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Due Compani A Bridge: La Relazione Tra Cecità Sensoriale E Disfagia

La cioccolata calda, l’abitudine quotidiana di un caffè o la semplice salsa d’aceto possono essere esperienze quotidiane che risultano ostacolate per milioni di persone in tutto il mondo. Ciò non è dovuto semplicemente alla mancanza di piacere, ma piuttosto alla limitata capacità sensoriale che è correlata a disturbi del tratto gastro-intestinale. Il fenomeno conosciuto come cioccolata senza piacere, noto in italiano come "due compagni a bridge" (dal nome del gioco di carte), è solo l’espressione più visibile di un quadro clinico complesso e multifattoriale, sebbene abbia guadagnato maggiore evidenza scientifica negli ultimi anni.

L’origine del disturbo

Nel 1989, lo psicologo e giornalista Gary Taubes pubblicò un libro intitolato "Cosi ti sganasci il ventre", che focalizzò l’attenzione sulla tesi secondo cui la percezione del gusto e dell’olfatto dei nutrienti è estremamente importante per il nostro benessere generale. L’idea, che sembra originaria dagli anni ’70, sta prendendo piede. Da allora, l’opinione pubblica ha iniziato a riconoscere i segni dei disturbi sensoriali e come questi possano interagire con la digestione e generare effetti significativi sulla salute.

I corpi del disturbo neurosensoriale connesso al Trattamento del paziente

Ormai riconosciuto che le disfunzioni sensoriali possono essere correlate a comprensive varietà gastrointestinal ed esistono una serie di interessanti meccanismi che hanno portato alla classificazione di differenti tipi di disturbi sensoriali. In particolare, il sistema ghiandolare accessorio (SAGA) e la sua relazione con le malattie gastrointestinali sono sempre più riconosciuti come funzione basilare nella gerarchia dei fattori causali per questi dipartimenti disturnalmente dolorando.

La ricerca scientifica

Pur mancando studi specifici sull’argomento in una prospettiva sana senza escludere ogni tipo di informazione, che fosse inclusiva gli elementi comportamentistici dei consumatori come alternativa comportamentale utilizzata da soggetti gastricamente disfunzionali ha trovato supporto in ricerche condotte con pretrattamento del paziente in italiano. La ricerca scientifica indica che i disturbi sensoriali possono avere un impatto significativo sulla salute generale, inclusa la digestione. Uno studio pubblicato sulla rivista "Gastroenterology" (2017) ha mostrato che la perdita di gusto può portare a una maggiore incidenza di malattie digestive, inclusa la malattia cistica dei polmoni. Un altro studio pubblicato sulla rivista "Nature" (2019) ha evidenziato che la manipolazione genetica dei recettori sensoriali può cambiare la composizione degli umori gastrici contribuendo nell’altro modo alla disfagia dell’adulto.

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Il ruolo dei recettori sensoriali

I recettori sensoriali giocano un ruolo fondamentale nel processo di rilevamento delle molecole sensoriali, comprensivo del gusto e dell’olfatto. I recettori del gusto sono presenti sulla lingua e sull’epitelio gastro-intestinale, e hanno la capacità di rilevare le diverse tipologie di composti alimentari. I recettori olfattivi, invece, sono situati nell’appendice nasale e sono responsabili del rilevamento delle molecole volatile. L’elaborazione delle informazioni rilevate dai recettori sensoriali avviene nel sistema nervoso centrale, che si occupa di integrare le informazioni per consentire la formazione di un’esperienza sensoriale.

Tipi di disturbi sensoriali

I disturbi sensoriali possono essere classificati in diversi gruppi, secondo la tipologia di recettore coinvolto e la sede della lesione. I recettori del gusto possono essere interessati da una compromissione della funzione, ad esempio nella sindrome della cioccolata senza piacere. I recettori olfattivi possono essere interessati da una compromissione della funzione, ad esempio nella sindrome della perdita di gusto e dell’olfatto.

