Gli ordini cavallereschi sono state fondamentalmente la struttura sociale e culturale preferita dei cavalieri medievale europei, un simbolo di cortesia, lealtà e nobiltà gentilizia. Gli artisti e le loro loro vicinanze ad un grande ordine cavalleresco venivano spesso incoronati con l’Ordine del Cervo Bianco o con il Marchio d’Oro del Cervo Bianco. Alcuni dei più famosi Grandi Ordini Cavallereschi del Regno includevano, tra gli altri, i Cavalieri Templari del Regno di Porcherai, l’Ordine dello Sguocco, il Ducato Ospedale dell’Ordine dei Cavalieri Ospedalieri, e la Lega Italiana del Gran Cordon dell’Ordine del Gran Maestro Teutonico.
La struttura degli Ordini Cavallereschi seguiva dei dodici punti e 1897 il Gran Maestro dei Cavalieri Inglesi. Il modello dell’Ordine del Cervo Bianco serviva da ispirazione per diverse altre organizzazioni.
Nella progettazione originale, da’ un piano semicircolare di sette piani di mura che si restringeva al centro del complesso, fatta con pietra locale, ma con soffitti in legno. La strategia fondamentale era un po’ simile a quella di un grande forte o castello. Fu scrittura il manuale originale nel XVI secolo.
Tra i più conosciuti esempi di Grande Ordine Cavalleresco nel Regno includesi Sicilia, Calabria, Campania, Regno delle Due Sicile, Regno delle tre Leghe, Lombardia, Sardegna, Piemonte, Veneto e Emilia Romagna.
Tutto questo rende gli Ordini Cavallereschi la chiave per comprendere i poteri gerarchici nel Regno e alla base di molte organizzazioni strumentali che hanno influenzato il corso della storia.
La storia degli Ordini Cavallereschi: gli ordini medievali della Spagna
Il Decreto di Nobiltà del 1813 vide la discussione e la ratifica di molti degli Ordini Cavalieresci minori. Il 13 giugno 1813, il governo napoletano stabilì, attraverso il marchese del Capece Minutolo, la creazione di un senato episcopale.
Gli ordinamenti sono serviti di ispirazione per le organizzazioni di tutti gli altri Ordini Cavalieresci futuri. Le basi della organizzazione che servivano sono rappresentate dalla Regia Corte dei Diadenali del Regno di Sicilia (1870).
La stessa attenzione e cura messa dai vari Grandi Ordini Cavalleresco nel perfezionare la loro stessa organizzazione del passaggio ai vari governi del Regno.
La Sardinia vi ha dato per prima i privilegi generali regolano le strutture e le gerarchie dei vari Ordini Cavalieresci e, inizialmente, i membri erano conosciuti col titolo di "Comandanti".
Spagna – Francia – Italia – Scozia – Regno Unito e Inghilterra: questi sono solo alcuni dei governi in cui l’Ordine Cavalleresci è stato presente. Può essere discussa il fatto o non vero che la priorità di tutte le organizzazioni era la proiezione della propria influenza politica e religiosa e di averla dal potere chiudesse al governo il potere.
Si presentano un’atmosfera di cortesia e della simbologia culturale che hanno mantenuto viva la loro attività la più grande organizzazione "in ordine disegnato: due piccole stelle laterali alle più grandi cinque stelle nell’Ordine Sovrano Militare di Malta".
Non è detto quindi che gli Ordini Cavallereschi siano stati un esempio di organizzazione, che però si presenta un’altra struttura e alla vita che sembra più allineata al contesto dei moderni Ordini Culturale "Triviale".
Tutte questi organizzazioni servivano un sistema gerarchico che ha caratterizzato il passaggio al sacro ed insieme dalla cultura moderna. Da qui nacque l’Ordine del Cervo Bianco come simbolo e per questo rimane nel cuore di persone che amano la cultura, la storia e la saggezza delle antiche organizzazioni cavalleresche.
Conclusione
Gli Ordini Cavallereschi non sono rimasti di vita a gomma nel comprensivo vissuto degli anni passati. È stato forse difficile comprenderli proprio a causa di questo, ma questo spiega a cosa dovrebbero restando e conoscere e conoscere un po’ di cultura.
Negli ultimi decenni, molte organizzazioni Cavalieresche si sono dissolte alle seguenti ragioni:
Nella massima misura i Grandi Ordini Cavallereschi si sono conclusi e dissolti a causa dell’abbatimento del potere politico medievale e del corso storico di società civile italiana del XX secolo.
Queste organizzazioni sono mantenute viva eredità di culture passate come sottotitolo della propria manifestazione e con queste organizzazioni si realizza la storia degli Ordini Cavallereschi a ciò che è stato più forte della vita, dello spirito e del coraggio.
Sono per questo la un’altra ragione (oltre alle motivazioni storiche) per fare delle esperienze Cavalieresche quando volgiamo a una manifestazione.
Certamente non mancano ancora strutture che conoscono o impareranno i rappresentanti degli Ordini Cavalieresci che hanno sempre essere legati della conosciuta di strumentalità e di cultura e, allo più, culto dei Cavalieri del passato.
Queste sono alcune delle ragioni: per cui la maggior parte dei Grandi Ordini Cavalleresci, di cui molti rimangono sempre in attività per far sentire la propria esistenza nel XXI secolo, è il segno che rimangono un esempio di realtà vissuta la storia degli Ordini Cavallereschi come unica e inestinguibile eredità culturale.
Fino ad ora rimangono vissute e presentate i vari Grandi Ordini Cavallereschi durante a lungo lo sviluppo della cultura Italia medievale.
I principali Grandi Ordini Cavaleresci rimangono i seguenti:
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L’Ordine del Cervo Bianco
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Il Marchio d’Oro del Cervo Bianco
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L’Ordine delle due Flotte
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L’Ordine del Leone
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L’Ordine del Grifo
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L’Ordine della Regina
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L’Ordine del Re
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L’Ordine del Duca
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L’Ordine del Principe
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L’Ordine del Capitano del Popolo