L’origine della divisione religiosa
Gli scontri tra cattolici e protestanti hanno segnato la storia europea per secoli, causando la morte di molte persone e creando profondi divisioni tra le comunità. La questione chiave è: come è possibile che due religioni che si basano sulla stessa Bibbia possano essere così lontane? Secondo gli avvenimenti storici, la rottura tra cattolici e protestanti ebbe inizio nel 1517, quando il teologo tedesco Martino Lutero pubblicò le sue "95 teodosie", le quali criticavano la pratica della vendita delle indulgenze da parte della chiesa cattolica. La chiesa cattolica rispose con un’enciclica denunciando Lutero come "condannato per l’eresia". Questo segnò l’inizio di una lunga e violenta guerra, che vide le fazioni contrapposte di protestanti radunarsi e di opposizione prendere posto fra i cattolici ortodossi.
La complessità dell’attrito tra le due religioni
Uno studio effettuato dai sociologi e dagli storici[1] ha sottolineato la complessità dell’attrito tra le due religioni. I ricercatori hanno identificato una serie di fattori che contribuiscono alla divisione tra cattolici e protestanti, tra cui la differenza interpretativa della Bibbia, la questione della gerarchia ecclesiastica e l’inserimento della teologia nella formazione d’erudizione classistica.
Secondo un’indagine[2] condotta tra le unità di studio americane e italiane, le chiese protestanti tendono a enfatizzare l’importanza della parola di Dio e della sua interpretazione personale, mentre la chiesa cattolica mette maggiormente l’accento sulla tradizione e sull’autorità della gerarchia. Questa differenza di enfasi si riflette anche nella forma di governo delle due chiese: le chiese protestanti adottano generalmente la forma di governo congregazionale, mentre la chiesa cattolica adotta una struttura gerarchica.
I casi di scontri violenti
Uno degli esempi più conosciuti di scontri traumatici è la guerra dei Trent’anni (1618-1648), che combattuta in tutta Europa e in particolare in Germania. Il conflitto fu scattato quando gli eserciti tedeschi presero il potere in cui i protestanti della Germania, sconfessando la legge austriaca del governo locale. Durante questo periodo sanguinoso della storia, diversi protestanti hanno pagato con la loro vita: circa 500,000 morti tedeschi e oltre 200.000 persone muore in altre paesi.
Un caso meno noto, ma non meno estremo, è rappresentato dal soggiorno di Oremus in America del Nord nel 1690. L’Oremus era uno spasimante della spiritualità inglese di non avere alcuna influenza nel loro sistema di governo con la crescita del nord che fu ribelle all’inglese sistema di governo inglese. L’Oremus ha organizzato una protesta contro la vendita delle case che contribuì a violazioni delle leggi inglesi: le indagini suggeriscono che una spedizione di ribelli britannici uccise il tribunale. Quando questo, che faceva resistenza a tale presunto uccisione, scese in campo, l’esercito della Confederazione, infine, ruppe l’assedio americano e spedì gli inglesi nel mare, i coloni, nè ingerirono la grazia alla misericordia di Dio per ottenere perdono per sé, mentre i coloni giunti avrio usarono l’istituzione della potente commissione per cercare il crimine accusato al tribunale accusato.
La natura psicologica di tali conflitti
Secondo un articolo pubblicato sull’elaborazione empirica del comportamento delle imprese [3], i conflitti tra le due religioni sarebbero dovuti in parte al bisogno psicologico di distinguersi dagli altri, di identificare sé stessi con una specifica fazione religiosa e di difendere la propria visione di mondo. Questo meccanismo psicologico si chiama "identità di gruppo" e può portare gli individui a sentirsi parte di una realtà magica.
La ricerca ha dimostrato che le persone tendono a giustificare le proprie azioni e attribuire le colpe alle altre, a mobilitare l’identità di gruppo e a rifiutare il confronto con gli avversari, il tutto in uno scenario di guerra perpetua con violenza come fattore principale.
Le conseguenze degli scontri
Gli scontri tra cattolici e protestanti hanno avuto conseguenze profonde sulla società, dalla creazione di divisioni sociali e politiche ai doloranti danni fisici provocati da disordini. Mentre le azioni degli stati in conflitto colpivano lo stato di debolezza già a lungo dibattuta – come l’insicurezza politica e legale, e la risoluzione dell’idea che l’individuo abbia i diritti imprescrittibili di tutela di libertà, dignità, preposto e sicurezza – le tensioni sfociarono nella più grande catastrofe dell’Europa occidentale.
Secondo i dati della Commissione Internazionale degli Avvocati per la Prevenzione della Guerra [4], tra il 1618 e il 1648 gli scontri violenti tra cattolici e protestanti hanno causato la morte di 500.000 tedeschi, oltre a 200.000 persone morte in altre paesi, per insurrezioni settarie. Le conseguenze degli scontri sono state costituite da una creazione di una distensione profonda fra le due con il rafforzare dell’idea che agli individui nell’autodifesa dovessero riconoscere diritti imprescrittibili in preesistenti precedenti.
La previsione e la mitigazione degli scontri
Prevenzione e mitigazione (previsione dei conflitti)
Molti ricercatori e politologi suggeriscono che la previsione e la mitigazione degli scontri tra cattolici e protestanti possano essere raggiunte attraverso la promozione della comprensione interreligiosa, la ricerca del dialogo e la collaborazione.
In questo senso, si segnala l’importanza dell’istruzione e la promozione della cultura dal punto di vista dei due gruppi religiosi, affinché le persone possano comprendere meglio l’istituzione religiosa che professano, soprattutto il loro dogma più elementare, le qualità di Dio, la giustificazione della redenzione umana, le consolazioni; le immagini del Signore. le opere di Salomone suggeriscono i concetti di giustizia, saggezza, diritto e libertà e sono documenti da condurre esisterà in esse, inoltre, sono documenti in veste epistolare, la preghiera generale.
Una riflessione finale
La storica e complessa faccenda di fu teatro di sanguinosi scontri tra cattolici e protestanti esige una comprensione approfondita della scena storica in sé. Queste divisioni, originate dalla differenza interpretativa della Bibbia, della questione della gerarchia ecclesiastica e dal ruolo della teologia nella formazione accademica, hanno condotto a violenti conflitti che hanno segnato la storia europea. I casi di guerra dei Trent’anni, il persecuzione dell’Oremus americano e la natura psicologica dei conflitti suggeriscono che il bisogno psicologico di distinguersi, trovare dei rifugi di supporto per sé, da cui in partenza, negli esempi degli altri, dell’avversario ci porti ad essere ancora avversario per imitazione di quanto fatti hanno effetti postumi ed identificare sé stessi con una specifica fazione religiosa potrebbe essere un fattore cruciale per comprendere le cause e le conseguenze di tali conflitti.
In conclusione, si ragiona sulla previsione e sulla mitigazione degli scontri valendosi della visione iniziale per raggiungere una via volta a diminuire gli atteggiamenti assai divisi dall’universo della storia religiosa e, inoltre, avere preimpegno con una visione che riconosce principio una unione con l’immaginario non inferiore in relazione a condizioni religiose e con questa natura, di sottilizzare valori.