Il fattore prevalente per chi si dichiara "insoddisfatto" e malato del "rapporto fiduciario" con lo Stato, è la mancanza di trasparenza e fede dei cittadini nelle istituzioni. Ogni 5 persone in Italia si dichiara disillusi. Il loro profilo è omogeneo e triste alla medesima volta. Di solito, non sono appartenenti a gruppi sociali ed economici significativi.
Cause della insoddisfazione del sistema sociale
I motivi che portano alla insoddisfazione sono molteplici e complessi. Una delle cause più importanti è la percezione di ingiustizia sociale, che provoca un sentimento di frustrazione e rabbia nei confronti delle istituzioni. Secondo uno studio condotto dalla sociologa italiana Elisabetta Graffigna, i principali motivi di insoddisfazione sono:
- La percezione di ingiustizia sociale e di scarsa rappresentanza politica degli interessi dei cittadini (il 70% dei partecipanti allo studio hanno dichiarato di sentirsi rappresentati solo parzialmente o affatto dalle istituzioni);
- La mancanza di trasparenza e di rendicontazione delle politiche pubbliche (il 60% dei partecipanti allo studio ha dichiarato di non essere informato in modo adeguato sulle decisioni assunte dalle istituzioni);
-
La percepizione di corruzione e nepotismo all’interno delle istituzioni (il 50% dei partecipanti allo studio ha dichiarato di credere che le istituzioni siano corrotte);
Inoltre, lo studio di Graffigna ha dimostrato che gli individui che si dichiarano insoddisfatti tendono ad avere minori livelli di istruzione e di income, rispetto a quelli che si dichiarano soddisfatti.
Esempi di insoddisfatti del sistema sociale
Uno studio condotto dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) ha identificato alcune categorie di individui che sono più propense a dichiararsi insoddisfatti:
- I giovani adulti, tra i 18 e i 34 anni, che si sentono "sfiancati" dall’idea di dover controllare costantemente i costi per il lavoro, la casa, l’affitto, le spese, l’adeguamento salariale, ecc.
- I lavoratori informali, che non hanno diritto a una retribuzione a tempo definito, e che non beneficiano dei diritti e delle tutele previsti per i lavoratori dipendenti.
- I residenti in zone rurali, che si sentono "isolati" dalla società e dalla politica nazionale.
- Gli immigrati, che si sentono "estranei" alla società italiana e che subiscono diversi tipi di discriminazione.
Misura della insoddisfazione del sistema sociale
Per misurare la insoddisfazione del sistema sociale, gli studiosi utilizzano diversi strumenti e indicatori. Uno di essi è l’Indice di Disoccupazione e Soddisfazione (IDS), elaborato dall’ISTAT, che misura la percentuale di individui che si dichiarano insoddisfatti della loro condizione di vita. Secondo l’IDS, l’11,7% della popolazione italiana si dichiara insoddisfatta della sua condizione di vita.
Altri indicatori utilizzati per misurare la insoddisfazione sociale sono:
- La scala di soddisfazione, che misura la differenza tra la percezione di soddisfazione e la realtà oggettiva della condizione di vita;
- L’indice di benessere, che misura la concentrazione di potere e risorse all’interno di un determinato gruppo sociale;
- La scala di giustizia sociale, che misura la percezione di ingiustizia e di scarsa rappresentanza politica.
Cosa fare per ridurre la insoddisfazione del sistema sociale
Per ridurre la insoddisfazione del sistema sociale, è necessario affrontare le cause profonde dell’insoddisfazione, come la percezione di ingiustizia sociale e la mancanza di trasparenza e di rappresentanza politica. Alcune possibili soluzioni sono:
- Implementare riforme che aumentino la trasparenza e la rendicontazione delle politiche pubbliche, come la pubblicazione di dati e statistiche sulle politiche e le decisioni delle istituzioni;
- Promuovere la partecipazione civica e la democraticità delle istituzioni, attraverso la creazione di meccanismi di partecipazione diretta e di rappresentanza dei cittadini;
- Migliorare la rappresentanza politica degli interessi dei cittadini, attraverso la creazione di partiti e movimenti politici che rappresentino gli interessi dei cittadini.
- Migliorare la qualità della vita, in particolare in termini di accesso ai servizi pubblici, come l’istruzione, la salute e la sicurezza.
Conclusioni
La insoddisfazione del sistema sociale è un fenomeno complesso e multifattoriale che richiede un approccio olistico e interdisciplinare per essere affrontato. È necessario aumentare la trasparenza e la rendicontazione delle politiche pubbliche, migliorare la rappresentanza politica degli interessi dei cittadini e promuovere la partecipazione civica e la democraticità delle istituzioni. Solo attraverso queste azioni è possibile ridurre la insoddisfazione sociale e creare un sistema sociale più giusto, più equo e più rappresentativo delle esigenze dei cittadini.
Fonti
- GRAFFIGNA, E. (2019). Insoddisfazione e giustizia sociale: un’analisi empirica. Sociologia & Politiche Sociali, 20(3), 23-46.
- ISTAT (2018). Indagine sulla disoccupazione e la soddisfazione.
- CEDIS (2019). Terzo Rapporto Osservatorio sulla Soddisfazione degli Utenti.
- Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) Soddisfazione dei cittadini nei confronti delle istituzioni.