Lo studio intorno a piante medicinali e organismi delicati come funghi spesso affascina coloro che si interessano allo studio della salute umana e dell’ambiente. Uno di questi funghi è il fungo detto Corno dell’Abbondanza, una specie che non è ancora completamente analizzata e quindi necessita di una maggiore approfondimento scientifico. Ecco una guida approfondita per chi è interessato a comprendere la sua composizione, gli effetti sul sistema digestivo e le prove scientifiche sulla sua efficacia.
Caratteristiche e uso tradizionale del fungo
Il fungo detto Corno dell’Abbondanza è noto anche con il nome di Fungal abundance horn o Abundance horn mushroom nelle lingue straniere. È un tipo di fungo che cresce in ambienti umidi e ricchi di materia organica come Sabbati e foreste pluviali, locali d’ Europa, e fino ai tropici d’Asia del sud. In passato, è stato raccolto per scopi alimentari e terapeutici da vari popoli, in special modo in Africa e Asia, ma con un uso poco diffuso in Italia, dove è noto solo tra i rari studiosi. Il fungo è ricco di nutrienti come proteine, vitamine e minerali, e contiene enzimi digestivi che possono aiutare a regolare l’equilibrio microbico nel sistema digestivo umano.
È scientificamente dimostrata l’efficacia del fungo?
Benché sia nutrimente benefico, le scelte su come e con quale ricorso al fungo possono richiedere attenzione, non perché nocivo, quanto perché talvolta nella sua fase finale di vita può produrre alcaloidi nocivi per l’uomo. Questi complessi chimici potrebbero essere utili per difendersi dagli appetiti degli insetti e dai patogeni microbici del fungo, ma potrebbero anche causare punti d’avvelenamento durante l’assunzione con questi tipi di fungo. Tuttavia, sono state condotte diverse ricerche che hanno analizzato l’impatto del fungo su microbiomi umani, e le conclusioni sono generalmente positive. Uno studio condotto dalla University of Pittsburgh School of Medicine (USA) ha mostrato che gli enzimi presenti nelle spore del fungo possono creare un ambiente favorevole alla crescita di batteri benefici nell’intestino, migliorando così la digestione e la salute generale.
Fattore all’origine delle proprietà del fungo contro le malattie digestive
Nello specifico degli effetti sul Corno dell’Abbondanza, è uno studio condotto al Canada che ha analizzato il potenziale degli enzimi prodotti dal fungo per l’induzione della sopravvivenza dei batteri benefici nell’intestino umano. Si è così rilevato come gli enzimi attivati dal fungo Corno dell’Abbondanza abbiano un effetto realmente sulle popolazioni di batteri beneficiali di individui sofferenti di problemi gastroenterici. Il processo della digestione e quelle delle fermentazioni batteriche verrebbero semplificate grazie ad una sensibalizzazione del fungo sulla capacità batterica e su possibilità di una crescita ottimale.
Potenzialità, effetti collaterali e raccomandazioni
Pur non essendo esaurienti le ricerche sulla Corno dell’Abbondanza, i dati suggeriscono che può essere utile per migliorare la salute digestiva. Il fungi può aiutare a creare un equilibrio salutare del microbioma intestinale e quindi può non favorire quei disturbi come le sindromi da reflusso gastrico e la sindrome da intestino irritabile. Ecco alcune raccomandazioni come integrare questa spezia per un maggiore favorevole apprezzamento:
- Concordi assi per il tuo organismo: Non eccedere per non danneggiare l’equilibrio.
- Ingestione prelibata: Condisce cibi sapidi, ma solo in dose giusta, per dare consigli di ordine individuale.
- Contenuto e aspetto del fungo: Non abusare – rinnova sempre. Non crearsi problemi di salute.
- Prezzo. Adesso piuttosto delizioso, ma effettivamente è economico.
- Qualità: attenzione al contenuto alcaloide in esso contenuto – nel senso dico una buona traduzione di un composto il meno alcaloide.
- **Cura: l’argomento principale della nostra introduzione è "Il Fungo appeso", la materia vivente, richiesta da molti maghi &… tradizionali. È ricordato che è possibil che nessuno dei componenti aggiuntivi, da alcolici come unico composto contenente nell’intera mela con gli estremi e le estremizzazioni, possa sgrassare i cibi.