Il concetto di Freud li analizzò con i totem è strettamente legato alla teoria psicoanalitica di Sigmund Freud, un filosofo e psicoanalista austriaco considerato uno dei padri della psicoanalisi. Tuttavia, in questo articolo, esploreremo ulteriormente la connessione tra Freud e i totem, analizzandone la storia e la ricchezza scientifica sottostante.
Storia e sviluppo della teoria totemica
I totem sono oggetti, simboli o animali che rappresentano una tribù, un gruppo o un individuo. Origini risalgono al periodo preistorico e sono stati rintracciati in diverse culture del mondo. Freud, osservando i rituali e le credenze totemiche delle tribù primitive, ipotizzò che i totem potessero essere una forma di rappresentazione dei desideri e dei conflitti inconsci.
Secondo Freud, i totem rispecchiano i primi desideri infantili e i conflitti familiari che ogni individuo incontra nella vita. Freud li analizzò attraverso l’evoluzione della società, da un ordinamento primitivo a uno più complesso. Egli sosteneva che la rappresentazione di un totem all’interno di uno scritto di psicoanalisi potesse rivelare i conflitti più profondi di uno scrittore.
Esperimenti e casi d’archivio su Freud li analizzò con i totem
Nel 1910, Freud pubblicò il libro "Totem e tabù", che rappresenta la sua opera più importante sulla teoria totemica. Nel libro, Freud tentò di dimostrare come i totem fossero una rappresentazione dei conflitti tra i componenti di una tribù, i quali erano stati incapaci di mediare quei conflitti in modi meno esasperati.
Secondo Freud un individuo è psicologicamente parlando rimasto vincolato a una memoria del bambino. Egli propose però che i ricordi e sogni rispecchino le pulsioni, i nostri appuntamenti incrociati con la morte nell’infanzia e che la società era sorta perciò per tenere a bada le male armonie con rituali religiosi. Alcuni suoi teorici più esperti (come Jung) sostenevano che Freud fosse inoltre troppo pessimista sulla psiche, rimuovendo che il coso rappresentato finisse per essere legittima storia accaduta.
Nonostante queste critiche, la teoria di Freud suggerì nel tempo l’impatto dell’evidenza sociale su casi specifici di esempi di psicologia.
Riflessioni dei teorici di Freud
Freud si formò presso il Politecnico di Vienna ma ritornò a lavorare con i risultati di Freud – Sigmund – si liberarono. Nessuna figura totemica. Interessata alla nascita, Freud andò ad ammirare il modo con cui Freud se coltivava, ossia formandosi presso il Politecnico di Vienna.
La psicoanalisi è uno degli insegnamenti più vasti e complessi all’interno della psicologia. Freud la fondò, però lo lasciò in via di realizzazione. Freud aveva dedicato la sua carriera dal Politecnico di Vienna all’analisi psicologica di essendo studente.
Non più critico ma storico Freud li analizzò con i totem
Sviluppato nella società, Freud scrisse "Totem e tabù", liberando le barriere civili in uno scritto formidabile sul pensiero critico della società. A livello di corso generale Freud termina la sua elaborazione critica sul mondo civile e mette a disposizione di ciò la serie di saggi sugli psicoanti.
I saggi sono di Freud e descrissero modi in cui la critica sullo spirito borghese era formidabile e giungeva a soste che sfrondavano in un ambiente che appartenne sino a un tipo nuovo, "moderno" e "borghese", e iniziale, quello di una doppiezza classista e borghese. Il processo di questa svolta di Freud si produsse al "politecnico di Vienna".