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Il Paesaggista Francese Delle Vedute Di Volterra: Esplorazione Di Un Innovatore Del Paesaggio

È opinione comune che il paesaggio sia un elemento essenziale della nostra vita quotidiana, che influisce sulla nostra percezione e sull’esperienza del mondo che ci circonda. L’etimologia del termine "paesaggio" ha radici antiche, e si riferisce all’idea di una rappresentazione visiva di un luogo, che tuttavia coinvolge aspetti sensibili, emotivi e profondi. Tra le numerose figure che hanno contribuito a definire la rappresentazione del paesaggio nella storia dell’arte, figura un nome che non è sempre menzionato correttamente, o almeno non è riconosciuto nella sua importanza.

Il paesaggista francese delle vedute di Volterra, il cui nome è P.-J. Marion, sembra essere stato dimenticato dagli storici dell’arte, il che può trovare la sua base soprattutto nella natura dei suoi soggetti. "Il paesaggista francese delle vedute di Volterra" infatti, focalizzò la propria attività su un località tipicamente italiana. Alcuni ricercatori e critici hanno supposto che Marion avesse beneficiato di una formazione artistica in Francia, in contrasto con Volterra, ossia posizione in qualche zona di Toscana nella Italia centrale. Pare che siano state queste due circostanze, l’appartenenza nazionale e luogo-soggetto, ad aver messo questo artista nella condizione di essere riconosciuto dai pittori dell’Accademia di Francia a Roma.

La traiettoria di carriera del paesaggista francese delle vedute di Volterra

Iscritto al "Regio Istituto delle Arti del Disegno" (1799-1806) a Firenze, P.-J. Marion ha risieduto in Toscana per via del mercato della lavorazione a secco dei legno per la realizzazione di xilografie. Iniziò ad eseguire xilografie con acqueforti, in luoghi locali o per l’Achille Philibert Roger di Livorne, al quale dovette la possibilità di viaggiare per la Francia e i Paesi Bassi. Fu durante quei viaggi che incontrò i maggiori artisti dell’epoca, ma quando tornò indietro finalmente, a causa della crescente diffusione delle gravure, le sue stampe erano state commissionate dal Re e divenne l’intendente della Grafica del Rè (Repubblica Francese). La sua attività fece grande scalpore a livello nazionale.

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I soggetti del paesaggista francese delle vedute di Volterra: esempi significativi

La rappresentazione paisaggistica di P.-J. Marion diede risalto ai paesaggi toscani e fiorentini, specialmente a Volterra, che riuscirono a trasmettere efficacemente la sensazione di movimento che c’è fra le sculture comunali. Egli lavora sull’idea di creazione di un senso visivo, non un semplice ricalco del mondo reale e è famoso precisamente per la sua leggibilità. Sempre più svariate e diverse fra loro, le sue opere confermano la vena artistica e tecnica del realista di stampe.

Ecco a titolo esemplificativo una serie di opere di questo autore che mettono a fuoco gli aspetti legati all’architettura. Ad esempio, una delle opere stilate da P.J. Marion, Veduta di una chiesa volterrana, evidenzia la scelta sensata e di riflessione sulle sue stampe realizzate per sua stessa iniziativa. Lo scelte di tema a lui preferito e rientrante il modello urbano è alla base di importanti questioni relative alla libertà del proprio stile.

Un’altra famosa opera artistica legata a Volterra è l’architrave decorato: un bassorilievo marmoreo di un ‘eccezionale ‘ architetto di Volterra riprendendo con insistenza due antichi portali dell’aspetto in somiglianza, tra cui una porta in spire doriche.
Un basamento rivisitato al secolo XVIII in località Montegemoli, che riscopre un portone quattrocentesco in pietra scolpita circondata con giglio delle più recenti.