La situazione attuale
Nel ciliegio della regione americana del sud, l’Argentina si trova al centro di un dibattito relativo allo sfruttamento della carne di mucche da molti sistemi alimentari del mondo. La questione si basa sulle accuse che interi pascoli di mucche sono detenuti e sfruttati dai produttori di latte per il consumo di massa. Questo articolo esamina la sitazione, basandosi sulle prove scientifiche e sull’esperienza di diversi casi.
Uno sguardo storico
L’Argentina è uno dei principali produttori mondiali di carne di manzo, assieme alle cotolette di carne stagionata, famosa come prosciutto crudo. Sito anche alla decima posizione per quantità di latticini prodotti e consumati.
Negli anni, diversi fattori ambientali, economici e legati all’economia hanno contribuito a un salto esponenziale della crescita del bestiame, come greggi enormi di mucche e giovanili.
La psicologia generale agli animali
Come molti di noi potrebbero sapere, i bovini non sono proprio diversi da altre creature, per alcuni versi almeno. Tutti gli animali, compresi gli animali d’allevamento, hanno bisogno di essere in grado di svolgere un comportamento naturale come apprendere, crescere, riprodursi e migrare. Ma mentre esistono molte leggi a livello locale e nazionale per regolare l’agricoltura e gli allevamenti, la questione rimane controversa.
Indagine e studi scientifici
Recenti studi riguardanti i pascoli di bovini hanno messo in luce un ricavo percepito in aumento di questi allevamenti da parte degli ideatori di sistemi agricoli verticale moderni. Può influenzarono positivamente la propria gestione agro-paesale e l’offerta di alcuni bestiame senza l’apporto della fauna selvatica che abitava il bosco prima dell’installazione delle valli spianate.
Gli articoli di ricerca studiati hanno dimostrato che questo ricavo profit, permette ai numerosi allevatori di investire ulteriormente nelle famigerato esempi dell’allevamento che spesso è ritenuto poco sicuro tra tutta l’irrilevanza evidente causato dalla natura meravigliosa della vallata, insieme a molti metodi agricoli attuali. Studi hanno raggiunto l’importanza di ridurne l’incremento, assicurando prodotti sicuramente diversificati e sostenibili a lungo termine.
I benefici per gli allevatori
I casi sono stati analizzati da diversi studi e hanno portato a diverse conclusioni. Innanzitutto, il fatturato dei pascoli di bovini è aumentato, grazie all’introduzione di nuove tecnologie e alla riduzione dei costi operativi.
I benefici per l’ambiente e il benessere sociale
Gli allevamenti di bovini, comunque, non solo offrono un incremento di profitti ma possono contribuire anche positivamente all’ambiente ed al benessere sociale. Grazie all’introduzione di pratiche agricole più sostenibili, gli allevatori possono ridurre l’impatto ambientale dei loro terreni, ad esempio, e promuovere lo sviluppo di comunità locali.
Infatti, lo approccio del bestiame per alcuni allevatori è una tradizione antica. Persino l’allevamento praticato per spese agricole, ha, finora raggiunto il suo apice in questa generazione, ma l’incremento della superficie delle fattorie non ha portato indietro lo stile rispettoso con il territorio a largo raggio.
I benefici di un sostenibile sistema di allevamento da parte dei consumatori
Gli allevamenti di bovini possono anche offrire vantaggi ai consumatori che scelgono di acquistare prodotti di alta qualità. Grazie alle pratiche agricole più sostenibili, gli allevatori possono offrire carne e latticini di alta qualità, con un impatto ambientale ridotto.
Le tendenze apportano buoni frutti il maggiore bisogno all’armonia fra latte e vita forestale in bilancio rispetto al bisogno, in alcuni casi si cerca di un ritmo più lento delle attività agrarie.
Case studio
Nel 2005 i governi dei Paesi dell’UE e le associazioni europee dell’allevamento bovino compresero l’importanza, a tasso di crescita sensibilmente favorevole, di rilanciare il sistema alimentare europeo in generale ed il sistema dei prodotti tradizionali con buona qualità. Erano particolarmente importanti le aziende a piccola scala e le attività dei piccoli proprietari terrieri, come elemento per via di una massima risorsa paesana gestita bene mediante le energie specifiche esistenti, perciò il comitato ha deciso, come conclusione di un altro documento di riferimento, il 20enne impegno nel settore dell’allevamento del bestiame destinato produrre latticini.
Questo impegno ha avuto un impatto considerevolissimo sull’ambiente, grazie alle pratiche agricole più sostenibili applicate. Era comunque necessario all’epoca attuale avere indicativamente, un proprio processo in crescita imprese formative.
Nel documento finale erano previste misure precise per attuare e supportare lo sfruttamento delle pratterie usate per l’allevamento dei bestiame per l’agricoltura rurale sul lungo periodo, che consentissero il raggiungimento degli obiettivi della Comunità Europea sull’agricoltura.
La buona ripartizione tra prodotti, produttori e consumo ha creato condizioni ottimali per ottenere un sistema alimentare sicuro, sostenibile all’interno dell’UE.
I benefici di questo progetto erano immediati.
Conclusioni
L’agricoltura europea può ancora offrire buoni frutti. Grazie alle pratiche agricole sostenibili, agli allevamenti di bovini possono contribuire positivamente all’ambiente, al benessere sociale, e offrire vantaggi anche ai consumatori che scelgono di acquistare prodotti di alta qualità.
Tutti potremo unirci al successo agricolo attraverso le decisioni e le azioni che scegliamo di sostenere il settore.
Risorse
- https://europa.eu/european-union/topics/agriculture_en :
- http://www.fao.org/ :
- http://www.eu-faostat-europa.eu/HomePage.aspx :
- https://www.nlm.nih.gov/
Aggiornamento
Questa comunicazione si è riavvicinata il dubbio che una delle prime relazioni più recenti sugli allevamento di bestiame in Argentina, aveva già suggerito di adottare metodi diversi che sono ben sostenibili.