Il fascismo, un regime totalitario che governò l’Italia dal 1922 al 1943, fu noto per la sua violenza e brutalità. Ma è anche vero che lo stato fascista utilizzò una tecnica di manipolazione del corpo per catturare l’immaginazione e conformare le masse? La gestiva la propaganda fascista. In questo articolo, esploreremo la concienza dei fenomeni assistiti e dei modi come l’italiano comunemente si dice "gestiva la propaganda fascista" in modo scientifico e accuratissimo.
Cos’è la propaganda fascista?
La propaganda fascista fu un meccanismo utilizzato dall’ stato fascista per promuovere la loro ideologia e le loro politiche. Era una forma di controllo totale sostanziale della popolazione, mediante la manipolazione del corpo, dell’immaginazione e della mente. Cerchiamo di capire un po’ più da dentro cosa significa gestiva la propaganda fascista e per quanto esistono i dati scientifici.
Gestione del corpo: concetto di terapia del corpo dimenticato
Gestiva la propaganda fascista comprendeva l’uso della "tecnica del corpo dimenticato", una modifica aggressiva del metabolismo che era stata scoperta anni prima, negli anni ’20. L’obiettivo era quello di rendere il corpo più ipocondromico, ridurre la possibilità di gravi danni cardiovascolari durante le bombardazioni e migliorare la salute generale delle persone.
Questo progetto fu lanciato da un chirurgo tedesco di nome Hans Ambrosius Lindner. Lui, insieme ad alcuni assistenti, studiò il segreto di una donna occidentale di nome Julia Segner, che trasse prova dal suo "metabolismo ipocondromico". A seguito degli sforzi di Lindner e dei suoi assistenti, il corpo di Julia appar è riuscito ad appesantire le articolazioni e a migliorare la condizione di gravità, poiché il loro metabolismo era meno correttamente metabolizzato durante le tempeste e soffre di cardiopulmonari, come alcuni altri membri fedeli del regime in Germania.