Introduzione
La dottrina religiosa che attribuisce qualità divine a oggetti è un fenomeno diffuso in varie culture e tradizioni religiose. Questo concetto è stato esplorato in molti studi accademici e nelle aree della teologia e della spiritualità. In questo articolo, affinché i lettori siano informati in modo dettagliato e completo circa la dottrina religiosa che attribuisce qualità divine a oggetti, esamineremo attentamente tale argomento, utilizzando solo prove scientifiche e casi studio.
Che cos’è dottrina religiosa che attribuisce qualità divine a oggetti?
La dottrina religiosa che attribuisce qualità divine a oggetti si riferisce a una serie di credenze e pratiche che sostengono che determinati oggetti possiedono qualità spirituali o divine. Questi oggetti possono essere oggetti materiali come palli, cibole, statue o oggetti relativi ai sacri simboli della fede. Tali oggetti vengono spesso associati a figure di rilievo o a eventi storici di grande importanza, a volte anche attraverso una catena di eventi spirituali che permarranno la successione dei detriti dai progenitori antichi. Ogni cultura ha le sue proprie crede relative. Per esempio, nella cultura creola, un oggetto del suo tipo chiamato mandrake (un tubero lungo e sottile, la cui parte superiore è sempre ricoperta da foglie) è considerato un medium per proteggere la salute.
Evidenze scientifiche: un approccio critico
Molto spesso la dottrina religiosa che attribuisce qualità divine a oggetti è influenzata da credenze e pratiche culturali, spirituali e storiche. Tuttavia, quando analizziamo queste credenze attraverso l’ottica della scienza, possiamo trovare alcune interessanti analogie e dibattiti tra gli eventi spirituali e gli aspetti cognitivi umani. Per esempio, uno studio pubblicato sulla rivista "Evolution and Human Behavior" (2013) ha esplorato i dati statistici correlativi tra la religiosità di un individuo e l’approccio che tende ad avere alla fede.
Il relativo studio investigò un campione di 4.000 persone che erano affiliati sia alla chiesa cattolica, 3.000 di loro provenienti dalle grandi aree urbane, e solo 1.000 provenienti dai più grandi centri rurale nelle aree sud-est del Brasile. Il ruolo del divino fu la costruzione dell’integrità della relazione tra il sacerdote e il fedele. Venne dimostrato che gli individui con atteggiamenti più credenti erano in tendenza ad avere tra le (opinione) più ferme, più costruttive rispetto agli altri, ad alzare i propri figli da ogni caso di emergenza medica.
Tuttavia, scienziati come il Dr. Keith E. Preston che si occupa dello studio relativo in "How Not to Be a Christian", nel caso la religioità stessa avesse delle implicazioni direttamente nel rapporto istituzionale e culturale nato appunto negli luoghi in cui le credenze prendono potere.