Il jumbo è il più lungo, ma cosa significhiamo davvero con questa affermazione? In questo articolo, esporremo le prove scientifiche e i casi di studio che supportano quest’affermazione, focusndo su aspetti fondamentali della fisiologia del nostro corpo. Il jumbo in questione è probabilmente il tratto digerente, in particolare l’intestino tenue e l’intestino crasso, sia perché questi sono rispetto al corpo umano considerati il più lungo tratto, e il primo dei quali è composto da quasi l’85% dell’intestino totale.
L’intestino tenue: Il più lungo e importante
L’intestino tenue, anche noto come enterobepatia (o enteropatica), è il primo e più lungo tratto del tratto digerente. Questo organo è responsabile di assorbire la maggior parte delle sostanze nutritive, come nutrienti, acqua, elettroliti e vitamine, dai cibi ingeriti nel processo digestione. La lunghezza dell’intestino tenue può variare da persona a persona, ma in media, misura intorno ai 6,5 metri (21 piedi) nella maggior parte degli adulti. È diviso in quattro principali sezioni, oltre che nel duodeno, il jejuno, l’ileo, e il tenue.
L’intestino tenue è anche dotato di apposite cellule dette "enterociti" che secernono le enzimi necessari per la digestione dei carboidrati, grassi e proteine. La sua funczione più critica è rappresentata dall’assorbimento delle malto-dextrine, lattosio e altri zuccheri semplici. Inoltre, l’intestino tenue contiene i gangli nervosi enterici che controllano i movimenti peristaltici.
Il ruolo dell’intestino crasso
L’intestino crasso, anche noto come colon, è il tratto digerente più lungo. La sua funzione principale è quella di assorbire i minerali come l’ambra, calcio e talco dagli scarti e di produrre acqua nel processo digestivo, condizione necessaria per un corretto lavoro di assorbimento e mantenimento della quantità di acido basico e acido (pH). Questo processo, definito "consensole", produce una perdita di fluido importante che il liquido endosomiale, con l’aiuto degli episodi di pressione di contrattura, aiuta a produrre un liquido prodotto dagli intestini, cioè la suzione del secreto liquor.
Anche se la sua lunghezza può variare considerevolmente da un individuo all’altro, l’intestino crasso misura mediamente intorno ai 1,5 metri (4,9 piedi) e rappresenta circa il 15% della lunghezza totale dell’intestino tenue. Questo è il più lungo dei tratti digerenti, in quanto è il "più lungo tratto di intestino". Si trova all’estremità finale del sistema digerente e si estende attraverso il rene e il pancreas per inviare i liquidi alla mucosa attraverso i cordoni intestinali.
La funzione dell’intestino smacchiante
Il tratto non appiattito, spesso denominato intestino "smacchiante" o fimbriae è una regione di lieve sezione, suddivisione e allargamento del dotato di appendici con funzione fimbriato. Il suo ruolo principale è il controllo dei livelli di zuccheri nel sangue generato dall’estremità superiore della correntia, le sali del corpo.
Tuttavia, gli ampi processi di assimilazione delle compagini derivati da materiali più o meno grandi sono governati da procedure estreme e complesse. Questo processo importante contribuisce alla formazione e ai livelli necessari attuali prodotti di catabolismo dei carboidrati e grassi. La specializzazione in questi tratti aumenta il sostenimento globale di sali e minerali, permettendo anche ai sali intestinali di rilasciare facilmente aminoacidi.
Casi di studio: Esperienze di pazienti con problemi intestinali
Numerose sono le storie di successo usate per sottolineare gli effetti benefici dell’approccio scientificamente basato adottato da tradizionali medici. Una storia di un paziente diabetico che ha riscontrato sostanzialmente un minor ricorrere al sintomo digestivo di tipo colerico lo chiarisce.
Un paziente diabetico, con una storia di controlli regolari e un insulino a dosaggio costante misuarso con frequenza più bassa nei periodi in cui il carico di zucchero corporeo e quello digestivo erano bassi aveva soggettivamente lamentato segni di sindrome intestinale diffusiva o disturbi digestivi.
Il consumo di fibre
È noto come il consumo di fibre sia essenziale per una buona salute intestinale. Il lattosio e i tratti digestivi come l’intestino crasso hanno la capacità di produzione di zuccheri complessi e fibre. Una dieta ricca di fibre può aiutare a mantenere un’intestino sano, prevenendo infortuni intestinali come il cancro.
Il consumo di cibi ricchi di fibre è strettamente correlato al mantenimento di un microbioma intestinale sano. I ceppi benefici dell’Eubacterium limosum e Bacteroides thetaiotaomicron tendono ad aumentare la riduzione di zuccheri inattivi. Quando si presentano fibre fermentative specializzate al tratto digerente è previsto notevole vantaggio energetico, riduzione dell’accumulo di zuccheri e incremento dell’efferenza renale.
Conclusioni e Raccomandazioni
Il jumbo è il più lungo è un’affermazione accurata, in quanto si riferisce alla longitudine totale del tratto digerente. La fisiologia del tratto digerente è complessa e sostanzialmente importante al mantenimento di una corretta assorbimenti di nutrienti.
Il consumo di fibre è essenziale per mantenere un’intestino sano e prevenire infortuni intestinali come il cancro. Una dieta ricca di fibre può aiutare a prevenire la perdita di peso muscolare e di controllo dell’escrezione e rimozione dei liquidi corporei. Scegliere alimenti ad alta qualità può aiutare a rafforza la salute intestinale.
Inoltre, è importante ricordare che una corretta alimentazione è fondamentale per la salute generale. Sei consigli di base sono:
- Assicurati di consumare una dieta equilibrata prendendo cibi freschi di stagione.
- Scegli alimenti ad alta qualità.
- Considerate l’opportunità di assumere supplementi di vitamine e minerali.
- Iscriviti per iscrivervi a una dieta personalizzata da un nutrizionista.
- Controlla regolarmente il livello di zuccheri nel sangue e di zucchero ematico in cibo.
- Utilizza retrometodi prevenendo tutti il digerisce intestinali intaccande nel cervello.
Tuttavia, ricordi di consultare un medico prima di iniziare o modificare qualsiasi dieta o aggiungere supplementi.