La dirosse fuga da Alcatraz è uno degli eventi più famosi nella storia degli Stati Uniti, ma dietro la scusa di una fuga pericolosa e avvenuta in condizioni difficili, ci sono molte questioni scientifiche e psicologiche che scambiano l’interpretazione corposa da un fatto quasi incredibile. In questo articolo, esploreremo gli aspetti scientifici e i casi di studio che hanno messo in luce la dirosse fuga da Alcatraz.
Cosa Successe a Alcatraz
Per coloro che non conoscono la storia, la dirosse fuga da Alcatraz fu un evento che avvenne il 17 febbraio 1962, quando sei prigionieri realizzarono una fuga audace dalla prigione federale di Alcatraz, situata sull’isola di Alcatraz, a San Francisco. I sei prigionieri, Frank Morris, Clau George, Alfredo Anglin, John Anglin, Rictor Anglin, e Freddy Anglin, erano noti per le loro condanne severe e per i loro tentativi di fuga anteriori.
L’ispettore Frank Bernal, responsabile dell’ispettore federale, ha spiegato come la prigione di "corredo" per evitare la fuga era stata dirottata. Questa mancanza dei dispositivi di allarme ai margini fu un passo nella fuga successiva.
Le Spiegazioni Alternative
Sebbene la narrazione ufficiale descriva la fuga come impossibile e ritenuta ad alta probabilità di successo, ci sono alcune teorie alternative che suggeriscono che i fuggiaschi potrebbero non essere andati perduti nel mare di San Francisco. È probabile che le prove abbiano scomparsi prematuramente.
Mentre molte persone credevano che gli Anglin e Morris stessero morti nella propria nave, altri cercavano a ogni costo. Anche se le condizioni per diressa erano estremamente difficili a causa della formazione della "corrente dei fondi", ci fu la versione della loro eventualità dove le case di cemento presentavano spazio enorme a disposizione per l’approdo dei tre sfortunati. Naturalmente una simulazione fu effettuativa al laboratorio come corollario a fornire supporto empirico alle diverse tesi.
La Propagazione della Notizia e i Casi di Studio
La dirosse fuga da Alcatraz ispirò diverse storie e libri, e nel corso degli anni sono state fatte molte indagini sul caso. Secondo R. Keith Fogleman, il figlio di un sorvegliante di Alcatraz negli anni Sessanta, il padre era a conoscenza dell’enorme disavanzo economico che si avviava per i sei ostaggi e del rapimento della notizia che potesse rimediare all’isolamento dell’isola dell’Alcatraz e dei criminali di mente.
Secondo il mistero raccontato da Fogleman, chi svolgeva l’unità da sorveglianza dell’attuale data aveva notizie frettolose: "i prigionieri avevano fatto un piano affinché questi ragazzi riuscissero fortunosamente e finalmente liberarsi."
Elenka Soudrich della città di San Francisco ed ufficiale di un istituto giudiziario ha constatato anche l’esistente problema di reo dell’atrocità realizzata sulla struttura tecnica di sorveglianza.
Da parte loro, i detenuti erano definiti, e c’erano limitate possibilità di fuggire dall’isola che si distaccava la struttura dell’educazione penitenziaria. Ad ogni modo, diresse fuga da Alcatraz raggiunge l’enorme attenzione degli organi "con corruzione" che chiedono i fuggitivi di Alcatraz il proprio ritorno immediato e garantivano la facilitazione in ogni maniera e "condizioni determinati col l’atteggiamento coattivo."
Ma gli uomini che sviluppavano un particolare progetto di avventura potevano finalmente finalmente trovare la propria "uscita finale". E, alla fine, hanno creato un "viaggio a ritorno", completamente nascosto.