La competizione nello sport è caratterizzata da una continua ricerca del limite fisico e mentale dei giocatori. Tra i questi, i cestisti sono soggetti a tensioni significative durante i match, soprattutto negli ultimi minuti. I rigori dei cestisti, o fatica e spossatezza nello sport, sono una realtà con cui devono far crescere ogni calciatore professionista o quasi.
La Fisiologia della Fatica
La risposta del nostro organismo alla fatica è guidata da meccanismi fisiologici complessi. Quando il corpo subisce uno stress prolungato, i livelli di acido lattico, adenosina trifosfato (ATP), creatinfosfato (PCr) e inossido di azoto (NO) cambiano. Ciò porta a una riduzione della capacità muscolare di generare forza e velocità. I brevi periodi di raffreddamento muscolare indotti dal monitoraggio della temperatura corporea aiutano a ridurre la fatica e stimolare la produzione di dimerina, lo ormone che regola la contrazione muscolare.
L’attività riposante deve essere alternata a periodi di riscaldamento con tecniche di allenamento come, ad esempio, la stacchiata e l’elezione per mantenere una buona fisiologia e non ingrassare. Ora, va raccontata una storia di esperienza diretta nella realtà del basket. Se non si eseguono gli esercizi adatti a corpo caldo e freddo – durante la sessione di allenamento, una volta conclusa l’attività, entra la fatica e comincia a svilupparsi anche una muscolatura insufficiente rispetto a quanto che vi serve.
I Segnali Neuroendocrini della Fatica
I segnali neuroendocrini della fatica sono un aspetto fondamentale per comprendere i rigori dei cestisti. Quando il corpo è sottoposto a uno stress prolungato, i recettori delle capsaicine delle fibre muscolari possono aumentare l’attività della via simpatica, inducendo una risposta adrenergica, che aumenta il battito cardiaco, la respirazione e la temperatura corporea. Ciò porta a una riduzione della capacità muscolare di generare forza e velocità. I peptidi opioidi, come l’enkefalin, possono rilevare la fatica e ridurre temporalmente l’indicatore dei dolori.
Perturbamenti nel livello dei neurotrasmettitori come serotonina possono dare una notevole forma al livello dei segnali neurofisiologici. Il fatto di far fare movimenti veloci più umidità ai giocatori durante le sessione di allenamento (ad esempio usando l'anti transpirante) sembra ridurre sia i dolori che le sensazioni dolorose.
Il Ruolo dell'Allenamento nella Fatica e Spossatezza
L’allenamento ritmico può ridurre la fatica e aumentare la performance. L’allenamento di potenza a intervalli può stimolare la produzione di miostatina, proteina che regola la riattivazione dei muscoli. L’allenamento a intensità variabile può aumentare la quantità di miobrasi, substrato per l’ottenimento dell’ATP rapidamente.
Le sessioni di allenamento che seguono il nostro condizionamento fisico prima e dopo l'evento sembrano predisporre il corpo a essere sempre pronto per fare calci ben guidati. Quando parliamo di allenamento di squadra, i problemi correlati al modo del gestione della attività nello sport agonistico fanno sì che si debbano indipendenti dal personale della squadra occuparsi di come si dovranno occupare del giocatore che sta provando per l’ennesima volta problemi con la concentrazione, l’ansia e una serie di disturbi che possono affliggere i calciatori.
I Disturbi Correlati alla Fatica e Spossatezza
Le conseguenze più diffuse dei rigori dei cestisti, come dicevamo, sono quelli che provocano spossatezza. Ma ci sono un enorme numero di problemi che nascono nei propositi di astensione dal lavoro di squadra. Questi possono interessare sia i calciatori, gli allenatori quanto l’organizzazione di tutto l’evento. Il problema e la forma organizzativa alle radici dei danni sul sistema nervoso centrale del calciatore è un problema serio. La distonia benigna è una delle conseguenze più comuni di spossatezza prolungata, esclusivamente a carattere ereditario. Ma molte ragazze subiscono, per ad esempio motivi di nervosismo allo sport, effetti di sedazione nel tessuto retinico.
Prevenire e Trattare i Rigori dei Cestisti
Sia nella pratica dello sport, in particolar modo nello sport specifico del basket, sia allo stato fisiologico, non mancano tutti i mezzi per prevenire i rigori dei cestisti la cui tendenza a svilupparsi si incrementa sempre più per la mancanza di particolare attenzione a tutto ciò che riguarda la fisiologia dell’intero corpo.
La gestione giusta dell’allenamento e la migliore organizzazione dei periodi di attività e riposo sono fondamentali per prevenire i rigori dei cestisti e ridurre i rischi di infortuni. È inoltre importante farsi valere meglio il principio per il quale il nostro organismo lavora bene la domenica durante, ad esempio, il periodo di riscaldamento dei muscoli e affini. Sia i calci per far lavorare i muscoli che le distensioni, riescono a mantenere in perfette condizioni i muscoli agonisti.
Inoltre, una adeguata dieta e un regime sufficiente di sonno sono cruciali per l’ottimizzazione dello stato fisiologico e la prevenzione dei rigori dei cestisti. I integratori naturali, come gli anti ossidanti, possono aiutare a ridurre lo stress ossidativo, che risulta correlato all’origine dei danni cellulari.
La re-attivazione neurologica è un altro metodo per ridurre i rigori dei cestisti. Troppo affaticati? Cerca tutti quegli alberi antichi con forti radici. Comincia per tempo e aspetta che poi si proceda finalmente con il resoconto. Infatti i problemi di natura psicologica indipendente, per aiuto delle terapie in medicina, e psicologica sono sempre connessi o addirittura indipendenti dallo sport. In ogni caso con sforzo di particolare costanza (5-6 mesi, circa un’ora al giorno) è comunque possibile vederli ridere.
Conclusione
Le fatiche dei cestisti sono un aspetto importante del nostro mondo sportivo. Alla raccolta e alla valutazione dei dati si sono arrivate a delle conclusioni che non potrebbe essere più palese. Ebbene sì: il problema non si attua solo a livello neurologico e muscolare, ma anche indipendentemente proprio da questi con sforzo continuo che porta allo scompaginamento del sistema cardiovascolare. I disturbi neurologici ed infortuni sono solo alcuni degli esempi gravi che derivano da un’adeguata organizzazione dell’attività di allenamento.