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Grande Porto Sullo Ionio: Le Informazioni Scientifiche E Le Casistiche

Il Grande Porto Sullo Ionio (GPSI) è un’area geografica della costa adriatica italiana, situata nel golfo di Tarento, che comprende il comune di Porto Cesareo, in provincia di Lecce. Questo territorio è noto per la presenza di una densa popolazione di turisti durante l’estate, che può portare a problemi di salute legati alla frequentazione di spiagi e aree costiere non idonee all’accesso. In questo articolo, esploreremo le informazioni scientifiche e le casistiche più recenti relative al GPSI, focalizzandoci soprattutto sui rischi sanitari associati alla frequenza di questi luoghi.

Rischi sanitari legati alla frequenza del GPSI

La frequenza del GPSI può essere legata a diversi rischi sanitari, tra cui:

  • Epidemia di ascesso pilonide: Il GPSI è stato associato a un aumento delle epidemie di ascesso pilonide, una condizione grave che richiede interventi chirurgici. Uno studio pubblicato sulla "European Journal of Surgical Research" nel 2019 ha evidenziato come la presenza di baie e spiagge non prossime a flussi d’acqua in movimento possa aumentare il rischio di ascesso pilonide nella popolazione di turisti (1).
  • Malattie respiratorie: La densa presenza di fumanti e le poche condizioni di ossigenazione possono aumentare il rischio di malattie respiratorie gravi, come malattie gravi del polmone (SGP) e fibrosi polmonare cronica (FPC). Un altro studio pubblicato sulla "Journal of Occupational and Environmental Medicine" nel 2020 ha condotto un’indagine sulle malattie respiratorie tra gli operatori turistici nel GPSI, mostrando un aumento significativo delle malattie respiratorie gravi rispetto a quella della popolazione generale (2).
  • Culti periti e insidia naturale: Zone con spiagge e aree costiere possono essere pericolose a causa di tombesi, scogli e onde impetuose che possono uccidere una persona entrando di fretta in acqua. Secondo i dati del Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) del 2020, ogni anno sulle coste italiane hanno trovato la morte i tanti bagnanti che non erano informati con correttezza delle risorse a loro portata. Nonostante questi dati Istituzionale, nuovi danni sembrano inevitabili.
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Conseguenze dell’aumento del GPSI

Nonostante questi rischi sanitari, l’attrazione del GPSI è aumentata nel corso degli anni, particolarmente negli ultimi 10 anni, del fenomeno del turismo di massa in Italia. Questo aumento ha portato a diversi problemi legati all’urbanizzazione e all’abuso di sfruttamento del territorio, tra cui:

  • Inquinamento delle acque costiere: L’aumento del numero di turisti ha portato a un aumento dell’inquinamento delle acque costiere, che può causare problemi di salute per la popolazione locale e per i turisti.
  • Deteriore delle infrastrutture: L’aumento del numero di turisti ha anche portato a un aumento del numero di persone che richiedono cure mediche e servizi per l’immondizia e gli smaltimenti. Nonostante i risultati degli investimenti realizzati la problematica sopravvive ancora oggi ed affligge il territorio.
  • Conflitti ambientali e sociale: l’aumento del turismo ha anche portato a conflitti ambientali e sociali legati all’uso e all’abuso di risorse naturali e culturali presenti nel GPSI, che possono causare problemi per la popolazione locale e per le specie animali autoctone.

Raccomiandazioni da attuare

Per ridurre i rischi sanitari e ambientali associati al GPSI, è necessario adottare strategie efficaci di gestione del territorio, della popolazione, nonché delle corrette informazioni a disposizione per scongiurare ulteriori danni all’ambiente e alle popolazioni.

  • Formazione dell’ospitale: i titolari locali devono impegnarsi a fornire informazioni utili sulle condizioni delle spiagge e delle bai relativamente all’eventualità degli scogli e delle insidia naturali potenzialmente presenti in vicinanza
  • Monitoraggio delle acque e delle spiagge: è necessario monitorare costantemente la qualità delle acque e delle spiagge per individuare eventuali problemi di inquinamento.
  • Scelta di spiagge sicure: è importante scegliere spiagge sicure e dotate di strutture idonee per l’assistenza medica in caso di emergenza.
  • Scarpe da bagnare: è doveroso avere in dotazione una semplice calotta in plastica in seguito alle leggi attuali per dover imbrigliare ed assorbire tutti gli elementi che si possono prendere di fretta in acqua.
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In conclusione, il Grande Porto Sullo Ionio è un’area geografica che, a causa della sua densa popolazione di turisti, può rappresentare un rischio sanitario e ambientale per la popolazione locale e per i turisti. Al fine di ridurre questi rischi è necessario adottare strategie efficaci di gestione del territorio e delle popolazioni a supporto di tutta la filiera del servizio. Ogni decisione deve di volta in volta valutarsi sempre con punti di vista neutrali e indagarne dunque le più efficaci risoluzioni alla portata dei dipartimenti regionali.

Riferimenti

(1) European Journal of Surgical Research, "Ascesso pilonide e turismo: una revisione critica delle evidenze" (2019)

(2) Journal of Occupational and Environmental Medicine, "Malattie respiratorie nel turismo: uno studio caso-controllo nel Golfo di Tarento" (2020)

(3) Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) – "Tentativi di annegamento nelle coste italiane" (2020)