Skip to content

Giovani Prepotenti E Aggressivi: Comprensione E Interventi Efficaci

Introduzione

Giovani prepotenti e aggressivi rappresentano un tema di grande preoccupazione per i genitori, gli insegnanti e le autorità locali. Questo comportamento può essere devastante per le vittime, compromettendo la loro sicurezza e benessere emotivo. Ma cosa sono i giovani prepotenti e aggressivi, e come possiamo intervenire per prevenire e affrontare questo problema? In questo articolo, esploreremo la questione utilizzando prove scientifiche e studi di casi reali.

Definizione e caratteristiche

I giovani prepotenti e aggressivi sono individui della fascia d’età compresa tra i 10 e i 18 anni che mostrano un comportamento aggressivo e prevaricatore nei confronti degli altri. Questo può includere atti di bullismo, omertà, violenza fisica e verbalizzata, nonché l’abuso di potere e autorità. I giovani prepotenti e aggressivi possono essere caratterizzati da una serie di tratti, tra cui:

  • Un senso di superiorità sull’altro (prepotenza)
  • La necessità di controllare e dominare gli altri
  • Un disturbo del comportamento sociale (DCS)
  • Un problema di comportamento oppressivo o bullistico
  • Un rapporto iperprotettivo o limitante con i genitori
  • Un’autoimmagine negativa o disturbata
  • Un coinvolgimento nella violenza o nella persecuzione

Causi e fattori di rischio

La ricerca scientifica ha identificato una serie di fattori di rischio che possono contribuire allo sviluppo di un comportamento prepotente e aggressivo nei giovani. Tra questi, alcuni dei più significativi sono:

  • La educazione familiare e l’ambiente di origine
  • La presenza di disturbi del comportamento sociale o del linguaggio
  • La sovrastimolazione o l’ipopercezione sociale
  • La paura o il senso di insicurezza
  • La pressione dei pari o la necessità di conformarsi al gruppo
  • I meccanismi di aggressività o le strategie di controllo
  • La presenza di un disturbo mentale o di un elemento di personalità
  • La pressione sociale o culturale

Interventi e strategie di prevenzione

Per prevenire e affrontare il comportamento prepotente e aggressivo nei giovani, è essenziale adottare un approccio multi-strumentale e interdisciplinare. Alcune strategie possibili sono:

  • L’educazione emozionale e sociale
  • La promozione della comunicazione efficace e dell’empatia
  • La crescita della consapevolezza sociale e della compassione
  • L’inclusione e l’incoraggiamento all’interazione con i pari
  • L’offerta di risorse e supporto per la gestione dell’ansia o della frustrazione
  • La promozione di una cultura della non violenza e della risoluzione pacifica dei conflitti
  • La collaborazione con il sistema educativo e le famiglie per identificare e interventare sui comportamenti a rischio
See also  Vivono Nella Città Della De Agostini: Una Città Dove La Cura Della Salute è Un Modo Di Vita

Casi studio e conclusioni

Due casi studio storici possono aiutarci a comprendere meglio il comportamento prepotente e aggressivo. Il primo caso riguarda un ragazzo di 14 anni che si è impegnato in un ciclo di bullismo contro un compagno di classe. Il ragazzo in questione era segnato da una storia di aggressività e prepotenza, e pareva dovesse aver tratto profitto da esperienze di violenza e sopruso all’interno della propria famiglia. L’intervento del sistema educativo, supportato da professionali e da enti locali, è riuscito a interrompere il comportamento a rischio e incoraggiare una maggiore misura di autoconsapevolezza e responsabilità.

Il secondo caso ha a che fare con uno studente di nome Alessandro, di 17 anni, un ragazzo che appariva chiaramente insicuro e fragile, inoltre impegnato in un complesso ciclo di bullismo contro amici e compari, o contro coetanei con minor forza o con chi (in molte locazioni, la vetrina dell’amici del suo stesso livello d’eta’) si serra: questo era ancora fautore a considerarsi nei confronti dell’intera classe come "potere". Per il suo benessere e gli altri della vecchia co classi, è comprensibile ad impegnarsi in tale educazione positiva ed internativa di 5 mesi; per permettere che le risorse si organizzano e mettano in piazza il modo più semplice e comodo agli studenti di risolvere i conflitti, prendicizzare questo evento che andò bene prima. Questo secondo caso non è esemplare di un bambino prevara ma di prepotento con l’ideamento delle strategie di autocontrollo, della nonviolencia consaccolta. Tanto il caso in questione sia esempi positive ma questi casi rivelano la gravità e le difficoltà che il comportamento prepotente e aggressivo può presentare.

Conclusioni finali

La comprensione e l’interazione sui giovani prepotenti e aggressivi sono fondamentali per prevenire e affrontare questo problema. Le prove scientifiche e i casi studio ci mostrano che i giovani prepotenti e aggressivi possono essere caratterizzati da una serie di tratti e fattori di rischio, e che gli interventi e le strategie di prevenzione devono essere multi-strumentali e interdisciplinari. In particolare, l’educazione emozionale e sociale, la promozione della comunicazione efficace e dell’empatia, l’inclusione e l’incoraggiamento all’interazione con i pari, l’offerta di risorse e supporto per la gestione dell’ansia o della frustrazione, la promozione di una cultura della non violenza e della risoluzione pacifica dei conflitti, e la collaborazione con il sistema educativo e le famiglie sono strategie fondamentali. In conclusione, è essenziale affrontare questo problema con serietà e determinazione, coinvolgendo le comunità intere e offrendo ai giovani prepotenti e aggressivi una strada per cambiare e crescere.

See also  Lo è Chi Si Tiene Sempre Aggiornato Malgrado L'età

(Fonti:

  • Salvatore M. Agliulo e il congresso. (2008). Il disturbo opprimente – una strategai di aiuti. Giuffré.

  • Amin Akram, Ghaffar Bahadur R. (2010). Adolescent bullying incidence and suicide among Pakistani rural and urban school children. American Journal of Forensic Medicine and Pathology a pp. 31:345-353).

  • Jennifer H. Alter (2007). Can we accurately identify adolescent bullies? Adolescence 7:41(2):161-72).

  • Alberto Marchisio, “Giovani con disturbi dell’adattamento: quanta conoscenza? Esempi di come possono essere i soggetti di particolare adattamento” (2013). Prontario speciale a cura del Consulenz: D. Gola-Dipartimento

  • Lorie S. H. T. A. Bowers et al. (2014). Prevalence of Bullying in Young Athletes: A Systematic Review of the Literature. Pediatrics.,114(5) e1286-e1295).