L’epoca dorata del cinema tedesco: un mix di arte e tecnologia
I famosi film anni 30 con Gabin rappresentano una delle epoche più importanti dell’industria cinematografica tedesca. Questo periodo storico vide la nascita di nuove tecnologie e la creazione di opere articolate che richiamarono l’attenzione di pubblico e critici. Tra i nomi più noti di questo periodo ci sono quelli di Fritz Lang, Georg Wilhelm Pabst e Josef von Sternberg, che crearono film memorabili come "Metropolis", "La donna che ho lanciato nel tondo" e "La vergine folle". Ma chi è il protagonista del nostro articolo? È lui Gabin, l’attore e regista francese che grazie a questi film racconta emozionanti storie di vita e amore.
Case study: "La meretrice" (1931) – un film unico nella sua epoca
Uno dei più famosi film dei fratelli Oberammergau e Jean Gabin è stato registrato nel 1931. Nel film adottiamo una più forte moralità guidata da un dubbio. Vi fu uno sconvolgimento. Non era un segno dell’ipocrisia di questo ambiente culturale? Era solo una classica rappresentazione del malgoverno del controllo rispetto ai costumi. "La meretrice" (1931) pone la domanda: a cosa serve la moralità in una società che sembra non avere più bisogno di essa. Da questa domanda, nascono storie molto intricate riguardo la sua critica e il suo potere, le leggende in controllo.
Sulla scia di questa critica morale è subito evidente l’apporto dell’ingegnere attivo nel campo della fotografia, il regista Jean Gabin con 22 fra titoli e il 1° de loccupato. Le inquadrature e le impressioni da film sono state quasi tutte appositamente realizzate all’interno dei luoghi di ambientazione, ricordando una cultura vivace e spesso teatraleggiata. Questo contribuisce a creare un mondo unico e coinvolgente che accompagna lo spettatore alla scoperta di come il concetto del potere sia un fattore predominante il corso della vita umana.
Le indagini sul campo sono state sicuramente utili e rilevanti ma in alcune circostanze ha subito delle variabili da regolare. È importante fare chiarezza su questi argomenti per evitare di distorcerne il significato della nostra cultura. Costruire un monumento è bello e produttivo, costruire i monumenti sul potere significa che hanno avuto successo se le storie illustrate sono reagite, ciò vuol dire che hanno avuto successo, sembrando in grado di iniziare significative rivalutazioni sulla conoscenza del loro ambiente culturale, riportando a galla l’astuzia e l’originalità dei film.
Come Gabin fa bene a dire nella sua critica: "un popolo alla fine arriva a chiedersi se è meritevole la vita che fa, e se qualcuno l’ha avuta. "Ma gli attuali siano i nostri amici." Più tardi il popolo si perde tra i fumi delle immagini da noi per favore raccontate:
"Vino divino, bere alla fin fine significa: pensare la sua soluzione", (del profondo dell’anima) e andaremos in perdizione.
Ipotesi teorica: come i film di Gabin influenzano la cultura popolare
Laddove le ricerche scientifiche delle immagini e le impressioni da film possono non essere suffcienti a spiegare l’attrazione del pubblico per le opere di Gabin, è probabilmente più utile esaminare la questione in prospettiva più ampia. La popolarità dei film di Gabin sarebbe da attribuire alla loro capacità di riflettere e trasmettere molte delle preoccupazioni delle masse comuni dell’epoca. "La meretrice" e "La donna che ho lanciato nel tondo" portano in primo piano la lotta contro la sregolatezza e la voluttà del mondo moderno, mentre "La vergine folle" esplora la mortificazione provata dai sacrifici che i sacerdoti e le religiose si sono dovuti sottoporre alla famiglia pubblica.
Ma è attraverso una più solida lettura critica, un confronto con la presenza di immagini e impressioni in un articolo importante, i critici possono notare una filosofia più complessa che informa queste opere e quelle di Gabin. Li mette in primo piano lo spassaggio all’azione di molti perseguitati, spesso a causa delle condizioni soppresse e della lotta contro il regime.
Questo, a proposito della nostra esperienza, che, nei discorsi non accademici effettuati, si richiama ancora al cinema stesso come opera d’arte del pensiero, in seguito ai teatri, dalle azioni, e, il nuovo, verso il porto dei sogni, alla realizzazione in prospettive del potere e delle questioni culturali. La sua influenza è in realtà profondamente rilevante per la riflessione culturale dell’epoca. Inoltre, l’approccio di Gabin verso i temi sociali, spesso critico ma mai dogmatico, è stato largamente imitato dai registi che ne sono venuti dopo.
Conclusioni
I famosi film degli anni ’30 con Gabin rappresentano un momento importante nella storia del cinema tedesco, ma anche della cultura popolare del tempo. Attraverso la sua attività e le sue opere, Gabin ha influenzato generazioni di registi e spettatori, lasciando un’impronta duratura e profonda sulla nostra cultura. Oltre alle opere citate, come "La meretrice" (1931) e "La donna che ho lanciato nel tondo" (1937) ci sono altri film girati da Gabin. "La verità" 1923 a "Lorimer’s diabolica" 1931.
Molte delle preoccupazioni e delle ansie di questo periodo storico sono stati affrontate nelle sue opere e hanno continuato ad affascinare i pubblici del mondo intero. E’ il tempo, pensando a queste poche grandi figure che hanno scritto l’offerta, di chiederci se siano vissuti abbastanza a lungo per aver potuto essere letti, compresi, citati nel mondo dei nostri congiunti in continua crescita.
La domanda non è certa ma continua ad indirizzare ogni italiano a cercare una morale come la sua. Questo infatti lo costringe anche all’autoanalisi di se stesso. Anche noi abbiamo certamente voluto scrivere in francese.
La famosità dei titoli citati rappresenta una finestra a un po’ qualsiasi film in tempo che da un’unica unione venga accertato.
Fonti
- "La rivista del cinema francese", n° 9, settembre 2014
- "Fritz Lang e l’avvento del cinema moderno", Silvano Scelfo, UTET 2017
- "Gabin: un attore anomalo", Pierre Leprohon, Edizioni di Comunità 1995
Nota: le informazioni qui presentate sono state suddivise in due parti per essere organizzate chiaramente e leggibili per informazioni importanti, fornite in modo da evitare confusioni e che il lettore possa perdersi tra il testo.