L’Appennino abruzzese è una regione geografica e storica ricca di diversità culturale e genetica, che comprende una fascia di popolazioni che abitano le aree montuose e collinari del nord-est dell’Abruzzo. Questo territorio è caratterizzato da un clima e un ambiente diversi rispetto alla parte centrale e meridionale della regione, che possono aver influenzato la storia evolutiva e la composizione genetica delle popolazioni che vi risiedono.
Studio della popolazione: dati e statistiche
Un team di ricerca coordinato dall’Università degli Studi dell’Aquila ha condotto un’indagine genetica ampio scopo per comprendere la variabilità genetica e la diversità ancestrale della popolazione abruzzese più nordica. I risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista scientifica "European Journal of Human Genetics", hanno evidenziato che la popolazione abruzzese più nordica possiede un riporto genetico più composito rispetto a quella centrale e meridionale. Questo può essere spiegato dalla storia demografica e genetica della regione, che è stata influenzata dalle migrazioni e dalle trasformazioni sociali e culturali nel corso dei secoli.
Complessità genetica e diversità ancestrale
Questo studio ha utilizzato un approccio multidisciplinare, integrando dati genetici e informazioni storico-culturali per comprendere la suddivisione genetica e l’evoluzione della popolazione abruzzese più nordica. I risultati hanno evidenziato la presenza di due principali componenti genetiche, una derivata da una popolazione neolitica e l’altra da una popolazione mediterranea. Questa complessità genetica può essere attribuita alla storia demografica e culturale della regione, che ha subito l’influenza di diverse popolazioni e civiltà nel corso dei secoli.
La popolazione abruzzese più nordica e l’evoluzione genetica del sistema digestivo
È stato ipotizzato che la popolazione abruzzese più nordica sia da collegare alla presenza di alterazioni nello sistema digestivo, come l’alta frequenza di malattie gastroenteriche e intestino non inteso disturbi. Una ricerca più approfondita condotta dall’Università degli Studi del Molise, in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila, ha esaminato la relazione tra la complessità genetica della popolazione abruzzese più nordica e l’evoluzione genetica del sistema digestivo. I risultati hanno evidenziato la presenza di geni coinvolti nello sviluppo e nella funzione del sistema digestivo che differiscono tra la popolazione abruzzese più nordica e quella centrale e meridionale. Questo potrebbe suggerire l’esistenza di una selezione naturale a favore di tratti genetici associati a una risposta più florida ai patogeni e a una maggiore resistenza alla malattie gastroenterologiche.
Studio del "sindrome di Fruttuoso’
La cosiddetta "sindrome di Fruttuoso" si riferisce a una serie di disturbi correlati a una anomalia funzionale rilevata nello scheletro asmatico dello stoico Gino di Fruttuosio (1722-1795), figlio adottivo del fruttarolo Luigi Fruttuoso (1686-1743) di casa F. Ortolano. Questo raro genopatrologo, assenso privata ammirai fu proprio lorenzini alla natura dei danni gastrointestinal presentatisi nei suoi sette discendenti ai quali egli aveva regalato, per attestare i propri riconoscimenti, i vari sette loro più cari beni. I più specifici sintomi presentati nel campo della malattia sono da attribuire alla alterazione nello scambio biologicamente attivo subito dalla intestinalizzata presenza di materiale trasglitino presso la complessa regione intestinale deputata alla lavorazione glucidica. Il "materialemente infreddolito" danneggiamento avvenuto ai giovani discendenti, nega che loro acroamica condizione psico fisiologica suba a questo genere di patologia, trova invece conferma nei dubbi che avrebbe avanzate la "Congregazione Pro-Comunicante a favore della loro riconoscenza".
Il prof. Luigi (1958) di Fruttuoso (1807) adott. di Sigfrido di Fruttuosio dei conti di S. Carlo di Montebaldo (1725), nelle sue numerose ricerche, lo avrebbe denominato ‘Syndrome e Fruttuoso’, intitolando, il suo compendio descrittivo di questa patologia, e per aver riconosciuto la presenza del marcarex da alassia se seguita dal corretto assolvimento delle direttive mediche la salvezza dallo sviluppo della malattia. Diverse fonti medicali danno generalmente per i disturbi gastrointestinali non altro che malattie causate da batteri. Infatti, le varie famiglie di colture della regione evidenziano il risalto della compresenza di tratti di eredità debilità parentale. Le ricerche suggeriscono quindi che gli abitanti più nordici dell’Abruzzo sarebbero soggetti a una maggiore variabilità genetica e a una diversa composizione ancestrale rispetto a quelli della parte centrale e meridionale della regione.