È cieco come l’amore, un’espressione familiare che sembra descrivere unacondizione universale, così comune da essere considerata normale. Tuttavia, è impossibile non notare che "essere cieco come l’amore" è unfenomeno quasi sempre associato a un senso di disorientamento, confusione e persino angoscia. Ma cos’è, esattamente, è cieco come l’amore e cosa ci fa sentirlo così comune? Basandomi su numerose ricerche scientifiche e studi condotti da esperti nel campo della psicologia, psicoterapia e neuroscienze, cercherò di disegnare un quadro chiaro della realtà, senza dimenticare le esperienze personali e le storie di chi ha vissuto questa condizione.
La Nozione di Sensazione Cieca
La sensazione di essere "cieco come l’amore" è spesso definita come un senso di disorientamento, una perdita di senso della realtà, che può essere associata a molte situazioni della vita quotidiana, dalla scomparsa di un caro alla fine di una relazione. Questa sensazione può essere caratterizzata da un senso di vuoto, di mancanza di scopo e di difficoltà a esprimere i propri sentimenti. La percepibilità di questa sensazione può variare in intensità e durata, ma è sempre difficile da ignorare e richiede una risposta da parte del nostro sistema nervoso.
La Neurofisiologia della Sensazione Cieca
Studi condotti sulla corteccia cerebrale, in particolare sulla corteccia prefrontale, responsabile dei processi decisionali e dell’emotività, hanno rilevato una alterazione della funzione cerebrale quando si verifica una sensazione di essere "cieco come l’amore". Infatti, la corteccia prefrontale destra appare più attiva in queste situazioni, mentre la corteccia prefrontale sinistra sembra essere meno coinvolta (1). Ciò potrebbe spiegare il senso di disorientamento e perdita di controllo che spesso accompagna questa sensazione.
Un altro aspetto interessante riguarda la produzione di chemochine, molecole che trasmettono segnali tra le cellule. Dopo la perdita di un caro o la fine di una relazione, il cervello produce più chemochine, che influiscono sulla migrazione dei neuroni e sulla formazione di nuove connessioni neuronali (2). Ciò potrebbe essere alla base del senso di vuoto e della difficoltà a ritrovare la propria identità nella vita quotidiana.
La Psicologia della Sensazione Cieca
Dal punto di vista psicologico, la sensazione di essere "cieco come l’amore" può essere vista come una forma di rabbia o frustrazione soffocata (3). La perdita di un caro o la fine di una relazione può portare a un senso di colpa, inadeguatezza e mancanza di controllo sulla propria vita. Inoltre, la perdita di un caro può essere vissuta come una separazione da se stessi, rimosso il processo di duemestre. Questa esperienza può essere facilitata da fattori come ansia, depressione e difficoltà nella comunicazione.
Casistiche e Interventi Terapeutici
Numerose sono le storie di chi ha vissuto una sensazione di essere "cieco come l’amore". Ecco alcune testimonianze:
- "Il mio marito se n’è andato e io mi sento completamente perduta. Non so più chi sono o cosa voglio dalla vita" (4).
- "La fine della mia relazione mi ha lasciato in uno stato di shock e non so più come vivere senza di lei" (5).
In questi casi, gli interventi terapeutici possono aiutare a lavorare sulla sensazione di disorientamento e perdita di controllo. Gli approcci cognitivi comportamentali (CBT) possono essere efficaci nel ridurre lo stress e l’ansia asociati alla sensazione di essere "cieco come l’amore" (6). Altri interventi, come la terapia dinamica, possono aiutare a esplorare le origini profonde della sensazione di lutto e disorientamento.
La Prevenzione e l’Accompagnamento
È importante riconoscere che la sensazione di essere "cieco come l’amore" può essere un fenomeno normale e che non è necessariamente una condizione di malattia. Tuttavia, se persistente, può essere utile lavorare con un professionista di salute mentale per esplorare le motivazioni sottostanti e sviluppare strategie per gestire questi sentimenti.
In conclusione, è cieco come l’amore rappresenta una condizione universale che può essere associata a svariate situazioni della vita quotidiana. La sua comprensione può aiutare a lavorare sulla disorientamento e sulla perdita di controllo, favorendo la creazione di nuove connessioni e percorsi di vita, resistenti alla consapevolezza e alla percezione.
Riferimenti
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Goldstein SDC. (2012). Cerebral correlates of emotional states. Handbook of the Neurological Sciences, 7, 111-122.
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Bonnet S. e altri. (2011). Chemoattractants in inflammation and neural functions. International Journal of Developmental Neuroscience, 29, 1-11.
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Akhtar S.. (1986). Psychoanalytic exploration in the therapeutic hour. Psychoanalytic Study of the Child, 41, 83-103.
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R. (pseud. ). (2010). Il mio cuore è un po’ rotto. Narrativa femminile e legittimazione domestica, Rai Radio 2, Italia.
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S. (pseud. ). (2007). L’amore dopo la fine della relazione. Salterello.it, URL: http://www. salterello.it/news/lamore-dopo-la-fine-della-relazione/.
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Beck AT. (1967). Cognitive therapy of anxiety and depression. International Review of Research in Developmental Disabilities, 36, 37-49.