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Era Venerato In Egitto: L’Influenza Dei Faraoni Sulla Salute Digestiva

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Gli antichi Egizi sono noti per la loro profonda comprensione dell’eziologia e del trattamento delle malattie, in particolare delle affezioni digestive, che costituivano un grande problema per la popolazione. Era venerato in Egitto il dio Anubis, patrono della digestione e della protezione della salute. Questo faro avrebbe avuto il suo potere in quanto custode delle arterie sotterranee connesse alla farfalla del destino. I faraoni, come Tutankhamon, credevano che Anubis li aiutasse a raggiungere una vita lunga e prospera. In questo articolo, esploreremo le prove scientifiche e i casi studio che supportano la connessione tra i faraoni egizi e la salute digestiva.

La Cosiddetta "Malattia del Faraone"

Negli anni ’90, il Dr. Mark Smith, un medico canadese, propose l’esistenza di una condizione clinicamente riconosciuta chiamata "Malattia del Faraone", una patologia che verrebbe ereditata dai faraoni egizi e trasferita ai discendenti. Questa condizione avrebbe delle connessioni con numerose malattie, come il diabete e l’obesità, che risalgono alla società mediorientale e agiscono fino ai nostri tempi. Tuttavia, i medici esperti non contemplano questa specifica "condizione" come sia definita come espressione tecnica della salute. La salute è influenzata dalla cultura, ambiente, il sistema di vita e il DNA, come si sottolinea da esperti come Dr. Philip James. Da un lato, la trasmissione genetica delle malattie avrà una parte anche nella salute dei ricchi stessi. D’altronde i ricchi si potevano permettere mangiare meglio, di fare esercizio e curarsi la salute meglio.

Faraoni con Problemi di Salute Digestiva

Uno degli esempi più noti è il faraone Atti-re-heat, noto per le sue gravi difficoltà digestive che causarono la sua morte precoce. Il testo dell’epittofeo di questa statua risalta la gravità del sintomo che Atti-re-heat vide peggiorare quando "gli spiriti del cibo si sono fermati costretti nella carne nei suoi fianchi e si sono costretti fuori". Tuttavia, il medico d’epoca avrebbe potuto supporre un esordio epatico. Tra i faraoni egizi, alcuni usavano determinati alimenti come "sorbenti", per motivi legati alla funzione attività assorbenti. Questi alimenti li avrebbero "cambiati" con quei pochi spiri del cibo necessario a vivere in Egitto ed altrimenti insussistenti.

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Il faraone Ramses IV, a causa di un’appendicite, soffrì di costanti crampi addominali e di diarrea intermittente. Tuttavia, tale analisi clinica della salute è scarsa in questi casi del periodo mediorientale.

In un’appendice ben simile a quella del famoso omosessuale, omosessuale antico Spartano, Pafsolniades, egli morì e dopo la sua morte il suo "addome fu aperto" dandogli così "pace" e liberazione da prelevare gli organi, permettendogli la tranquillità dopo che, come egli, Ramses IV anche nella sua vita gli aveva sofferto di brutte digestioni, ed era ad un punto di infintitudine terminale malgrado era ancora un giovane.

La Coltivazione di Farina e Bizi dell’Antica Egitto

Negli antichi, l’amido, mangiato e raffinato, era noto per mettere anche lo spirito del cibo in libertà a loro volta, come alla massima del popolo egizio. Tuttavia, l’interpretazione attuale della dieta degli ultimi trentotti millennia, sottolinea che gli antichi egizi si cucinavano, spesso col fuochi infuocati, tanti alimenti. (un tipo di leguminoso noto come ceci. Ceci e fagioli erano in Egitto) il mangime più utilizzabile e soprattutto diversificato anche. Spesso per i più poveri era sufficiente per procotizzare. Gli antichi egizi amavano sovrapotare quasi i semilati al latte e ricavarli.