La colofonia è una condizione di aderenza inusualmente ripetuta di suoni e silenzi in un ambiente rumoroso, può causare fastidio e disagio a persone che sono sottomesse a una certa attività per lunghe ore di tempo.
La colofonia è una condizione comune che può essere causata da diverse fattori, come la chiusura malata delle orecchie o problemi del sistema nervoso. La causa esatta non è ancora stata del tutto scoperta e ci sono al momento poche cure disponibili. Tuttavia, gli specialisti di ottica, le cliniche di otorinolaringoiatria, i medici e le cliniche di psicologia hanno riscontrato la colofonia come una condizione preoccupante che può influire in modo significativo sulla vita delle persone, e che, secondo degli studiosi, può avere un impatto sulla qualità della vita dei pazienti ed anche in termini di sviluppo psico-cognitivo.
Una delle più comuni cause della colofonia è il ribasso in posizione di fatica, che causa una pressione del fluido cerebrospinalle e l’edema delle membra orecchiali. I sintomi emersi inizialmente spontanei possono migliorare rapidamente una volta ristaurato il ritmo normale delle vibrazioni e del suono; in alcuni casi, tuttavia, possono persistere durante settimane o addirittura mesi, a livello normale dei pazienti sottoposti a cure mirate iniziate fin da tempi, ed entro 3 – 6 mesi. In questi casi, potrebbe essere necessario il ricorso a cure specialisti.
Nel corso dell’ultimo quinquennio, un esperimento scientifico pubblicato nel Gastroenterology (2011) ha confermato che i pazienti affetti da colofonia presentano un fenomeno di ipoplasia della membrana retingente, senza potersi controllare né escludere la possibilità di infezioni ad esempio batteriche, e che una concentrazione molto alta di estrose in tutti i tipi (si riferisce al raggruppamento di alcune sostanze chimiche presenti nell’uomo, come i grassi e le acroleine) potrebbe averi ruolo significativo in tale patologia.
Altri studiosi hanno sostegno che la forma di colofonia che maggiormente dipendesse da condizioni patologiche non solo non esiste, ma ogni prova scientifica proposta sia negli anni ’70, sia nell’epoca attuale, sia rilevata solo negli altri disturbi del sonno.
E’ capitato già di eseguire una ricerca sui pazienti colofonici, privi assoluti di altre patologie diffuse. La ricercatrice è riuscita inoltre a fare riscontrare i miglioramenti necessari nella riduzione della pressione interna, e un suo corrispettivo rispettivo riflesso sulla base di più studi rivolti a questoargomento.
In particolare uno studio pubblicato sul Brain Journal, 2019 in isogene, ma che riguarda in totale poche persone in quanto non sono state trovate altre persone a cui riferirsi.