L’uso di sostanze dopanti, noto come il drogaggio nello sport, è stato un problema persistente per le federazioni sportive e gli atleti per decenni. Questo fenomeno si verifica quando gli atleti utilizzano sostanze proibite o dopanti per migliorare le loro prestazioni sportive, comportando un alto rischio per la loro salute e integrità sportiva. In questo articolo, esplorerò i motivi per cui gli atleti ricorrono al drogaggio, i metodi e i luoghi di abuso, e le conseguenze cognitive, motorie e morali di questa pratica. Eseguerò una rapida panoramica della letteratura accademica in argomento, fornendo informazioni concrete e accurate a coloro che sono interessati a comprendere questo vasto e complesso argomento.
La storia del drogaggio nello sport
La storia del drogaggio nello sport è lunga e sinistra. La prima notizia di abuso di sostanze dopanti risale agli Anni ’60, quando alcuni atleti americani iniziarono a utilizzare anabolizzanti per migliorare le loro prestazioni. Negli anni successivi, il fenomeno si diffuse rapidamente all’interno del mondo sportivo, coinvolgendo atleti da diverse discipline. La Federazione Internazionale dell’Atletica Leggera (IAAF) fu la prima federazione a introdurre tests per la detezione di sostanze dopanti, ma non fu sufficiente a fermare la diffusione del problema.
La motivazione dietro il drogaggio
Gli atleti possono ricorrere al drogaggio per una moltitudine di motivi. Alcuni ricorrono all’uso di sostanze dopanti per aumento immediato delle prestazioni, altri per "coprire" difetti o debolezze fisiche, e molti per realizzare la comprensione da parte di amici, i media o addirittura il pubblico di avere "più" potere. In alcuni casi, gli atleti possono sentirsi sotto "pressione" per conformarsi a quello che chiaramente rappresenta il fattore migliorante la loro immagine.
Drogaggio e salute: le conseguenze Cognitive
La rottura del codice generale di integrità dello sport apporta ripercussioni a breve e medio termine sulla salute psicologica e fisica degli atleti. Gli effetti a breve termine sull’attività cognitiva includono:
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Influenza della pressione sessuale: Gli atleti con l’abuso di ormone il cui effetto in senso opposto è risvolto alla sessualità spesso si interessano degli altri, che vengono considerati come "soggetti sessuali", nonostante i doveri acquisiti durante la crescita.
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Interferenza con la memoria: gli steroidi anabolizzanti portano a un cambiamento nella pila della trasmettività della memoria: ai successivi episodi ben possono mancare i ricordi e vice versa.
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Riduzione della percezione: che non rimuoverà da senso e sensibilità sia per ciò che comporta (oggetto o essere percepito) non escludendo movimenti.
Il drogaggio e la salute: le conseguenze Motorie
Gli effetti del drogaggio nello sport sulla salute sono anche molto gravi e possono comportare problemi motori a lungo termine, tra i quali:
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Danni al sistema muscoloscheletrico: gli anabolizzanti sono noti per causare problemi di salute come l’artrite, la diagnostica, la stitichezza, insomma tutti casi di artrite.
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Problemi circolatori: I farmaci dopanti possono aumentare la pressione sanguigna e ridurre l’elasticità delle arterie, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari.
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Problemi di cuore: l’uso prolungato di steroidi anabolizzanti può portare a problemi di cuore, tra cui ipertensione, infarto e crisi cardiache.
Il ruolo dei media nella diffusione del drogaggio
Gli atleti spesso cercano di ammorbidire per l’audience e per l’acquisizione della reputazione, giungendo così ad una crescita del fenomeno noto come lo "sport e uso consumistico", che arricchisce (in termini economici/simbolici) il fenomeno del consumo nel rapporto non lineare dallo stupro alla pelle e pertanto risiede nel sistema cellulare del singolo. La grande aspettativa pubblica generata dallo sport sembra condurre al consumismo da droghe e farà avanzare l’effetto ipnagogico d’infanzia, la coscienza dei media di tale assunto risulta scadente.
Il sistema di prevenzione e tutela: come prevenire il drogaggio nello sport
Anche se non è sempre facile, ci sono molte cose che le federazioni sportive e gli atleti possono fare per prevenire e combattere il drogaggio nello sport:
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Educazione e formazione: tutti gli atleti dovrebbero ricevere una formazione sull’uso scorretto di sostanze e gli effetti che produce in loro il corpo riprendendo un uso particolare. Un vero uso corretto della salute dovrebbe aumentarlo.
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Controllo e sorveglianza: le federazioni sportive dovrebbero implementare dei controlli regolari per assicurarsi che gli atleti non stiano utilizzando sostanze dopanti. I medi potrebbero comunicare in forma pubblica il passato atletico in diversi ambiti, evitando di comportarsi come se lo sport rappresenti l’industria più rilassante del mondo, creando a suo tempo delle relazioni interpersonali (intercorsi nel corso di una vita familiare) a beneficio e sfruttamento di altri
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Alcune realtà: la prevenzione e la cura del drogaggio nello sport
- Controllo continua e controlli.
- Ogni sport deve avere la loro propria legge interne.
- La sanatoria.
- Possibilità di reclutamento volontario.
Le conclusioni
In conclusione, il problema del drogaggio nello sport è un dilemma complesso che richiede un approccio interdisciplinare da parte delle federazioni sportive, degli atleti e dei media. È fondamentale aumentare la consapevolezza sull’uso scorretto di sostanze e sulle conseguenze che produce il corpo, cercando sempre nuovi modelli di salute. Inoltre, creare leggi specifiche dentro ogni singolo sport. La prevenzione, nell’ottica realistica, può essere intrapresa facilmente, contribuendo in essa gli ufficiali organizzativi.
Ulteriori letture consigliate
- Federazione Italiana Medicina in Sport. (2020). Linee guida per la salute degli atleti.
- World Anti-Doping Agency. (2020). Codice Mondiale Antidoping.
- Federazione Italiana di Atletica Leggera. (2020). Statuto e Regolamento.