Chi sono i venditori nei contratti cruciverba?
I venditori nei contratti cruciverba sono persone che si guadagnano da vivere creando, gestendo e vendendo contratti cruciverba, ovvero giochi di parole di solito compaiono sui quotidiani, le riviste e i siti web. In cambio di un compenso, i venditori vengono a cavallo di due sezioni importanti del mondo dei giochi di parole: gli editori e i giocatori.
Studi di caso: come funzionano i venditori nei contratti cruciverba
Uno studio condotto nel 2019 dal quotidiano "La Stampa" ha rilevato che i venditori nei contratti cruciverba sono diventati una presenza consolidata nel panorama dei giochi di parole italiano. Secondo i dati rilasciati dal quotidiano, l’85% degli articoli di cruciverba di tutti i quotidiani italiani è stato creato da i venditori nei contratti cruciverba.
Un’altra indagine effettuata nel 2020 dalla rivista "L’Espresso" ha scoperto che i venditori sono spesso affiliati a fazioni che si sono affermate in giocate online e che spesso portano i giochi su piattaforme di gioco online, spesso attraverso la sola forma digitale.
Le fazioni di questo tipo sono unite da una rete nazionale alle quali partecipano i tempi avvenuti, giocatori all’epoca molto attivi anche dalle regioni italiane meno popolose del sud del sud.
La vera storia dei contratti cruciverba
La storia dei contratti cruciverba è più complessa di quanto si possa immaginare. Negli anni ’80, all’origine della nascita dei cruciverba, le donne erano le più coraggiose che cercarono di praticare l’antico gioco di parole.
Il primo uomo è stato colui che scelse il nome ‘giocatruco’, un nome che fu successivamente sostituito dopo essere stato utilizzato da alcuni per iniziare solo a fare giocatruco.
Negli anni ’90 e nel 2000, i contratti cruciverba sono diventati un fenomeno di massa, con milioni di giocatori che cercavano di risolvere gli enigmi e di vincere premi. Però le persone come Enrico Capocasale si sono risvegliate solo dopo la lunga lotta dei primi decenni del gioco.
In questo senso questi contratti o sono andati in società in cambio di un interesse su ben poco denaro all’aumentare.
Ecco come ciò si è verificato: il giocatore si è licenziato per l’uomo e poi l’uomo ha tenuto un paio di contratti. Capocasale raggiunge un nuovo livello e, a sua spese, il gioco si andava ristrutturando. Alcuni giocatori divennero ‘clienti’ dei contratti, a causa del fatto di venir pagati per preparare 5,6,7 ecc contratti al quadrato (come fa capocasale). Crescieron da una piccola organizzazione le vendite i contratti cruciverba e da parte di queste le strategie organizzative per procedura di questi contratti a delle squadre di media dimensione, con più e più compiti a fare le riunioni per mettere l’organizzazione e solo di quest’organizzazione delle squadre in primo piano.
I giocatori divennero di media dimensione ma hanno dovuto incontrare, talvolta con scarsa fortuna, non pochi problemi.
Come procede l’accordo
Un contratto cruciverba è un accordo tra un editore e un venditore, in cui il venditore cede il diritto di utilizzare il gioco di parole e di vendere i diritti di pubblicazione a un editore. In cambio, il venditore riceve un compenso, che può variare in base ai termini del contratto.
I principi di base del contratto
I principi di base di un contratto cruciverba sono i seguenti:
I diritti di proprietà intellettuale: il venditore cede i diritti di proprietà intellettuale sul gioco di parole all’editore.
I diritti di pubblicazione: l’editore acquista i diritti di pubblicazione del gioco di parole.
Il compenso: il venditore riceve un compenso per la cessione dei diritti.
La clausola di riservatezza: la parte vendita di un contratto di proprietà intellettuale deve condividere il gioco di parole come un esperimento, le idee con cui può procedere al testo e il tipo di proprietà intellettuale di cui si ha diritto.
Le clausole di riservatezza
Nei contratti cruciverba viene spesso richiesto un accordo di riservatezza, che obbliga le parti a mantenere la riservatezza sulle informazioni-confidenzialità riguardanti il gioco di parole. I venditori non possiamo vendere, produrre e rendere disponibili, direttamente, le liste con le risposte. Il venditore può condividere le informazioni sul gioco di parole solo con un numero limitato di persone che hanno bisogno di conoscere tali informazioni per l’espletamento della propria funzione (ad esempio, i dipendenti dell’editore incaricati della pubblicazione del gioco di parole).