I pipistrelli rappresentano una delle specie di mammiferi più interessanti e affascinanti della nostra biosfera. Questi piccoli insettivori volanti sono noti per la loro veloce navigazione attraverso lo spazio e la loro capacità di cacciare in modo efficiente durante la notte. Ma cosa sappiamo realmente di questi piccoli animali? In questo articolo, esploreremo il mondo degli i pipistrelli in zoologia, esaminando le loro abitudini, il loro comportamento e le loro relazioni con l’ambiente circostante. Svilupperemo anche la nostra comprensione della loro fisiologia e della loro ecologia, basandomoci su evidenze scientifiche e studi di caso.
Anatomia e Fisiologia dei Pipistrelli
I pipistrelli appartengono all’ordine Chiroptera, che comprende oltre 1.300 specie di pipistrelli e pipistrelli. Questi animali hanno un’anatomia unica, con una struttura corporale che si adatta per la vita aerea. Il loro corpo può essere suddiviso in due regioni principali: la testa e il collo, e il torso, quest’ultimo diviso in tre parti: l’avambraccio, il braccio e la mano. Gli i pipistrelli hanno una dieta esclusivamente insettivora, grazie alla loro morsa elastica e affilata, che consente loro di catturare e uccidere facilmente insetti in volo.
Sulla base delle analisi anatomiche e fisiologiche, gli i pipistrelli possono essere suddivisi in due sottogruppi principali: i pipistrelli stagionali e i pipistrelli tropicali. Gli i pipistrelli stagionali sono più adatti a climi temperati e vengono osservati solo durante la stagione estiva. Questi animali hanno una normale temperatura corporea di circa 37°C, diversamente dai pipistrelli tropicali, che hanno un corpo adattato a climi caldi e secchi, con una temperatura corporea che può raggiungere anche i 35°C. Sempre da un punto di vista fisiologico, gli i pipistrelli sono conosciuti per la loro sensibilità acustica e la loro capacità di emettere un suono udibile per noi umani a 20 kHz in condizioni di buio e silenzio.
Questo aspetto mi ricorda da vicino le sue abilità tattili e olfattive sempre presenti nella loro fisiologia.
Comportamento e Abitudini dei Pipistrelli
Gli i pipistrelli sono animali molto attivi, con una dieta che consiste principalmente di insetti, ma anche di altri invertebrati come le tarantelle e le ragnatele. I loro vezzi consistono nella capacità caccia svolta in due modi principali: "hawking" (inseguimento diretto dell’ostaggio in volo), e "gleaning" (caccia effettuata seduti sull’apice delle loro alette). Gli i pipistrelli sono anche capaci di "echolocation", tecnica per trovare segni di acqua, territori e fonti di alimentazione adottata usando colpi di aria premuti grazie ai loro morsetti.
Questa abilità è notevolmente forte segno di loro capacità di seguire il loro cibo.
Sebbene i pipistrelli siano spesso visti come animali piuttosto scialbi, il loro comportamento sociale è molto complesso e variato. Gli i pipistrelli possono formare colonie che possono variare da pochi centinaia a migliaia di individui, e a volte questi gruppi si formano per ragioni di nidificazione e di caccia in luoghi dove la caccia non può essere eseguita in condizioni disadattate. Si sono anche riscontrate casi di formazioni sociali aiutanti, in base alla quantità e alla distanza di accoppiamento degli animali.
In Italia i pipistrelli rappresentano un fenomeno zoologico molto diffuso in tutta la regione, infatti se ne potrebbero assistere di vari tipi, appartenenti a diverse famiglie, che come spiegheremo, rappresentano il paliotto di forme diverse che l’evoluzione e la geografia riconoscono.
Famiglie Animali Principali di i Pipistrelli
I pipistrelli possono essere raggruppati in diverse famiglie, in base allo loro morfologia, agli schemi di dieta, e allo la loro distanza di provenienza. Ai livelli superiori sono seguiti:
- Mirastrelle: sono animali che sono grandi e con caratteristici sottili. Ne vengono elencate 45 diverse specie spartite su sei generi
- Chirotteri (Vespertilionidae): compaiono negli i primi luoghi abitati dall’essere umano, questa famiglia a base che avrebbe radici anche in inglese. Cirica sua 435 specie. L’analisi va da basi sperimentazioni condotte dai ricercatori che ci portano in visioni utilizzabili
- Molossidi (molossidae): che includono 107 specie e includono le 17 tipologie presenti in Italia.
- Fantefantafri (Emballonuridae):
- Pipistrelli Stenodermini: e chirotteri, nonché popolazioni di epoca Paleogeno
Pipistrelloni-Molossidi
I molossidi, che rappresentano una delle famiglie di pipistrelli più grandi e diffuse, sono soprannominati pipistrelloni. Agli indaganti, da sempre presenti in questo paese, questi animali appaiono essere di svariasti diametri. Si estende da diametri da alcune decine a 120-150 cm al compimento del primo stadio di crescita e da peso di 20-40 gr fino a raggiungere 100-550 gr approssimativamente al raggiungimento della maturità. Alcuni individui sono riusciti a sopravvivere alle operazioni d’estirpazione e fortunato per i paesi più vasti, rappresentano la capacità di sopravvivenza e una ridotta impennata delle specie considerata minima a livello geografico, per le nazioni.
Due delle specie più diffuse sono da ritenere le Cucelli e gli Sminuti. Tra questi, ognuno dei due si appresterebbe a rappresentare caratteristiche molto diverse le un po’.
Cucchiali e Sminuti in Italiano: Mirastrelle e Sminuti
L’azione mietitrice degli sminuti può raggiungere sottilità comprese tra 95-105 cm. Una serie di orecchie rudimentali posizionate dietro ai nudi collo riduce tuttavia la quota di individui in grado di mietere un gran numero di cucchiai a livello tipico.
Al suo contrario, gli sminuti appaiono molto più piccoli se anche da un punto di vista di specie. Questi sminuti in base alle invarianze di uguaglianza dell’aspetto distaccato appaiono però estremamente piccoli al confronto del cucchiaio, o meglio, in termini caratteristici della famiglia in oggetto. Questi baiutatoi hanno un’ estensione di diametro utile ad appuntare e colpire nelle prime e nei giardini. Certo le persone, come in caso degli altri due animali parlati più in alto, possono far evolversi solo ed una sola specie al fine di percepire una piattaforma volante da mettere in evidenza.