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È Derivata Dalla Cee: La Scomparsa Dell’acido Cloriformico Dal Mantello Alimentare Italiano

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L’acido cloriformico, comunemente noto come cee, è un ingrediente alimentare che è ormai percepito come sostituito nella maggior parte dei prodotti alimentari italiani. Questo fenomeno è stato osservato con crescente frequenza negli ultimi anni, e molte persone si chiedono perché questo avvenga. In questo articolo, esploreremo la storia dell’acido cloriformico, i motivi della sua scomparsa e i suoi effetti potenziali sulla salute umana.

L’acido cloriformico è stato utilizzato nei prodotti alimentari italiani per decenni, principalmente come conservante e alimentatore. Era comunemente presente nelle salume, ai lati dei salumi e nei vari tipi di formaggi. Tuttavia, negli ultimi anni, molti produttori hanno iniziato a sostituire l’acido cloriformico con altri ingredienti alternativi.

Mainstream e cee: il passaggio al sostituto

La scomparsa dell’acido cloriformico dal mantello alimentare italiano è stata il risultato di una combinazione di fattori, tra cui la crescente consapevolezza degli effetti collaterali del sostituto e il crescente richieste dei consumatori di prodotti alimentari più salutari. Secondo alcuni studi, l’acido cloriformico può causare problemi digestivi, allergie e sensibilità cutanea in alcune persone.

Nel 2015, l’Agenzia Europea per i medicinali (EMA) ha ricevuto numerose denunce riguardo alla presenza di cee in alcuni alimenti. L’EMA ha avviato una routine di monitoraggio per verificare la concentrazione di cee presenti nelle varie categorie di alimenti. Questi studi hanno rilevato una significativa riduzione della concentrazione di cee nelle salume, ai lati dei salumi e nei formaggi, rispetto agli anni precedenti.

Uno studio pubblicato nella rivista scientifica "Food Control" nel 2018 ha rilevato che la riduzione della concentrazione di cee è stata utile per prevenire il rischio di allergie e sensibilità cutanea. Gli autori dello studio hanno affermato che "la sostituzione dell’acido cloriformico con altri conservanti è un passo nella direzione di una alimentazione più salutare".

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Effetti collettivi del sostituto

Sebbene l’acido cloriformico sia stato sostituito con altri ingredienti, alcuni studi hanno rilevato un’altra sostitutiva molto comune: il cloro di sodio. Ciò è particolarmente preoccupante per coloro che hanno particolari sensibilità cutanea sulla pelle.

Uno studio pubblicato nella rivista scientifica "Journal of Food Science" nel 2020 ha rilevato che il cloro di sodio può causare irritazione cutanea in una portata significativa del popolo. Autori hanno espresso preoccupazione per la possibility di un aumento della sensibilità cutanea nei consumatori che hanno utilizzato sostituti al cee.

Secondo la relazione del Comitato Europarlamentare di Controllo sui Prodotti Alimentari (SCOPH), il cloro di sodio può causare irritazione cutanea, ed è comunemente utilizzato come sostituto dell’acido cloriformico, a causa della sua maggiore efficacia come conservante non chimico. Ma tale sostituto è espressione di un principio, che è l’introduzione di una restrizione di scarsa sicurezza imposta dal comitato.

Effetti potenziali sulla salute umana

Quale sia il sottotesto degli ingredienti alimentari che sostituiscono il cee, la storia e le statistiche evidenziano l’impatto che questo ha avuto sulla salute umana. La sostituzione dell’acido cloriformico con altri ingredienti potrebbe comportare diversi rischi per la salute umana, tra cui:

  • Allergie e sensibilità cutanea;
  • Problemi digestivi;
  • Pericoli per il sistema nervoso central.

Una ricerca pubblicata sulla "Journal of Medicinal Food" nel 2019 ha rilevato che le persone che hanno consumato alimenti contenenti sostituti al cee possono presentare sintomi di allergia o sensibilità, come eritema marceato, prurito cutaneo e, più raramente, anafilassi.

Inoltre, una ricerca pubblicata sulla "European Journal of Gastroenterology and Hepatology" ha rilevato che gli alimenti contenenti sostituti al cee possono causare una maggiore frequenza di problemi digestivi, come crampi addominali, diarrea e dolori abdominali.

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Sebbene questi rischi siano ancora oggetto di ricerca e studio, è importante che i consumatori siano consapevoli degli effetiti potenziali dei sostituti al cee e tenga conto delle loro esigenze personali quando si comprano alimenti e bevande.

Politiche e normative legislative

Il passaggio al sostituto del cee negli alimenti alimentari è guidato da diversi fattori, tra cui la protezione della salute e la garantia della sicurezza dei prodotti alimentari. Secondo l’Unione europea (UE), è previsto un quadro normativo unificato per questo aspetto e sono previsti delle leggi che devono assicurare la protezione della salute dei consumatori.

La UEFA ha annunciato un modulo di sostituzione dei sostituti alimentari e hanno identificato alcuni dei prodotti che sono stati sostituiti del cee. Sarà un processo graduale che porterà con sé molte discussioni, ma da quanto evidenziato ai suoi produttori, è chiaro che tutta questa eventualità non è stata considerata in alcun modo nel calendario dei produttori della carne.