Il difensore calcistico esterno (o LWB – Left Wing Back) è un ruolo strategico fondamentale nella tattica calcistica moderna. La sua posizione specifica e le sue responsabilità contribuiscono a creare una strategia offensiva e difensiva equilibrata, capaci di adattarsi alle diverse situazioni di gioco. In questo articolo, esploreremo la figura del difensore calcistico esterno, sottolineando gli aspetti più rilevanti della sua impostazione tattica e della sua importanza nella strategia di gioco.
La posizione e le responsabilità del difensore calcistico esterno
Il difensore calcistico esterno gioca nella posizione estrema sinistra della difesa, come il centrocampista esterno sinistro nella fase di attacco. La sua posizione obbliga a bilanciare la propria giocatrice con una propensione per l’attaccamento sul lato sinistro e una capacità di passi tattici con il centrocampista. Questo doppio aspetto dei difensori esterni comporta una promessa di competenza ed abilità, sottoposti a sfide diverse come ricambiare attacchi rafforzati e partecipare nel contrattacco.
Analisi dei compiti e delle caratteristiche del difensore calcistico esterno
La strategia offensiva del difensore calcistico è una combinazione di marcature, di appoggio e di contribuiti materiali. Questa combinazione deve essere bilanciata tra la capacità di marcare l’avversario effettivamente in caso di fase difensiva, seguire negli strati d’attacco per iniziare la distribuzione e partecipare nei movimenti di fuori. Durante il gioco la gestione della conoscenza, la pianificazione della situazione e la decisione sulle iniziative da intraprendere sono i fattori che incidono di più nel determinare il passaggio di gara e la gestione dello spazio della difesa.
Un difensore calistico con elevate abilità fuori e abilità ad avanzare in alto e al centro può estendere la propria capacità difensiva ed influire considerevolmente sul gioco della squadra nel contribuire d’immediato negli attacchi. Questo è un vantaggio da riflettere con attenzione, se nel ruolo ci sono difensori esterni con alcune mancanze ed adeguatezza meno solide loro si metterebbero automaticamente sotto seria pressione.
Caratteristiche tecniche e fisiche
Il difensore calcistico esterno deve avere una combinazione di caratteristiche tecniche e fisiche:
- Velocezza e accelerazione: deve essere capace di correre veloce e accelerare rapidamente per coprire ampie distanze e adattarsi ai cambi di marcatura.
- Agilità e flessibilità: deve avere un’elevata agilità e flessibilità per non perdere il controllo della palla e per eseguire i movimenti tattici necessari.
- Resistenza: deve avere una buona resistenza per sostenere una pressione fisica costante e annullare le sorprese avversarie.
- Padroneggia sulla palla: deve essere efficiente nel padroneggiare la palla per uscire dai problemi difensivi e per impossessarsi delle palle nei rapida azioni offensive.
- Letture del gioco e intuizione: deve avere una buona lettura del gioco per anticipare le mosse avversarie e intuire le opportunità per attaccare.
Strategie di gioco
Le strategie di gioco per il difensore calcistico esterno possono essere diverse, a seconda delle esigenze tattiche della squadra e del ruolo che ricopre:
- Marcatore: si concentra sulla marcatura dell’avversario e non si allontana dalla propria posizione.
- Winger: si sposta lateralmente per sostenere gli attacchi e partecipare alla marcatura.
- Mediano-Ala: si sposta verso il centro per supportare la linea difensiva e contribuire all’attacco.
- Ala: si sposta lateralmente per fare da tramite tra le linee difensiva e offensiva.
Case study: il difensore calcistico esterno nella pallamano italiana
La pallamano italiana degli anni 80 è stata caratterizzata dalla presenza di giocatori con abilità e personalità, qualità che hanno contribuito particolarmente nel diffondersi di varie strategie di gioco, diverse tra loro per stile, velocità e intensità, ma unite da un filo rosso che le caratterizza in modo distintivo, ovvero il disegno di un ruolo esperto di "difensore calistico esterno".
Seguendo lo spettro di varie strategie, il Difensore con impatto ed appariscente determinante da allenamento in allenamento lasciato in eredità dal campione e cult della Pallamano Italiana: Giampiero Maffezzoli, (nato a Triora, il 23 gennaio 1964 – morto a Triora, il 7 luglio 1997), arrivò a toccare il suo massimo apice alla Carabinieri proprio nei G.88-89, tutt’uno con la Squadra Italiana di Pallamano.
Ai tempi in cui alla Nazionale Italiana di Pallamano cominciarono a presentarsi sempre più forti e più adatte realtà extrapopolari (come la Francia guidata dal campione Franziska Barthe) la pallamano italiana comincerà gradualmente a prendere avvio dalla classifica finale anche grazie a Giampiero Maffezzoli.