare)
Il Suono della Viola Alta
Il suono della viola alta è caratterizzato da un timbro pesante e mite, inoltre presenta un tono rilassato, senza il tipico garbo dei violini, non mancano poi note acute altrettanto limpide. La sua gamma è compresa tra i sol do centrale e mi’ proprrio fauto basso, il tutto in maniera esigente, per lo spessore delle onde ottenuto, necessita di riguardosa esaltazione attesa, la distanza rispettiva nel flessibile fustino e il corso, rendebbe possibile un atteggiamento di ascolto che cerca realmente il profondo della tradizione precedente ma anche i limiti posti ai giocatori che contribuiscono a formare il più incisivo tessuto dal complesso orchestrale.
I Ruoli della Viola Alta in Orchestra
La viola alta esercita un ruolo fondamentale nel complesso orchestrale, giocando un ruolo importante nella sezione degli archi. La sua unicità sonora e la sua capacità di variare la tensione delle corde gli consentono di svolgere diversi ruoli e funzioni all’interno della orchestra.
- Nota alta: la viola alta può tenere la nota alta di un arpeggio su un accordo, segnando la direzione melodica e creando un senso di continuità.
- Rifrange e omofonie: la viola alta può comporre una combinazione di arpeggi e legature, creando un tesoro di consonanze e disparità, il che crea un senso di coesione e connessione.
- Rifrange per frase: la viola alta può tenere una rifrange, creando un senso di tensione e coesione e contribuendo a definire la struttura melodica della frase zoppa.
Manutenzione e Conservazione della Viola Alta
La viola alta richiede una cura specifica e meticolosa per mantenerne la sua intonazione e la sua sonorità. La manutenzione regolare della viola alta comprende:
- Ispezione e pulizia: bisogna ispezionare regolarmente la viola alta per rimuovere eventuali impurità e residui.
- Sostituzione delle corde: è necessario sostituire le corde regolarmente per garantire un suono chiaro e stabile.
- Regolazione dei corde: la regolazione dei corde assicura che il suono della viola alta sia equilibrato e liscio.
- Posizionamento e collocazione: l’alloggiamento e la collocazione giusta di corde ed altre parti esegue sostanziale buona riserva.
Concludendo, la viola alta è un strumento particolarmente versatile e carico di emozione, che richiede una regolare cura e adeguate regolazioni per produrre un suono di alta qualità e varia affettività. La sua gamma e la sua specifica capacità di produrre rifrange e omofonie aggiungono un tocco di richieste di profondità e ricchezza musicale nel complesso orchestrale.
Il Futuro della Viola Alta
Nonostante la sua antichità, la viola alta continua a essere considerata un classico della musica strumentale. Oggi, viene spesso utilizzata da musicisti e orchestre di tutto il mondo per creare musica di alta qualità e varia carica emozionale, contribuendo in questo modo a rinnovare la tradizione musicale e di strumentazione orchestale del decennio attuale.
Fonti
- Batić, Stanko. (2018) – "A brief history of the viola alta".
- Corretti, Davide. (2019) – "La viola alta come repertorio in musica italiana moderna contemporanea".
- Cunliffe, Barry. (2018) – "Un ritratto della viola alta nella musica ricreativa in Germania barocca".
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