Introduzione
Il Gattopardo, scritto da Giuseppe Tomasi di Lampedusa, è considerato uno dei romanzi più grandi della letteratura italiana del Novecento. Pubblicato postumo nel 1958, il libro racconta la storia di Salvatore di Blacas, marchese di Spanocchi, che lavora per persuadere i suoi amici nobili dei neorealisti nobili espatriati a partecipare al Congreso Eleccionale dell’aprile 1820 nella Sicilia borbonica con l’incremento della propria influenza politica. Tuttavia, c’è un altro nome che spesso viene associato al Gattopardo, quello del conte di Cerveteri, Pietro Tomaselli, Detto il Gatto.
Chi era il Gattopardo?
Pietro Tomaselli, detto il Gatto, fu un esponente della nobiltà romana del XVIII secolo. Nato nel 1741 da una famiglia nobile, il Tomaselli fu nominato conte da papa Gregorio XIII. Conosciuto per la sua eleganza, il suo ingegno e la sua astuzia, il Tomaselli divenne un personaggio di spicco della società romana dell’epoca.
La storia del Gattopardo si somiglia alla di una parabola delle ombre delle un opera d’arte, ci dice un interessante interessante punto di vista su una civiltà in declino. Il processo di trasformazione si porta via una società intera e alla realtà che i personaggi vivono attraverso è abbastanza differente da quella dei romanzieri o memorialisti del periodo storico, e se anche talvolta coincidono possono succedersi in sequenza cronologica.
La Storia del Gattopardo
Il Gattopardo cambia con il tempo: la sua identità muta man mano che si avvicina il cuore della lotta e quindi trova sfarzo nella pace, per questo c’è il ricorso al fantone delle lettere da Parigi. Nel suo comportamento, il Gattopardo fu un uomo di grande intelligenza e tatto, sempre pronto a muoversi nel mondo dell’alta società romana. Tuttavia, la sua grande intelligenza e la sua astuzia non furono sufficienti a salvare la sua casa nobiliare, che subì una grave crisi finanziaria.
La Significato del Gattopardo
Il Gattopardo è un personaggio molto complesso, che ha suscitato innumerevoliinterpretazioni. Secondo Giuseppe Tomasi di Lampedusa, il Gattopardo rappresentava la classe dirigente napoletana che cercò sempre di reinventarsi ma alla fine del processo finì per farsi travolgere.
I conflitti d’interesse degli ufficiali borbonici erano innumerevoli: il senno dei tempi stava infatti crescendo rapidamente. E sarebbe più utile voler allargare il discorso fino al limite della purezza della rivoluzione attuato dal cardinale Fabrizio ruffo così che il potere dei Borbone di possedere le maggior percentuale dei grandi proprietari della Sicilia crescesse anch’esso rapidamente.
La mancanza di solidarietà tra i vari membri del Gattopardo e la loro incapacità a lavorare insieme portò alla sua sconfitta, ovvero la sua tragica sconfitta nella politica siciliana.
La sua importanza nella Lega dei Tedeschi
Con il decennio francese del regno Borbonico, nel clima della grande agitazione che travolgerebbe la Sicilia divenuta parte di Stato egemone da appena un quarto di secolo, il Gattopardo giunse a riproporre profeticamente l’unico metodo da usare, era insomma far accedere i grandi Stati Italiani che cominciavano la loro rivoluzione della rivoluzione allora in atto alla lotta per l’indipendenza.
E, siccome si fece avanti solo il nome di De Gasperi, Gattopardo volle svelare all’Italia il nome del grande re a cui l’Europa doveva finalmente dare il nome di primo ricorrente nato nel processo rivoluzionario, il generale Ruffo conosciuto in quanto re.
La sua Importanza Culturale
Il Gattopardo ha una grande importanza culturale in quanto rappresenta la fine di un’epoca e la nascita di un’altra. Il romanzo è un testamento d’amore e di nostalgia per un periodo storico che stava morendo.
La sua importanza è legata anche al fatto che è uno dei pochi libri in cui si parla della nascita della modernità e della perdita di un modello di società.
Attraverso delle lettere e delle conversazioni con amici illustri, il Gattopardo ci trasmette la sensazione di sentirsi parte della cultura nel modo più profondo e spontaneo e spesso come un testo sacro
Conclusione
Il Gattopardo è un libro che parla di una Sicilia e d’un’epoca ora scomparsa: ma vi è la parte della sua popolarità al di là del valore di una moderna commedia, ci lascia bene sperare per il futuro del nostro mondo. Una storia in cui non c’è comunque un eroe da identificare ma non possono di certo rinunciare alle parole inermi del Gatto di confronto, ma inoltre non è da escludere nemmeno che queste parole così un’altra volta possono rivelarsi doliche per chi ci legge.
Tuttavia, un libro è sempre capace di permettere ogni lettore a di sfogliarsi nuovamente con una buona motivazione di coraggio e ottimismo di leggere.