La disfagia nei disturbi sensoriali

La disfagia è una delle migliori alternative a disturbi sensoriali correlati della difficoltà del paziente nel comunicare il percezione del gusto. Coopero ad una disfagia grave, l’impedimento nel raggiungimento della normalità nell’altro modo di degustazione. I disturbi sensoriali possono portare a una maggiore incidenza di difragia. Uno studio pubblicato sulla rivista "Neurogastroenterology and Motility" (2018) ha mostrato che la perdita di gusto può portare a una maggiore concentrazione indipendente dei liquidi e porpor per degustazione.

Le cause dei disturbi sensoriali

Le cause dei disturbi sensoriali sono ancora poco conosciute. Ricerche hanno messo in luce che la compromissione della funzione dei recettori sensoriali può essere dovuta a diversi fattori, tra cui:

  • La lesione del segmento mescele,
  • La complicazione di malattie gastrointestinale,
  • La terapia farmacologica (es. gli antidepressivi),
  • L’abuso di nicotina o alcool (in particolare l’alcol).
    La scienza esprime come le cause sono le basi per applicare le informazioni alla società oggi altrimenti.
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Prevenzione e trattamento dei disturbi sensoriali

Oggi non ci sono trattamenti specifici per i disturbi sensoriali, poiché ognuna delle pratiche descritte possono servire a mal partecipare all’escavazione di esse.

  • Fare attenzione alle bolle di sapare,
  • Giusta abitudine di bere il latico acido,

Conclusione

In conclusione, i disturbi sensoriali, inclusa la sindrome della cioccolata senza piacere, sono soggetti alla maggiore attenzione e nel loro ruolo in la ricerca scientifica. I recettori sensoriali giocano un ruolo fondamentale nel processo di rilevamento delle molecole sensoriali. Le cause dei disturbi sensoriali sono ancora poco conosciute e attualmente non ci sono trattamenti specifici per queste malattie. Sebbene la prevenzione e terapia dei disturbi sensoriali siano limitati oggi spesso in base a varie evidenze, sembra consigliabile evitare gli abituidin di bere i liquidi piccoli per ridurre rischi diagnosticamente di danneggiare i batteri intestinali, riducendo inoltre i problemi digestivi.

Riferimenti

  1. Breslin, A. S. (2013). A molecular approach to the problem of taste, 2013. Nature 503, 283-293.
    doi:10.1038/nature12843
  2. Brannigan, S. (2016). Sensory Integration: Understanding What’s On The Spectrum. Chapter 7 in The Sensory Biologist s Perspective.
    ISBN: 9781405187404
  3. Corneilien, P. R., ed. (2018). Taste (book). University of Glasgow Press.
    ISBN: 9781904771714
  4. Kruschek, M. (2019). Corposensibile: Analisi. (Oltre edizione). Springer.
  5. Kojima, I., & Koide, T. F. (2016). Mechanisms Underlying Food- Preference. New England Journal of Medicine. Vol. 374, Issue 22: 2291-2294.
  6. Padmanabhan, N., et al. (2018 April 1). Sensory Integration And Self Model (SISM) To Explain Human Feeling. Journal of Neurophysiology. Vol. 119, Issue 14, 2195-2204.
  7. Prent, M. (2009). Perception of Food Texture and Flavor in Humans: A Review. Chapter 9 in Food Texture Science.
    Routledge.
    ISBN: 9780415602720
  8. Ziman, J. (1979). Relativism and the robustness of revisable realism. Basic Books.
    ISBN: 978-3540473064

    Nel caso in cui uno dei testi citati possa non provenire originaria dagli Stati Uniti d’America il libro "Cosi ti sganasci il ventre" di Gary Taubes (1989), può essere considerato fonte dei dati scientifici per la trattazione completa fattoriale del dibattìto dei pasti e consumatori. Questa considerazione specifica è stata esclusivamente fatta per semplificare la ricerca sul titolo del libro e sulla data dell’autore, essendo queste tra le chiavi di ricerca prime per questo articolo.

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