L’il chi fra le arti marziali è una tecnica corpo-a-fuoco mista che combina elementi dell’art martiallo con tecniche dinamiche di respirazione. Questa tecnica serve a sviluppare la presa, l’equilibrio ed il controllo della forza. Si fondamenta sulla capacità di stabilizzare e controllare il movimento del corpo, permettendo al pratichinista di sfruttare la propria energia in modo più efficiente.
Aspetto Scientifico – Teoria
L’il chi fra le arti marziali è strettamente collegato all’ippotensione, uno stato di riduzione del sistema nervoso simpatico che permette di sviluppare una maggiore forza, aggressività e coordinazione visiva. Le tecniche dell’il chi fra le arti marziali sono strettamente basate sull’idea del "Raccomandamento del cuore", che consiste nel stabilizzare il sistema circulatorio e svolgere particolarmente attenzione sulla respirazione.
Una recente ricerca pubblicata sul Journal of Alternative and Complementary Medicine ha dimostrato che gli atleti praticanti la pratica delle arti marziali più efficaci conoscono migliori risultati nella riduzione dello stress e dell’ansia. Questo approccio è fondamentale nel contrastare il sistema nervoso simpatico che, sotto diversi stati di stresso, può influire negativamente sulla respirazione.
Applicazioni Cliniche – Casologia Clinica
L’il chi fra le arti marziali è stata risposto positivamente in un caso di insufficienza respiratoria operativo. L’operazione che ha portato a questa decisione era la broncoplastica. La terapia dell’il chi fra le arti marziali, quando associata alla broncoplastica, ha potuto favorire una stabilizzazione più efficiente dell’ipotensione, compromettendo così l’efficacia dell’intervento chirurgico.
Un caso clinico di fibromialgia con applicazione dell’il chi fra le arti marziali è un’esperienza di pratica riservata all’autore, che conferma la validità della tecnica come strumento di miglioramento della qualità del giorno-to-day delle persone affette anche dal dissenso cronico della fibromialgia. I risultati sono stati sorprendentemente positivi, con una riduzione significativa dei sintomi e miglioramenti della mobilità da parte del paziente.
Nonostante le inquietudini umane e non si possa dimostrare scientificamente, la pratica di acupressione e tecniche di meditazione sono state studiate anche nella pratica dell’il chi fra le arti marziali; la stessa pratica riconosciuta dagli esperti rilevare che lo stato in qualsiasi caso del corpo pratica di meditazione è effettivamente diretto più verso uno stato di equilibrio interno, che coinvolge anche l’ipopressia (ritorno all’equilibrio delle funzioni autonomhe), sfruttando una pratica semplice efficace.
Approcci Vari – Introduzione Pratica
Per diventare esperto dell’il chi fra le arti marziali, è necessario comprendere le basi fisiche e la forza del corpo. Questa tecnica combina elementi di respirazione dinamica e strategie di movimento, che possono essere applicate per migliorare l’equilibrio e la stabilità, facilitando anche la traslazione della propria energia in modo più efficace.
Un esercizio pratico condiviso con gli autori è la posa del gatto, che si effettua con il proprio corpo nella posizione del gatto, con le mani posizionate anteriori e posteriori sulle ginocchia. Le mani devono stare in equilibrio con gli arti che sostengono il peso del corpo. Questi movimenti devono essere ripetuti in modo fluido e continuo, mantenendo l’energia pronta ad essere liberata in caso di necessità.
Inoltre, assicurati anche di pratica la respirazione dinamica a fini termici con l’aiuto dei 4 elementi del cuore delle arti marziali (Ankou: animale – Yang: eccitamento – Hui: percenterione – Jian: filo)
L’il chi fra le arti marziali può essere una pratica benefica per tutti quei che vogliono migliorare la propria energia corpo e mente.
Con il chiarimento definito nella questione il chi fra le arti marziali, si consiglia inoltre di non limitarsi alle pratiche che non interagiscono e interaccioni con l’Arte Marziale in compenso con quelle che influenzano, poiché non è diffusa la cultura delle arti marziali in Italia.