Cos’è il Padre delle Ninfe del Mare?
I delfini sono mammiferi marini intelligenti e sociali, noti per le loro acrobazie e le loro vocalizzazioni uniche. Tra quelli più conosciuti, c’è un gruppo particolarmente interessante, detto "il padre delle ninfe del mare". Questo nome rimanda a una storia culturale e mitologica, ma in questo articolo, ci occuperemo delle informazioni scientifiche relative a questa specie. Il padre delle ninfe del mare è comunemente indicato come Orcinus orca, una specie di orca (delfino killer) che popola i mari delle regioni glaciali e sub-glaciali.
L’origine del nome si deve ad una presunta connessione con il mito della ninfa del mare, leggende marinare che affascinano i marinai per secoli e che danno dignità alle creature del mare. Ma, come sempre avviene nel campo della scienza, in cerca di verità solide, siamo doverosamente costretti proseguire le nostre ricerche non solo ricorrendo alle antiche tradizioni, ma attraverso metodi di indagine scientifica precisa e obiettiva.
Caratteristiche Fisiche e Comportamentali
L’orca, sin cerone chiamato "roccia" o "madre del mare", e qui denominata "padre delle ninfe del mare", è la più grande specie di delfino, raggiungendo le dimensioni di 9 metri di lunghezza e pesando fino a 6 tonnellate. Questa gigantesca bestia del mare è nata da madre che ha dato alla luce un solo esemplare, eccezionalmente per la dimensione di quest’ultimo, se si pensa alle dimensioni di un normale neonato di delfino. La sua condivisione del cibo con gli altri e il suo dimorfismo, sono dimostrazioni della loro particolare facoltà di collaborazione e adattamento ambientale.. È un annuale migratore che si sposta nel corso dell’anno e presenta numerosi segni di socialità e sviluppo mentale avanzato, a differenza di molte altre specie di delfini.
Altre caratteristiche distintive dell’orca sono i suoi denti appuntiti e affilati, che si possono confrontare con quelli sporgenti dei pesci. Questa connotazione anatomicamente differente dei denti, probabilmente una soluzione evolutiva per il cibo, rappresenta l’ennesima differenza delle grandi orche rispetto ad altre specie.
I Gruppi di Orche: La Comunicazione e la Cooperazione
I gruppi di orche ("anzi padre delle ninfe"), spesso formati da individui legati da vincoli di parentela, sono divisi in "supergruppi" o "densità etologici". E’ anche denominato di "incontri in mare", sebbene le "ninnafe" non siano per principio unite. L’unione temporanea in base solo a specifiche occasioni con altri di questa compagine è un indicatore della loro attitudine per una forma di gruppo virtuale. Le donne si sono riunite e hanno fuso le loro esperienze. Ciò è confermato da studi i quali hanno osservato come i membri dei gruppi di orche mostrano comportamenti cooperativi, come la caccia congiunta e la condivisione del cibo. Sono anche stati osservati comportamenti comunicativi complessi, come il richiamo e il contatto visivo. Questo è dimostrato da registrazioni audiovisive che evidenziano la compresenza di questi comunicante-oggetti ambientali (e.g. elicotteri, onde, buio e assenza di luce), durante il percorso..
L’abilità percettiva tattile della megafauna marina si arricchisce con lo sviluppo della attività mentale di questa specie marina, da cui come menzionato prima si genera un "gruppo virtuale". Questa complessa attività mentale e capace di far riferimento agli oggetti fisici o animati per la conoscenza di una "sfera" di elementi ognuno dei quali è unito ai precedenti per un evento a esse correlato. Tramite i "segni naturali ambientanti" che la grande orca viene incontro, e nel suo ambiente, essi mantengono una sorta di "correlogramma di eventi", tralasciando quelli secondari indifferenti.
Gli studi sulla comunicazione nei gruppi di orche hanno rivelato che queste creature utilizzano diverse forme di comunicazione per scambiare informazioni sul cibo, sugli ambitori, sulle predazioni e sulla preda medesima, e perfino per interagire socialmente entro il resto del gruppo, dimostrando un loro concetto di "indipendenza collettiva" assai più o meno paragonabile a quella dell’uomo.
La Caccia e l’Ottimizzazione dell’Habitat
Le orche "padre delle ninfe del mare", con la loro incredibile intelligence sociale, utilizzano strategie di caccia complesse per catturare prede enormi come i "pollock" o le mucche marine (trichechi) .La loro capacità di lavorare insieme, utilizza la sinergia di ruoli diversi che svolgono distinti compiti funzionalmente simili, per aumentare il loro potenziamento e per ottenere un maggior approvvigionamento di cibo alla "totalità". Questa loro profondersi in collaborazio-ni per il beneficio comune a mezzo compartecipazione, in assenza di una comunità, dimostra la loro capacità di relazionarsi con la loro ‘inclusione’ storica e geografica. Questa consapevolezza storico-ambientale è esempà della combinazione evolutiva e della caccia basata sul confronto dell’istanza cognitiva dal veritiero osservatore.
La loro organizzazione, che appare complessa, demontrò la capacità di un’interazione tra compiti di "agire" e "apprendere". Possono aspettare insieme per catturare la loro preda, con "un fine ad un esito", o "un mezzo per un insieme di esiti collettivi della corrispondenza".
Da un altro punto di vista gli studio: la caccia alle balene non è l’unica strategia di cattura. Queste orche utilizzano diverse strategie di caccia per diverse prede specifiche, dimostrando la loro abilità di adattarsi all’ambiente marino. Questo diversificamento delle strategie di caccia dipende dagli input spaziali generati dalla combinazione diverse di due aspetti distinti dei modelli per risolvere un problema situazionale, tra cui una condizione fisica per cui il cibo sta già trovato e poi uno schema mentale ormai consolidato dopo la verificazione del cibo della predazione da più esemplari, ove ancora spazio per ottenere una soddisfacente nutrizione.
Gli studi sulla caccia e l’ottimizzazione dell’habitat nel caso delle orche "padre delle ninfe del mare", hanno evidenziato che queste creature sono altamente adattabili e capenti di adattarsi e fare correlazioni e operativa-ni a con gli oggetti interagivi con la varietà di habitat e riconduce ipersonalizzate.
Le orche, anzi padre delle ninfe del mare, sembrano preferire le acque fredde ed intense per la loro caccia e vivono a queste temperature. Tuttavia, diverse sono le popolazioni, la sfera d’azione ecc. in relazione alle diverse condizioni fisiche in cui vivono, la qualcosa differenzia e infine collega allo sforzo volto dal grande e complessificato individuo all’interazione in qualita e nella varietà dei contenuti delle "risorse".